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Cultura

Itinerari Modenesi | Cosa vedere a Modena e dintorni se ami le automobili

Per gli amanti delle automobili e dei motori Modena e la sua provincia offrono vari luoghi da visitare e in cui le quattro ruote hanno fatto storia

Museo Ferrari di Maranello

All'interno dei Musei Maranello Rosso completamente immersi nella particolare atmosfera di questo Marchio si vive un'emozionante percorso dell'Italia nelle competizioni. La storia automobilistica dell'Italia è raccontata attraverso il marchio del Cavallino Rampante e gli occhi di Enzo Ferrari in un museo dalla superficie di 2.500 metri quadri ed 180 mila visitatori ogni anno. Tra le vetture più importanti vi sono la 250 GTO vincitrice di tre Campionati Mondiali e recentemente valutata 15 milioni di euro, la prima Ferrari Spyder disegnata da Pinin Farina ed appartenuta a Marilin Monroe, la F1 di Gilles Villeneuve il pilota preferito di Enzo Ferrari e la Supercar F.40.

Azienda Ferrari 

Lo stabilimento della Ferrari è il vero monumento all'azienda di Enzo Ferrari che giunse a Maranello nel 1943 lasciando così la città di Modena. Questa struttura è davvero enorme con all'interno giardini e viali d'acqua. Molto interessante da vedere è la galleria del vento, una delle più grandi che possiamo trovare in Italia, in cui si mettono appunto le vetture. 

Autodromo di Fiorano

Negli anni '50 e '60 le scuderie motoristiche di Modena e dintorni utilizzavano per i loro collaudi l'aerautodromo di Modena, un impianto sportivo posto all'immediata periferia della città, adiacente alla via Emilia. Tuttavia l'uso di quella pista era così eterogeneo che la Ferrari decise di costruire a Fiorano un proprio circuito nel 1972, in un'area adiacente allo stabilimento di Maranello. Il tracciato è lungo 3 km e le vetture possono anche superare i 290 km/h.

Horacio Pagani Museo

IL VIDEO SUL MUSEO PAGANI

Era il 1999 quando Horacio Pagani fondò l'omonima azienda automobilistica San Cesario sul Panaro, tra Modena e Castelfranco Emilia. La sua avventura nel mondo dei motori era iniziata con la Lamborghini, poi dal 1988 aveva fondato la Pagani Composite Research, per lavorare da esterno con la nota azienda di motori bolognese, finché non sfidò la sorte con la Zonda, che  sarebbe diventata un mito dell'automobilismo mondiale. Questa storia è raccontata nel museo Horacio Pagani, che ha inaugurato proprio oggi dando la  possibilità a chiunque di poterlo visitare gratuitamente. Una storia che ha visto l'azienda passare dalla ricerca alla produzione delle auto più costose al mondo con modelli che superano gli 1,4 milioni di euro.

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