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Folklore Modenese | Cos'è la maitineda? Con pentole e schiamazzi sotto casa dei vedovi

Fino a un secolo fa essere vedovi e risposarsi significava subire la Maitineda, ovvero un coro di amici e parenti che si presentavano il giorno delle nozze armati di pentole e campanelli, e in rima baciata prendevano in giro i futuri sposi

I modenesi di una certa età probabilmente si ricordano la Maitineda, che letteralmente significa "Mattinata", ma che in realtà prende questo nome da un comportamento folkloristico tutto modenese che avveniva sotto le finestre dei vedovi che si risposavano, effettivamente la mattina prima delle celebrazioni. E' una ricorrenza che si è persa nel tempo, ma dalla goliardica singolarità, tanto che ancora oggi a parlarne sembra quasi strana questa usanza per lo più rurale. 

Non cercate paragoni con momenti romantici quali la serenata o la dichiarazione. E' qualcosa di completamente diverso, perché infatti le persone del borgo si presentavano chi era amico di lei sotto casa della futura sposa e chi era amico di lui sotto casa del futuro sposo. E l'idea romantica non è solo abbandonata dato che al posto di chitarra e violino, questi si presentavano alla finestra con schiamazzi, piatti, pentole e campanelli, ma anche perché l'obiettivo della Maitineda era quello di mettere in ridicolo le caratteristiche caratteriali e fisiche dei due vedovi.

Tuttavia, questa strana tradizione non si concludeva qui, perché infatti l'unico modo per interrompere quegli insulti cantati in rima baciata, era per lo sposo e per la sposa di scendere in strada e offrire da bere a tutti. In altri casi, certi insulti superano la sopportazione o lo sposo era catterialmente scorbutico, che non di rado la Maitineda si concludeva in rissa.

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