rotate-mobile
Cultura

Impressioni, considerazioni e ipotesi sull'esistenza di Gesù in un saggio di Carlo Previdi

Dopo il successo riportato con diverse pubblicazioni sui personaggi storici della nostra città, l'autore modenese ci offre ora la possibilità di riflettere su una figura spesso dimenticata da un mondo in continuo rivolgimento

All'avvicinarsi dell'ormai imminente Natale, non poche domande verrebbero da porsi sul significato di una ricorrenza sempre più propensa ad incentivare frenetiche corse agli acquisti e poco incline a far riflettere sul suo principale protagonista. Parliamo, ovviamente di Gesù che come nessun altro ha segnato la storia dell'umanità e che per secoli e secoli ha fatto discutere gli studiosi di ogni continente. Ma chi era in realtà colui che i cristiani considerano il figlio di Dio? Si trattava di un uomo? Di un essere sovrannaturale? È davvero resuscitato? A queste e ad altre domande ha provato a dare una risposta nel volume "Gesù di Nazareth, impressioni, considerazioni, speranze" l'autore Carlo Previdi, già conosciuto per le sue pregevolissime pubblicazioni tra le quali citiamo le biografie di Raimondo Montecuccoli, Francesco III d'Este e Ludovico Antonio Muratori. 

Scrivere un libro su una figura complessa come quella del Messia in un'epoca in cui molti, oltre a tradire i suoi insegnamenti, non esitano a metterne addirittura in discussione l'esistenza è senz'altro un'impresa difficile.
"Ma non impossibile visto che se fossimo unicamente in presenza di un personaggio leggendario e non reale, la fede di quanti vedono in lui un punto di riferimento non avrebbe alcun senso perché sarebbe basata su elementi fantasiosi, magari anche simbolici, ma di fatto inconsistenti. A rendere, comunque, infondata ogni eventuale perplessità concorrono parecchie fonti importanti."

Immagino si riferisca alle testimonianze di chi, essendo suo contemporaneo, gli è stato vicino, in particolare i quattro evangelisti.
"Non solo. Anche altri hanno accertato la veridicità storica della sua presenza. Tra questi, vanno ricordati Tacito, che riporta nei famosi Annali la cronaca della condanna decretata da Ponzio Pilato, e Plinio il Giovane dai cui carteggi con l'imperatore Traiano non è difficile comprendere la già ampia diffusione nel primo secolo della fede cristiana che, non avesse avuto fondamento, non avrebbe messo di sicuro a repentaglio la vita dei tanti perseguitati. In ogni caso l'elenco di autori e scritti provenienti dall'antichità è estremamente ricco. Basti, ad esempio, pensare alla scoperta di circa un centinaio di papiri del Nuovo Testamento o le diverse documentazioni del periodo romano."

Ciononostante vi è ancora chi sostiene che la rappresentazione di Gesù sia soltanto il frutto della fantasia o una sorta di strumento utile ad irretire le masse per scopi politici, sociali ed economici. 
"Sul fatto che fosse un uomo in carne ed ossa non dovrebbero esservi dubbi. Del resto, anche le analisi scientifiche sulla Sacra Sindone contribuiscono a dimostrarlo. Più complesso è definirne la natura celestiale spesso analizzata da diversi studiosi, alcuni profondamente scettici. Tuttavia i vari riferimenti biblici, le testimonianze, gli avvenimenti e i miracoli ci inducono a ritenere la sua condizione più che mai ultraterrena."

Aldilà di tale condivisibile parere, in quale modo il Nazareno si sarebbe spinto a darne la prova?
"Innanzitutto attraverso la propria morte così brutale da farci comprendere che conflitti, inimicizie e contrasti devono essere in qualsiasi modo evitati per potere un giorno ottenere pace e felicità eterne e giungere così ad un'autentica resurrezione. Proprio per questo credo che la certezza della sua esistenza non sia da cercare nella ragione bensì in una semplice scommessa."

La stessa, se non sbaglio, proposta dal filosofo francese Blaise Pascal. 
"Che per citare un passaggio delle sue riflessioni disse..... La ragione non può decidere nulla come in una disputa dove si è obbligati a scegliere tra testa e croce senza dover pagare alcuna conseguenza. Secondo qualsiasi calcolo non possiamo escludere né l'una, né l'altra probabilità ma se sceglierete di scommettere sulla croce di Cristo avrete in cambio una beatitudine infinita. Scommettete dunque che Egli esiste, senza esitare."

Perché è il cuore ciò che più conta.
"Sì e soltanto a noi tocca decidere se ascoltarlo." 
Grazie del bel libro, Previdi. E Buon Natale.... a tutti, naturalmente!

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Impressioni, considerazioni e ipotesi sull'esistenza di Gesù in un saggio di Carlo Previdi

ModenaToday è in caricamento