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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura Montese

Itinerari Modenesi | Storia e curiosità di Montese e dintorni

Un viaggio in una dei comuni più piccoli, ma anche più affascinanti del nostro Appennino Modenese

Montese è uno dei comuni più piccoli della nostra provincia, ma non per questo manca di storie e di luoghi da visitare. Infatti, il fascino degli Appennini ha reso questo luogo meta per gli amanti dei castelli e delle leggende: 

#1 Perché si chiama così?

Montese è da considerare il tipico paese degli Appennini modenesi, con le sue leggende, il suo castello, i suoi sentieri e i suoi panorami. E infatti anche l'origine del suo nome è altrettanto semplice, infatti, come avrete immaginato, il suo nome significa "montagna" e deriva dal latino "montensis".

#2 La leggenda di Oliva e lo scontro con il diavolo

La storia è ambientata presso il Monte Belvedere, vicino a Montese, dove gli abitanti, prima di essere sconfitti da quelli di Sestola, nascosero un tesoro nel castello e lo affidarono al diavolo. Egli pose una condizione: lo avrebbe restituito in cambio di una giovane donna incinta, che avesse il nome di una pianta. Finita la guerra, tanti tentarono di recuperare il tesoro, ma nessuno vi riuscì fino a quando gli abitanti non vennero a sapre che era arrivata a vivere a Diambri una giovane di nome Oliva, insieme al marito. Attesero che il marito fosse lontano da casa e rapirono la fanciulla per portarla tra le rovine del castello. Gli abitanti fecero lo scambio e il diavolo portò nel suo regno Oliva, ma quando erano in volo, le si aprì la camicia sul petto scoprendo lo scapolare della Madonna. Il diavolo ebbe paura e lasciò cadere la fanciulla a terra. La fanciulla cadde a terra e formò una sagoma a forma di croce nel terreno. Questa storia si collega con un fatto realmente accaduto nel 1778, quando Maria Oliva Crudeli, moglie di Paolo Lanzi, venne trovata da due pastori nel bosco, distesa prona, con addosso solo la camicia e il centurino della Madonna e con molte bruciature sul corpo. “

#3 La rocca di Montese

La Rocca di Montese è da sempre la sentinella dell'alta valle del Panaro. Si tratta infatti di una rocca che è capace di dominare il panorama vastissimo dell'alto Appennino fino a scorgere la pianura Padana. Già il percorso per raggiungerla è un altro elemento medieovale e antico, infatti i visitatori si trovano davanti ad una strada lastricata in sasso che gira attorno alle mura per arrampicarsi su  per un colle in rigorosa pineta. Per la sua posizione e per la sua difficile conquista, la rocca di Montese fu un importante luogo strategico e quindi molto ambito in passato. Il castello è già citato nel XII secolo come il castello di Matilda di Canossa che poi nel 1212 sarebbe passato ai Montecuccoli. Durante tutto il medioevo fu adibito a scopi militari fino al 1697 quando tornò agli Estensi che per stabilizzare i rapporti con le famiglie nobiliari modenesi lo cedettero ai Malaspina nel 1756.  La Rocca è tutt'altro che semplice nella sua architettura, infatti è difesa da due cinte murarie accostate e tra le due mura si erge la poderosa torre ricostruita nel 1393, con basamento a scaprta e merlatura ghibellina su beccatelli. L'essere ghibellina della torre non stupisce dato che la maggior parte delle famiglie nobili modenesi erano ghibelline e quindi molto spesso in guerra con il papato e con i guelfi. 

#4 Raccolta di cose Montesine

Il museo Raccolta di cose Montesine si trova nella canonica di Iola di Montese, adiacente la chiesa, che, danneggiata dai bombardamenti nell'ultimo periodo della seconda guerra mondiale, fu quasi completamente ricostruita nell'immediato dopoguerra. In questo museo si racconta anche parte della storia della FEB (Força Expedicionária Brasileira), un contingente di soldati brasiliani che ha partecipato al conflitto con le Forze Alleate.

# La ciambella ricca di Montese

INGREDIENTI. Gli ingredienti per 4 persone sono: 80 gr di burro, 1 kg di patate, 200 cc di panna, 100 grdi zucchero, 2 uova, 4 cucchiai di farina 00, 100 gr di uvetta, 100 gr di cioccolato fondente in gocce, 50 gr di pinoli, latte q.b., 00 gr di canditi (se piacciono).

PROCEDIMENTO. Iniziate prendendo le patate e lessatele, quindi passatele nello schiacciapatate, e andate ad aggiungere panna e burro. Ora lasciate intiepidire il composto e andate ad aggiungere uova, cioccolato fondente, candti, picnoli e uvetta, mescolandoli con il composto in maniera energetica, finche' il composto non sara' morbido. Ora aggiungete il latte per ammorbidirlo o farina per addensarlo, infine trasferie il composto in uno stampo per ciambelle che avrete imburrato ed infarinato e cuocetelo a 180"C per 60 minuti. 

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