Levizzano, nel Castello un museo che aprirà al pubblico nel 2017

Cominciare dagli studenti per pensare ad un Museo è sicuramente originale. Se poi questo Museo è un Museo Etnografico – dunque legato alla memoria, alla cultura locale – allora siamo veramente di fronte ad una sfida! Una sfida raccolta da due classi di studenti, 3°A e 3°C del Liceo Linguistico di Vignola, che insieme al Comune di Castelvetro hanno avviato (nell’ambito del progetto scuola-lavoro introdotto dalla Legge 107/15 meglio conosciuta come della Buona Scuola) un percorso partecipato per lavorare al piano comunicativo previsto per il Museo di Levizzano che aprirà al pubblico nella primavera del 2017.

Gli studenti visiteranno il Castello, parteciperanno ad incontri sulla comunicazione dei beni e degli eventi culturali, ascolteranno il progetto del Museo Etnologico del Castello - che prevede una sezione sul vino e la vite tutta dedicata al Grasparossa – e alla fine elaboreranno proposte sulle migliori strategie comunicative da attuare per coinvolgere il pubblico e in modo particolare le giovani generazioni.

“Una sfida importante quella che ci attende. Un dovere per il nostro territorio, la nostra cultura, la nostra tradizione – sottolinea Giorgia Mezzacqui Assessore alla Cultura del Comune di Castelvetro - Insieme ad Alessandra Anderlini stiamo lavorando quotidianamente - e con molta emozione, attenzione e rispetto - nell'elaborazione di un progetto concreto che sappia promuoverci, trasmetterci, amplificarci ed esportarci. Un immobile straordinario come il Castello di Levizzano rappresenta la culla ideale di un percorso di pregio e questo percorso è formalmente iniziato il 15 febbraio con gli studenti dell'Istituto Linguistico Paradisi. Un percorso che nasce con la Partecipazione, con il desiderio di condividere un progetto con il territorio. Farlo percepire e respirare. Ascoltare e incontrare".
 
“Il Museo Etnografico è un’esperienza di incontro con la storia e la cultura di un popolo, nel caso in specie si tratta dell’incontro con il nostro passato, portatore di un sapere diverso. Vorremmo incuriosire gli studenti, vorremmo suggerire alle nuove generazioni che nelle comunità che abitavano questi luoghi prima della vertigine dell’industrializzazione, esistevano modi, riti e simboli che rimangono uno specchio in cui possiamo riconoscerci.” AggiungeAlessandra Anderlini autrice della proposta e curatrice del progetto museale “Gli insegnanti delle classi coinvolte hanno creduto nel progetto e collaborato con professionalità ed entusiasmo alla sua realizzazione.”
E ora la parola agli studenti, sentiremo nuove idee e proposte in un’iniziativa che lascia i microfoni aperti per ascoltare la voce dei giovani.