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Modena LifeStyle | Come riconoscere lo sborone modenese in Appennino

Lo sborone modenese nella sua versione montanara, dove non perde il vizio di mostrarsi il numero uno in tutto, specialmente nel perdersi

Abbiamo conosciuto lo sborone modenese in città, ma come molti sanno il vero sborone modenese non si lascia certo scappare l'opportunità di visitare l'Appennino con la sua donna. Ecco come riconoscerlo:

#1 Lo sborone modenese quando vede qualcuno con la cartina stradala cartacea in mano dice: "Guarda che siamo nel 2018, c'è il satellitare", ma se poi il satellitare non è aggiornato lo vedrai fermarsi in un bar sulla strada per chiedere informazioni. 

#2 Lo sborone modenese non porta mai il pic-nic, lui sa già che ordinerà polenta, sugo di cervo e crescentine al suo rifugio storico.

#3 Lo sborone modenese non prenota mai il rifiugio storico, lui sa che se arriva il rifugio apre, poi però scopre che non è così, ma mai lo vedrai invidiare quelli con il pic-nic.

#4 Lo sborone modenese mentre cammina racconta delle sue avventure come esploratore delle vette dell'Appennino, ma dopo mezz'ora di trekking ha già trovato una fontana dove riposarsi.

#5 Lo sborone modenese è ben conscio che i tempi di camminata dei montanari sono eccessivamente ottimisti, ma lui dice loro di aver raggiunto la vetta nella metà del tempo che stanno indicando. 

#6 Lo sborone modenese si presenta con una tenuta da trekking che non ha neppure Reinhold Messner, ma è così nuova che si scopre subito che l'avrà usata due volte in vita sua.

#7 Lo sborone modenese non si fida dei sentieri del CAI, lui conosce sempre le scorciatoie, e infatti si perde sempre.

#8 Lo sborone modenese non ha problemi ad affittare la casa in montagna più costosa, ma alla fine della giornata sarà così stanco che la seratina non sarà memorabile come credeva.

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