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Cultura

Via Vandelli nel cuore | Un destino legato ad un matrimonio

Alla scoperta di una strada storica, che oggi è frequentata da migliaia di escursionisti ogni anno e che concorre per diventare un "Luogo del cuore" del Fondo per l'Ambiente Italiano

Se quel matrimonio fosse stato felice la via Vandelli avrebbe avuto una sorte diversa? Fu un cardinale di Santa Romana Chiesa, Rinaldo d’Este, l’ultimo figlio di Francesco I, a iniziare le trattative con Massa Carrara per unire le eredità Este e Cybo conquistando in tal modo l’agognato sbocco sul mare e creando il motivo per la costruzione della strada. A causa della morte dell’erede legittimo, il cardinale era stato costretto a spogliarsi della porpora, a sposarsi e a continuare la dinastia. Sarà poi suo figlio, Francesco III, a concludere nel 1738 il matrimonio tra il principe ereditario Ercole e la duchessa di Massa e Carrara Maria Teresa Cybo, unica erede di un principato trasmissibile anche in linea femminile. Francesco III d'Este (1698-1780)

Brillante mossa politica! Peccato che lo sposo fosse non solo insofferente del cerimoniale e delle pastoie di corte, ma anche e soprattutto della consorte impostagli dal padre. Le nozze naufragarono presto sia sul piano del rapporto personale che su quello della fecondità. Solo dopo 9 anni si vide un’erede, purtroppo femmina, e quando arrivò l’atteso maschio morì quasi subito.

La rottura definitiva tra gli sposi tuttavia non derivò dalla proverbiale avarizia di Ercole né dal suo interesse per le donne, popolane comprese. Arrivò nel 1767 quando il principe iniziò a frequentare una “regina di teatro”, la cantante Chiara Marini, in maniera così assidua e plateale da ridurre la povera principessa a “poco più che pelle e ossa”, come recitano i documenti. Relazione seria che sarà poi suggellata da un matrimonio morganatico.

Ercole III d'Este (1727-1803)

Umiliata e offesa, Maria Teresa andò a vivere nella cittadella di Reggio da dove continuò a governare gli stati di Massa e Carrara dei quali Ercole, nonostante i patti matrimoniali lo avessero associato alla sposa nella gestione, si era sempre disinteressato. Morta la moglie rinunciò a favore della figlia a ogni diritto di governo su quelle terre.

La grande strada ducale, che prende il nome da Domenico Vandelli, incaricato da Francesco III del progetto di creare un rapido collegamento da Modena a Massa fu vittima del fallimento delle nozze? Come naufragò il matrimonio così anche il sogno di una via che facilitasse gli scambi tra i due stati,che invece non si rivelò competitiva con altre strade precedenti a quote più basse e in seguito subì la concorrenza della via Giardini che in parte si sovrappose al suo percorso.

Maria Teresa Cybo Malaspina (1725-1790)

Via Vandelli nel cuore | Il progetto e il percorso della “Strada Nuova” 

In occasione dell'avvio dell’undicesimo censimento “I luoghi del cuore”, campagna nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare, promossa dal Fai in collaborazione con Intesa Sanpaolo, la delegazione Fai di Modena sostiene la candidatura della via Vandelli, promossa dal comitato “amici della via Vandelli”. Dopo il censimento il Fai sostiene una selezione di progetti promossi dai territori a favore dei luoghi che hanno raggiunto una soglia minima di 2.500 voti e per sostenere online la candidatura della Via Vandelli come luogo del Cuore, è sufficiente andare sul sito www.iluoghidelcuore.it, digitare “Via Vandelli” e votare.

Via Vandelli: Fai di Modena sostiene la candidatura a "luogo del cuore"

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