rotate-mobile
Cultura Accademia Militare / Piazza Giuseppe Mazzini

Curiosità Modenesi | Piazza Mazzini, il luogo più Liberty d'Italia

Piazza Mazzini non è solo il luogo simbolo della comunità ebraica modenese, ma anche sede di una delle realtà liberty più concentrate ed incredibili in Italia

Un'affermazione sicuramente forte quella di definire Modena come la capitale italiana dello stile liberty, almeno dello stile italiano del liberty, tuttavia sotto i  nostri occhi vi è una zona del centro storico della nostra città che pochi sanno essere la più ricca di decori, dettagli ed icone tipiche di quello stile, e quella zona è nota a tutti come Piazza Mazzini. E' infatti incredibile che il luogo che è stato simbolo della persecuzione e del ghetto ebraico, sia anche quello che ha visto alla fine dell'800 la più grande rivoluzione in senso artistico ed architettonico. Basterebbe rimanere fermi al centro di piazza Mazzini e girare su se stessi per ammirare i grandi cambiamenti del liberty italiano, anche se forse ne si riuscirà ad apprezzare meglio quello stile avvicinandosi e osservando i dettagli.

Ma perché proprio Modena e perchè proprio piazza Mazzini? Per la prima domanda dobbiamo considerare che un grande pregio delle amministrazioni è stato quello di tentare di conservare negli ultimi due secoli le più importanti realizzazioni artistiche ed architettoniche (ovviamente questa frase non considera le mura e le sue porte che invece vennero abbattute). Dall'altra Modena è sempre stata una città ricca, o per lo meno con una ricca borghesia che un po' per la noia, un po' per fuggire dalla tradizionale architettura, e un po' anche per mostrarsi sempre innovativa, scelse di abbandonare le vecchie strutture in prossimità del Duomo e si spostò verso un'area nuova. Vennero riformate completamente così Piazza XX Settembre e piazza Mazzini per ragioni puramente di abbellimento cittadino. 

E così arriviamo a vedere i grandi esempi di liberty italiano tramite proprio l'esperienza modenese come quello della Casa Levi Finzi o quella di Donati Formiggini. In entrambi i casi è evidente quello stile che venne definito modernista, che però oggi mostra solo una parte del suo splendore di inizio '900. Infatti possiamo vedere le inferriate dei balconi del primo piano e delle finestre dell’ultimo piano, le cui eleganti linee sinusoidali spezzano la monotonia della facciata, e alla fascia in mattonelle di ceramica tra il terzo e l’ultimo piano, reminescenza della Majolikahaus di Vienna, costruita da Otto Wagner alla fine del XIX secolo.

Grande artista fu Arturo Prati, anche lui modenese, che ispirandosi ad Otto Wagner definì in Emilia un liberty tanto innovativo in termini locali, quanto rappresentante di innovazione in termini architettonici. Il tutto attraverso un tratto ben distintivo ovvero adottando la soluzione per i pluviali che cadevano fino all’altezza del pianoterra per poi essere incassati all’interno della cortina muraria tramite un anello concentrico ed emergente, tuttora visibile dietro i nuovi pluviali che scendono invece fino a terra.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Curiosità Modenesi | Piazza Mazzini, il luogo più Liberty d'Italia

ModenaToday è in caricamento