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Cultura

Buk Festival, 21 Lettere per 21 racconti di inedita qualità

La neonata casa editrice modenese affronta l'appuntamento con l'annuale kermesse editoriale proponendo un concorso rivolto agli autori italiani e alcune interessanti novità di livello internazionale

Sulla scia del grande successo di critica e pubblico ottenuto lo scorso anno, Buk Festival si accinge a riaprire i battenti con la consapevolezza di avere ancora più importanti carte da giocare. A confermarlo sono in particolare i numeri che nell'edizione 2021 paiono già a prima vista di notevole riguardo: oltre 30 case editrici presenti, 40 presentazioni di autori e diverse anteprime nazionali e internazionali. Ed è proprio nell'ambito delle stuzzicanti curiosità previste dalla Buchmesse modenese, in svolgimento dal 19 al 21 giugno, in cui si colloca il concorso 21 racconti riservato agli autori di storie inedite. Per potervi accedere sarà necessario inviare un manoscritto di non più di 30 mila battute alla redazione della casa editrice 21Lettere, promotrice dell'iniziativa che nella persona del suo titolare Alberto Bisi, del giornalista e scrittore Roberto Giardina e della vicepresidente Caterina Medici avrà il compito di sovrintendere al comitato organizzatore. Il premio, fissato per il mese di novembre di quest'anno, vedrà in palio 2.100 euro e pur non comportando la pubblicazione dell'opera, farà entrare il vincitore in contatto con la nuova realtà editoriale. Di 21Lettere, nata lo scorso anno, abbiamo parlato con Alberto Bisi, 40enne modenese, che forte della sua laurea in economia, di un master in editoria conseguito ad Urbino nonché di una profittevole esperienza maturata assieme a celebri nomi del settore, ha avuto subito modo di distinguersi per il lancio di variegate e intriganti proposte letterarie.

Avventurarsi in un periodo come questo in un mondo difficile come quello editoriale è veramente un atto di coraggio.

"Direi soprattutto di amore, amore per la bella scrittura. Un presupposto, questo, che ci ha caratterizzato fin dall'inizio. Non essendo un'impresa di ampie dimensioni, 21Lettere restringe, infatti, la sua offerta a pochi titoli l'anno scelti senza una specifica appartenenza ad un genere prestabilito. Che siano gialli o storie per bambini poco importa. Importa invece il denominatore comune cioè l'alto livello qualitativo."

Il catalogo della casa editrice comprende svariati volumi di scrittori stranieri. Una decisione forse non casuale.

"Anche in questo caso, quello che conta non è la nazionalità dell'autore bensì la bontà della singola opera. Di ciò, debbo dire, abbiamo avuto nel corso dei primi mesi, riscontri estremamente confortanti. Mi riferisco, nello specifico, a La spia che amava di Clare Mulley ospite a Buk lo scorso anno o a Tokyo Stazione Ueno di Yu Miri, vincitrice del National Book Award. Una linea su cui intendiamo proseguire pure con la ripubblicazione, in agosto, de Il diavolo in blu di Walter Mosley che in passato aveva ottenuto anche in Italia un favorevole consenso."

Il 2021 segna la vostra seconda presenza alla kermesse editoriale modenese. Cosa vi aspettate dall'imminente edizione?

"Innanzitutto un bell'afflusso di persone con cui poter dialogare e presentare le nostre proposte che, per l'occasione, contempleranno, nel loro clou, l'intervista via Skype da Los Angeles della giornalista Erika Zini a Steph Cha autrice del libro La tua casa pagherà un thriller ambientato durante le rivolte avvenute nella metropoli americana all'alba degli anni '90."

Con il concorso 21 racconti, 21Lettere apre le porte alla narrativa italiana, nella fattispecie ai racconti inediti.

"Non abbiamo preclusioni di nessun tipo, tantomeno verso ciò che ci proviene dal nostro Paese. Fino ad oggi abbiamo selezionato solo un autore nazionale, data la limitatezza quantitativa dell'attuale catalogo. Non escludo che in futuro potremo dare voce ad altri libri italiani, purché la loro qualità sia destinata a rimanere immutata nel corso del tempo, alla stregua dei migliori long seller. Per quanto riguarda il concorso mi aspetto di leggere opere interessanti, specialmente da parte dei giovani ai quali consiglio di approcciarsi alla letteratura come ad un'irrinunciabile espressione artistica da coltivare con parecchia cura."

Modena è una piccola città. Considerando l'offerta di 21Lettere e la sua particolare vocazione internazionale, non sarebbe stato più logico stabilire la sede della casa editrice a Milano?

"Il mondo è oggi un vero e proprio villaggio globale e grazie alle moderne tecnologie le distanze si annullano con un semplice clic sul computer. In ogni caso, la nostra scelta di rimanere qui è stata data, oltre che dalle mie origini, da un insieme di intrepide scommesse tra cui quella di seminare su un territorio che da sempre si distingue per una certa creatività in ogni ambito artistico. Una scommessa di sicuro vincente."

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