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Curiosità Modenesi | Tombe longobarde (e non solo) trovate sotto la cripta del Duomo

Un viaggio sotto il duomo di Modena alla ricerca delle sue origini, tra tombe, monete antiche e storie che raccontano di una cattedrale prima di quella attuale

Ogni modenese è orgoglioso del suo splendido duomo, tuttavia se pensate che quello che c'era da sapere e da vedere sul suo conto già lo conoscete, dovrete ricredervi perché molta della sua storia non è alla luce del Sole o all'ombra del suo rosone, ma è nascosta sotto il pavimento. Durante gli scavi archeologici del 2009 vennero fatti importanti scavi nella cripta del Duomo di Modena, i quali raccontano una storia più antica restituendo alcune lastre lapidee scolpite di epoca altomedievale di grande interesse storico, archeologico e monumentale, e i resti delle fondamenta della cripta lanfranchiana.

L'indagine è avvenuta non troppo sotto il pavimento nella quale è stata possibile individuare 1,6 metri di statigrafia archeologica ricca di depositi antropici e di elementi strutturali databili principalmente all’epoca medievale, ad opera del Soprintendente Luigi Malnati e di Donato Labate della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna ed è stata condotta sul campo dall’archeologo Francesco Benassi e dalla ditta Arca Restauri Srl di Modena. Ma cosa è stato rinvenuto?

Il rinvenimento più significativo è riferibile ad una struttura quadrangolare, larga circa m. 3,3 e tagliata dalle fondazioni del Duomo, realizzata con laterizi da reimpiego di età romana, riferibile alle fondamenta della cripta lanfranchiana. All’alto medioevo è databile anche una lastra con pregevole fregio longobardo (VIII sec. d.C) rinvenuta con altri frammenti lapidei e laterizi che costituivano la sottofondazione del pavimento della cripta dell’XI-XII secolo, collocato a circa 60 cm più in basso di quello attuale. 

Anche se probabilmente di tutti quello più interessante è un antico ossuario risalente al basso medioevo con i resti di due sepolture, che secondo il dott. Claudio Cavazzuti, si tratterebbe dei resti di una donna adulta di 40-50 anni ed un giovane di 16-18 anni.  L’ossuario, a cassa laterizia, risulta orientato con la cattedrale pre-lanfranchiana, la cui datazione è stata riferita all’XI secolo, perciò questo potrebbe confermare che prima dell'edificazione dell'attuale duomo di Modena, il terreno attorno al duomo o sotto il duomo era usato anche per la sepoltura.

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