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Cultura

Itinerari Modenesi | Nonantola, Castelvetro e Fanano. Le città modenesi delle torri

Una viaggio tra le citta modenesi caratterizzate per l'alto numero di torri

Castelvetro

Per i visitatori più distratti a Castelvetro c'è solo una torre, la Torre dell'Orologio presente nella piazza centrale e più alta del paese, ma in realtà se ne contano ben 6. La posizione di supremazia del paese sul paesaggio lo rese in passato la meta preferita ai Rangoni per dare sfoggio della loro grandiosità, e nel Medioevo questo equivaleva nel costruire diverse torri sempre più alte. Le torri che potete trovare sono appunto: Torre dell'Orologio, Torre delle Prigioni, Torre degli Arcieri e Antiche Mura, Torrione del Palazzo Comunale, Torre dell'antica chiesa Santi Senesio e il Campanile della nuova chiesa Santi Senesio. Così facendo il comune di Castelvetro diventa a pieno titolo il paese con più torri nella provincia modenese.

Fanano

Il ruolo culturale di Fanano e’ evidente nell’arte grazie alla lavorazione della pietra che vede artigiani di altissimo livello, competitivi con i piu importanti a livello mondiale. E infatti sempre la pietra e’ centrale per un’altra caratteristica di questa cittadina, ovvero la presenza di torri. Due sono le principali, ovvero la torre dell’Orologio e la torre del Poggiolo . La prima è posta all’inizio di Via Sabbatini, costruita nel 1340 insieme al Palazzo Lardi come sede del Corpo di fanteria, ebbe funzioni di gendarmeria con annesse prigioni ed in seguito residenza privata. E il suo ruolo fu fondamentale, per esempio nel 1433 ospitò Cosimo de’ Medici durante l’esilio da Firenze e nel 1439 vi trovò ricovero Papa Eugenio IV di ritorno dal Concilio di Ferrara. Mentre, la Torre del Poggiolo e’ molto affascinante in quanto posta su piazza Ottonelli, la cui grandezza aumenta la sua imponenza. E’ nota come la torre dei Balestri in quanto di notte si accendevano i fuochi per orientare viandanti e pellegrini lungo la valle d’Ospitale, per chi fosse diretto a Pistoia e Roma.

Nonantola

Di Nonantola tutti sappiamo dell’importanza della sua abbazia, eppure non è l’unico elemento da considerare in quanto il suo patrimonio architettonico e artistico, specialmente del periodo medievale, e’ davvero ampio. A tal proposito due sono i simboli del ruolo centrale che aveva Nonantola nel medioevo, ovvero le sue due torri, quella bolognese e quella modenese. Ovviamente i nomi derivano dalla città che aveva edificato quella torre per determinare in maniera evidente il proprio controllo su Nonantola. La prima edificata fu la Torre modenese nel 1261, anno in cui il Comune di Modena stipulò un lodo con il cenobio nonantolano in cui si sanciva la perdita della giurisdizione temporale dell’abate di Nonantola a favore della comunità modenese, ed ebbe la funzione di ospitare un presidio di soldati modenesi a controllo del borgo di Nonantola. La seconda, la torre bolognese, risale al 1307 quando i bolognesi avevano conquistato la città e avevano così determinato un breve periodo di controllo su Nonantola.

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