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Cultura Centro Storico / Via Francesco Rismondo, 55a

Condotto Spazio Arte, quando la creatività è all'avanguardia

Intervista a Mariarita Brucato, titolare della galleria al centro del crescente interesse dei modenesi

In un periodo come quello attuale caratterizzato da continue fluttuazioni economiche, il mercato dell’arte ha acquisito sempre più la funzione di grande catalizzatore delle risorse finanziarie di parecchi risparmiatori. Diverse sono, infatti, oggi le realtà espositive private che propongono allettanti investimenti in quadri, sculture e installazioni destinati a diventare nel corso del tempo una sorta di bene rifugio contro ogni eventuale svalutazione monetaria. A dispetto, però, delle tante ricorrenti speculazioni, vi è ancora chi della cultura ha fatto e fa una autentica missione, mettendosi in gioco su un campo dalle prospettive spesso incerte.

A darne recentemente a Modena una più che apprezzabile dimostrazione è Mariarita Brucato che dallo scorso giugno è titolare della galleria Condotto Spazio Arte situata in via Rismondo 55/A, nel cuore del centro storico. Nota ormai a molti per l’incessante attività svolta sin dai primi giorni dalla sua inaugurazione, Mariarita, 36 anni, diplomata in lingue straniere e con un passato di educatrice scolastica, è il probante esempio di quanto le nuove generazioni, soprattutto femminili, siano in grado di applicare la propria passione in una impresa certamente non convenzionale. Aspetto, di per sé, non indifferente e che ci ha spinto a farne oggetto di una intervista con la giovane curatrice.

Intraprendere un’iniziativa autonoma, non è mai facile, specialmente in un settore tanto ricco di offerte e di una agguerrita competizione.

Ed è proprio per questo che ho sin da subito incentrato il mio progetto su una filosofia differente, volta a fare della divulgazione un asse portante in grado di promuovere al meglio l’arte e nello specifico gli artisti contemporanei.

Condotto Spazio Arte è il frutto di un suo obiettivo personale e che tuttora la vede quale unica artefice dell’intera programmazione. Una bella scommessa, non c’è che dire.

Una scommessa non priva di difficoltà, ma che ho affrontato con la massima determinazione. Per tanti anni ho coltivato un particolare interesse verso ogni forma di creatività e non è di sicuro un caso se nell’arco del mio percorso ho maturato l’idea di cimentarmi in questo campo.

Che immaginiamo abbia, comunque, implicato anche importanti considerazioni pratiche.

Sì in primo luogo date dalla scelta del posto maggiormente adatto all’incontro con il vasto pubblico. A ciò si è immediatamente aggiunta la necessità di mettere in cantiere una serie di eventi in un contesto ancora acerbo di referenze. Ad aiutarmi, tuttavia, a rompere il ghiaccio credo sia stato in particolare la buona dose di entusiasmo con cui mi sono rivolta ai miei possibili interlocutori. Con la prima personale di Chiara Napolitano e la successiva di Mario Ghizzardi tutto ha cominciato a prendere corpo e a tutt’oggi sono dieci le mostre che hanno visto protagonisti pittori provenienti da molte parti d’Italia.

In particolare da dove?

Da Milano, Bergamo, Sondrio, oltre che dal Piemonte, da tutta l’Emilia Romagna e poi da Roma. Un raggio geografico piuttosto vasto a cui ho attinto attraverso una fitta rete di conoscenze e dalla continua ricerca, anche tramite web, di artisti presenti sul panorama nazionale.

In questi giorni si conclude la mostra Umanità, contraddistinta dalla partecipazione di un buon numero di visitatori. A quando la prossima iniziativa?

Sabato 18 marzo ed avrà per titolo Tessere Contemporanee, una collettiva eterogenea che offrirà un interessante spettro di proposte all’avanguardia.

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