rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura Via San Carlo, 5

Fondazione San Carlo, le immagini dell’aldilà nelle tradizioni religiose

Il Centro Studi Religiosi della Fondazione San Carlo di Modena prosegue le attività con la seconda parte del ciclo di lezioni sul tema Immaginare l’altrove. Rappresentazioni dell’aldilà nelle culture religiose, che ha inizio il 16 febbraio e termina il 20 aprile. Il programma gode del contributo di BPER Banca, “in un’ottica di responsabilità sociale e di sostegno alla cultura come motore di sviluppo, non solo economico”, spiega Eugenio Tangerini, responsabile dell'Ufficio Relazioni Esterne e Responsabilità Sociale d'Impresa.

In ottemperanza alle misure per il contrasto alla pandemia, le conferenze si tengono esclusivamente in diretta web su www.fondazionesancarlo.it, sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della Fondazione San Carlo. Attraverso i canali di streaming è possibile interagire in diretta con le conferenze inviando commenti e domande. Gli appuntamenti si tengono sempre alle ore 17.30. Le conferenze saranno trasmesse in diretta web e successivamente potranno essere gratuitamente consultate sul sito della Fondazione.

“Gli incontri della seconda parte del ciclo dedicato all’altrove – spiega Giuliano Albarani, presidente della Fondazione San Carlo – inducono alla riflessione sul modo in cui le diverse tradizioni religiose hanno rappresentato l’aldilà nel corso dei secoli e permettono di ricostruire come l’essere umano è stato in grado di donare senso alla propria esistenza terrena, quando l’orizzonte futuro non è limitato dalla morte, ma si colloca oltre di essa. L’aldilà, cioè il mondo abitato dagli dèi, dalle anime e dagli spiriti, – prosegue Albarani – assume forme e funzioni diverse ed è stato immaginato nei cieli o sottoterra, sui monti o oltre la “grande acqua” degli oceani. Le lezioni della seconda parte del programma prenderanno in esame la pluralità delle immagini presenti in alcune tradizioni religiose: ebraica, cinese e cristiana”.

“Dal nostro immaginario collettivo sono scomparse, negli ultimi anni, le immagini dell’aldilà, ritenute ormai obsolete, prodotto di vecchie credenze e di superstizioni, afferma Carlo Altini, direttore scientifico della Fondazione San Carlo. Tutto, ormai, è qui sulla Terra perché l’unica dimensione immateriale è quella del web. Senza dubbio nel passato le religioni hanno utilizzato le immagini dell’aldilà come strumenti di potere, per esempio attraverso la paura delle punizioni dopo la morte, ma la questione dell’aldilà non è solo questo. Perché l’aldilà rimanda anche all’altrove, all’utopia, alla possibilità di mondi altri e diversi. E l’esistenza umana non può fare a meno di un rinvio a ciò che va oltre la vita materiale. Da questo punto di vista – conclude Altini – le religioni costituiscono ancora un fondamentale deposito di senso”.

A Saverio Campanini, professore di Ebraico all’Università di Bologna, il compito di iniziare il ciclo di incontri martedì 16 febbraio, con la lezione intitolata Lettere, numeri e simboli divini. I segreti della mistica ebraica. Gli incontri proseguiranno con la conferenza di Maurizio Paolillo, professore di Lingua cinese all’Università di Napoli L’Orientale, che martedì 9 marzo parlerà su Acque, grotte e montagne. L’aldilà nell’antichità cinese prima del Buddhismo. L’incontro di martedì 20 aprile, dal titolo Il destino degli innocenti. Una storia del limbo tra arte e teologia, sarà a cura di Chiara Franceschini, professoressa di Storia dell’arte della prima modernità alla Ludwig-Maximilians-Universität München.

Allo scopo di offrire un più ampio contributo di conoscenza, allargando anche il quadro storico-interpretativo, quest’anno al programma di conferenze si aggiungono nuovi contributi multimediali che costituiscono parte integrante del percorso culturale. In streaming sul sito della Fondazione, proposti attraverso un format web a puntate dal titolo Spazi simbolici: luoghi del corpo e dell’anima, saranno disponibili 3 episodi dedicati ad alcune delle tradizioni religiose affrontate nel ciclo di lezioni. Il format web (che rientra nella programmazione del Laboratorio duemilaventisei della Fondazione e in un percorso pluriennale di valorizzazione del fondo librario appartenuto allo studio modenese Emilio Mattioli, realizzato con il contributo della Fondazione di Modena) propone un percorso multimediale sugli spazi reali e immaginari, considerati elementi cruciali per comprendere l’esistenza umana, così come le comunità che li vivono e costruiscono. Il percorso si snoda attraverso un dialogo tra contenuti diversi: contributi video originali o provenienti dall’archivio della Fondazione San Carlo e suggerimenti di lettura; letture teatrali di testi classici realizzate in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione e interventi visivi e sonori; rubriche animate e documenti di valorizzazione del fondo Mattioli, oggi custodito dalla Biblioteca San Carlo. I tre episodi, visibili su www.fondazionesancarlo.it/spazisimbolici, sono dedicati ai seguenti temi: L’aldilà nella Grecia antica, L’aldilà nel cristianesimo, L’aldilà nelle religioni orientali.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fondazione San Carlo, le immagini dell’aldilà nelle tradizioni religiose

ModenaToday è in caricamento