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Curiosità Modenesi | Le 5 cose modenesi anche se nessuno lo sa

Tante sono le "cose" che portano il nome di Modena, eppure ve ne sono almeno 5 che tutti pensano non modenesi ma in realtà lo sono

Modena è una città il cui nome riecheggia in tanti prodotti, eventi e personaggi, grazie ai quali è stato possibile portare all'estero la fama di questo luogo, eppure ci sono 5 "cose" modenesi ma che nessuno, o pochi, sa che lo sono.

#1 La Ferrari non è nata a Maranello

Che la Ferrari oggi sia definita la "Rossa di Maranello" è corretto in quanto la sede dal 1943, anche se in realtà esisteva già nel 1929. Infatti, l'avvocato Enzo Levi riuscì a comporre gli oneri, le esigenze e gli obiettivi delle varie parti in una bozza di atto costituente, poi formalizzato il 16 novembre dal notaio Alberto Della Fontana e omologato dal tribunale di Modena il 29 novembre 1929. Veniva così fondata ufficialmente la Società Anonima Scuderia Ferrari, con sede a Modena in Via Trento e Trieste, per la durata prevista di due anni.

#2 I tortellini non sono bolognesi

E' indubbio che l'origine dei tortellini è di Castelfranco, il punto contorto è proprio nella continua conquista e riconquista del paese da parte delle due grandi città emiliane. Se la storia ha origini vere e se l'origine del tortellino è contemporanea alla guerra del Panaro del 1325 raccontata da Alessandro Tassoni, Catelfranco è territorio di confine. Il giorno della battaglia in cui appare Venere, i modenesi hanno già riconquistato Castelfranco Emilia, perciò quando l'oste ne inventò la forma era sotto il dominio di Modena. Il dubbio rimane, ma alla fine oggi la grande sfida non è più tra origini modenesi o bolognesi, ma sul condimento: e voi li preferite con la panna o in brodo?

#3 Le lasagne non sono bolognesi

Il fatto che le lasagne siano dette "Bolognesi" è un altro di quei miti da sfatare. Perché infatti questo aggettivo non deriva dall'origine del piatto, ma da una scelta editoriale. Ossia, nel 1863 lo scrittore bolognese Francesco Zambrini, autore de "Il libro della cucina del secolo XIV" decise di annoverare tra i piatti, suddivisi per territori, anche delle lasagne. Queste vennero denominate "lasagne bolognesi". A dimostrare che la diffusione in realtà è nazionale basti sapere la grande differenza tra le lasagne emiliane e quelle campane. Infatti, l'Accademia Italiana della cucina ha depositato alla Camera di commercio felsinea nel 2003 la ricetta delle lasagne alla bolognese. Oltre a Parmigiano Reggiano, besciamella e burro, venne indicato che esse dovevano essere di sfoglia verde, ovvero preparata con gli spinaci. Quest'ultima caratteristica è considerata da molti una prova delle origini modenesi del piatto, in quanto la pasta sfoglia verde è tipicamente di Modena.

#4 Lo zabaione non è piemontese

Una tradizione racconta che l'anno di "invenzione" dello zabajone sia il 1471 ad opera del capitano di ventura Giovan Paolo Baglioni nel territorio tra Reggio Emilia e Modena. La sua creazione non nasce nelle corti di qualche signorotto locale, bensì in un campo di battaglia. Era appena finita la battaglia e a corto di viveri mandò alcuni soldati a razziare i campi dei contadini della zona. La spedizione dei soldati si rivelò insoddisfacente e il raccolto fruttò ben poco. Il capitano di ventura si trovò tra le mani solo uova, zucchero, erbe aromatiche e qualche fisca di vino. In mancanza d'altro fece mescolare il tutto e lo diede ai soldati al posto della solita zuppa. La sorpresa fu nel vedere i soldati entusiasti di quella crema. In campo i soldati valorosi, in particolare i comandanti di ventura, erano conosciuti con un nome popolare. Nel caso di Giovan Paolo era "Zvàn Bajòun" e quindi la crema venne denominata "Zambajoun", quindi Zabajone e infine Zabaglione, che forse è la forma più simile al vero cognome del capitano di ventura.

#5 La Zuppa inglese non è inglese

Quella della zuppa inglese è una leggenda, che però sembra avere un fondamento storico. Infatti, secondo quanto viene riportato dai libri di cucina, il dolce zuppa inglese iniziò a diffondersi in Emilia durante il '700 e nello stesso periodo Maria d'Este, figlia di Alfonso IV d'Este, andò in sposa al re Giacomo II d'Inghilterra, diventando regina d'Inghilterra. La leggenda vuole che arrivata nel paese oltre Manica si sia innamorata di un trifle per aristocratici e che poi tornata in patria avrebbe chieso al suo cuoco di riprodurlo. Egli però aveva a disposizione solo i prodotti locali e con quelli trasformò il Trifle in "Zuppa Inglese". Se questa teoria fosse accreditata, la zuppa inglese sarebbe nata nella capitale del Ducato Este, che nel XVII secolo era proprio Modena.

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