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ModenaDanza, il programma della rassegna 2017 al Teatro Comunale

Dieci titoli per un totale di 12 spettacoli, di cui 8 in abbonamento. Una nuova produzione in prima assoluta, 4 prime nazionali, di cui 1 in esclusiva italiana. I numeri del nuovo cartellone che prende il via a gennaio

Per l’edizione 2017 della rassegna ModenaDanza, La Fondazione Teatro Comunale di Modena presenta un cartellone di dieci appuntamenti, dal 10 gennaio al 16 maggio, che spazieranno dal balletto classico alla danza contemporanea, con prime nazionali, prime assolute, nuove produzioni e grandi nomi di richiamo internazionale. Il nuovo spettacolo di Alain Platel sulle sinfonie di Gustav Mahler, la prima italiana de La Fresque del Ballet Preljocaj, il grande ballerino Ivan Vasiliev con i Solisti del Balletto del Teatro Bolshoi di Mosca e lo spettacolo con le più belle coreografie di Petipa danzate in prima italiana dal Balletto de l’Opéra National de Bordeaux, saranno alcuni degli appuntamenti in programma. 

Aprirà la rassegna il Balletto di Maribor con Il lago dei cigni (10 gennaio) presentato in una nuova produzione di stampo tradizionale basata sulla versione originale ottocentesca. Il Teatro Nazionale di Maribor, la più importante istituzione artistica e culturale slovena, vanta un'intensa attività di opera, balletto, prosa e concerti che conta circa 500 spettacoli l'anno. Il suo corpo di ballo  - già ospite a Modena con lo spettacolo Radio and Juliet -, uno degli ensemble stabili del Teatro, produce due nuovi spettacoli all'anno oltre a un repertorio che comprende una varietà di titoli classici e contemporanei rappresentati in patria e in regolari tournée in Europa, Asia e Stati Uniti. 

I due spettacoli successivi in programma rappresentano lo spazio che ModenaDanza riserva di consueto alla produzione di nuovi spettacoli di danza contemporanea affidati a coreografi e compagnie italiane emergenti e che, come lo scorso anno, si svolgeranno nella sala del Teatro Čajka. Il 4 e 6 febbraio la Compagnia Opus Ballet presenterà Serata europea, una sequenza di brevi pezzi di autori di varia provenienza, da Where's myself? riflessione coreografica di Gustavo De Oliveira di natura esistenziale, al passo a due Jamais dire 2 sans toi di Aurelie Mounier, a Caravan di Loris Petrillo. Il 15 e 16 febbraio, in prima assoluta, si vedrà Circle, una coproduzione fra la Fondazione Teatro Comunale di Modena e EkoDanza, compagnia indipendente di danza contemporanea con sede a Bologna la cui produzione coreografica si concentra da oltre vent’anni verso una riflessione culturale e sociale dell’azione scenica intimamente legata alla quotidianità, influenzata anche dall'intensa attività di formazione e laboratori per l’infanzia e le diverse abilità. 

Venerdì 10 marzo ore 21, al Teatro Storchi, l’atteso appuntamento con Nicht Schlafen di Alain Platel, creazione del 2016 presentata a Modena in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione. Lo spettacolo è ispirato alla musica di Gustav Mahler, alla sua biografia e al contesto storico fra Ottocento e Novecento portatore di rapide trasformazioni sociali e preludio alla tragedia delle due guerre mondiali. La Compagnia Aterballetto sarà a Modena il 29 marzo con tre coreografie, tutte reduci da recentissimi debutti al Teatro Valli di Reggio Emilia: Words and Space e L’eco dell’acqua, realizzate per la compagnia dai giovani Jiří Pokorny e Philippe Kratz, e 14’20” adattata per Aterballetto da Jiří Kylián, uno dei maggiori coreografi viventi. 

Il Ballet Preljocaj sarà in scena domenica 9 aprile con la prima italiana de La Fresque, ultima fatica di Angelin Preljocaj, uno fra i più importanti coreografi europei. ‘Il dipinto sul muro’ è l’antico racconto cinese al quale Angelin Preljocaj si è ispirato per costruire una nuova coreografia con le affascinanti proiezioni scenografiche di Constance Guisset e i costumi di uno dei grandi nomi della moda parigina, Azzedine Alaïa. Nicolas Godin ha creato una partitura tipica delle sue fusioni musicali fra pop, soft rock, exotica, musica dance anni ’80 e classica. Lo spettacolo ha debuttato con successo in settembre al Grand Theatre di Aix-en-Provence con tappe all’Opéra Royal de Versailles, a Parigi e Lione. 

Invitato dal corpo di ballo del Bolshoij di Mosca nel 2006, dove ha debuttato come solista a soli 17 anni, promosso danzatore principale della compagnia nel 2010, Ivan Vasiliev è diventato ballerino principale del Mikhailovsky Ballet di San Pietroburgo nel 2011 e dal 2012 è ballerino principale dell'American Ballet Theatre. Ospite nei maggiori teatri, dal Metropolitan di New York al Covent Garden di Londra, e a fianco delle più grandi compagnie, dalla Scala di Milano all'English National Ballet, oggi Vasiliev è, a 27 anni, uno dei più acclamati ballerini al mondo. Nel 2015 ha debuttato in veste di coreografo con Bolero; nel 2016 ha presentato Morphine e Blind Affair al Teatro dell’Ermitage e al Teatro Mikhailovsky e la sua nuova creazione, Love is everywhere, al Teatro Bolshoi. Il ballerino sarà a Modena mercoledì 12 aprile per un evento straordinario insieme ai Solisti del Balletto del Teatro Bolshoi di Mosca impegnati in un gala con coreografie dello stesso Vasiliev, Michail Fokine, Marius Petipa, Vasilij Vajnonen e Rostislav Zakharov. Giovedì 27 aprile il Ballet du Grand Théâtre de Genève presenterà in prima ed esclusiva italiana una nuova versione dei Carmina Burana sulla musica originale di Carl Orff firmata da Claude Brumachon, affermato coreografo francese da oltre vent'anni direttore del Centre Chorégraphique di Nantes. Dalla sua creazione nel 1960, il corpo di Ballo del Gran Teatro di Ginevra è stata una delle realtà più attive nel campo della danza del XX secolo. Dal 2003 sotto la guida di Philippe Cohen, la compagnia, composta da 22 ballerini di formazione classica, segue un percorso artistico volto alla commissione e creazione di nuovi lavori a ad un confronto con la tradizione e i fondamenti del repertorio.

Sempre in prima italiana il Ballet de l’Opéra National de Bordeaux sarà ospite della rassegna giovedì 11 maggio alle 21 con uno spettacolo costituito dai brani più rappresentativi delle coreografie del russo Marius Petipa, padre del balletto romantico, rimontate da Charles Jude, direttore della compagnia. “Ho voluto rendere omaggio al geniale Marius Petipa - racconta Jude - con un programma che ripercorre i momenti principali della sua arte. Da Paquita, degli inizi, dove utilizzava uno stile spagnoleggiante ispirandosi a quanto vissuto durante un lungo soggiorno nella penisola iberica, poi utilizzato anche in Don Quichotte, alla celebre collaborazione con Čajkovskij che diede vita alle più belle coreografie del nostro repertorio, fino al lavoro con il compositore russo Glazunov che diede vita al suo ultimo grande balletto, Raymonda, il trionfo della danza sinfonica.”

Il cartellone si concluderà il 16 maggio con uno spettacolo di danza contemporanea della compagnia italo spagnola di recente formazione Kor’sia. Cul de Sac, che si vedrà a Modena per la prima volta in Italia, è un nuovo spettacolo che si basa sull’universo creato dallo scultore Juan Muñoz. L’artista, scomparso nel 2001, è stato uno dei protagonisti della scultura contemporanea degli ultimi due decenni del Novecento e ha reintrodotto la figura umana al centro dello spazio architettonico e scultoreo. Marionette, acrobati, ventriloqui, nani e ballerine sono alcuni dei personaggi che popolano i suoi lavori a fianco di figure anonime la cui presenza rimanda a scenari ambigui e contraddittori. 

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