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Modena LifeStyle | I 10 errori che un non modenese fa mangiando modenese

Ecco i 10 errori che i non modenesi in visita a Modena compiono molto (troppo) spesso quando mangiano o bevono i nostri prodotti enogastronomici

Quando pensiamo alla nostra cucina l'aspetto fondamentale è mangiare o bere bene, ma per i non modenesi approcciarsi ai nostri prodotti enogastronomici non è forse così semplice ed immediato. Ecco i 10 errori che i non modenesi fanno mangiando e bevendo prodotti modenesi:

#1 Ordinare le tigelle

Questo è l'errore più classico, ovvero andare in un'osteria o un ristorante e ordinare le tigelle. Se sei in città a farlo la cosa può anche passare, dato che per primi sono i ristoratori a chiamarle tigelle, ma se hai pensato ad un weekend in montagna potrebbe essere un errore fatale, in quanto non si chiamano tigelle ma crescentine.

#2 Non tagliare le crescentine

E' incredibile ma ho visto anche questa scena, ovvero persone non di Modena, che prendevano le crescentine e senza tagliarle in mezzo, mettevano il contenuto sopra. Questa è una cosa non solo da non fare, ma è il primo passo per una foto che finirà in qualche gruppo modenese dove sarai preso in giro a vita. 

#3 Tagliare il gnocco fritto

Tuttavia esiste anche la situazione opposta, ovvero quelli che trasferiscono il tagliare le crescentine al tagliare persino il gnocco fritto per poi metterci dentro il contenuto. Questa le supera tutte perché è evidente che la pasta sottile del gnocco fritto impedisce al contenuto di rimanere al suo interno, perciò è di ricordare in questi casi di mettere il contenuto al centro del gnocco e poi chuderlo facendo "baciare" i suoi estremi.

#4 Tortellini con la panna

Se a qualche bambino è concesso questo screzio in quanto bambino, per gli adulti significa pena del digiuno automatico. I tortelli non si mangiano con la panna, o ancora peggio con il ragù, ma con il brodo perchè come diciamo noi "è la sua morte".

#5 Bensone farcito

Quella del bensone farcito con marmellata è una novità degli ultimi decenni, perché la tradizione, quasi millenaria di questo dolce, prevede che si intinga nel vino, in particolar modo nella Malvasia, perciò la marmellata non ci deve essere all'interno.

#6 Dopo Sorbara, cercare un paese di nome Grasparossa

E' automatico nel visitatore non modenese pensare che se esiste un Lambrusco noto come Sorbara, e scoprendo che esiste un'omonima città, in automatico ci sarà un paese di nome Grasparossa. Iniziate a cercarlo e poi ditemi. 

#7 Mangiare i borlenghi in città

Non voglio certo dire che chi è in città i borlenghi non li sappia fare, perché è ovvio che dipende dalla ricetta e dalla capacità del cuoco. Però se si cercano i veri borlenghi è necessario andare in un solo posto ovvero Zocca.

#8 Dire che i tortellini sono bolognesi

Questa affermazione potrebbe generare torture e mostruose azioni da parte di un pubblico modenese. A parte gli scherzi, è necessario spiegare che i tortelli non sono nati nè a Bologna, nè a Modena, ma in un paese tra le due città ovvero Castelfranco Emilia. 

#9 La zuppa inglese è inglese

Se volete essere derisi questa è la frase perfetta da dire a dei modenesi. Infatti, la zuppa inglese è un dolce tipicamente modenese, che secondo vari studi storici e culinari, sarebbe stata creata dal cuoco della sì regina d'Inghilterra Maria di Modena, ma che era un'Estense in trasferta oltre manica. 

#10 Lusingarsi di un aceto balsamico non tradizionale

Non sto dicendo che non sia buono l'aceto balsamico, ma è come parlare di una squadra di serie B contro una da finale di Champions, ovvero l'aceto balsamico tradizionale. Quella parola "tradizionale" fa tutta la differenza del mondo in quanto prevede, tra le altre cose, il passaggio del contenuto nelle botti di una batteria. 

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