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Cultura Nonantola

Martina Caliumi, con Cucco e Rughetti trionfano all'11esimo Nonantola Film Festival

Sono tre studenti dell'IIS Meucci a trionfare al Nonantola Film Festival 2017. Ad alzare la coppa dei vincitori sono infatti stati Martina Caliumi, studentessa di Carpi della 4G dell' IIS Meucci, e due ex studenti come Matteo Rughetti e Riccardo Cucco

Martina Caliumi, studentessa di Carpi della 4G dell’ IIS Meucci, è la vincitrice dell’11’ edizione del Nonantola Film Festival. Con lei hanno trionfato Riccardo Cucco e Matteo Rughetti, anche loro ex studenti del Meucci: i tre giovani registi hanno bissato il trionfo di un anno fa. Questo è il risultato finale dell'ultima edizione di un Film Festival che è ben consolidato nel nostro territorio e che è riusciuto per il suo valore anche a livello nazionale. 

Martina racconta così l’esperienza “ Si hanno solo 4 giorni per la realizzazione di un cortometraggio di massimo 4 minuti nel quale è obbligatoria la presenza di alcuni elementi decisi dal comitato organizzativo, che sono: due oggetti che devono comparire e avere una rilevanza nella storia, una frase che deve essere detta o scritta dai personaggi e infine una scena del film che deve essere girata nel territorio di Nonantola."

"A rendere più difficile l’ideazione – continua Martina - è stato il fatto che i generi dei corti sono stati sorteggiati la sera di inizio del festival, generi che spaziavano dal sentimentale al musical. Noi come gruppo abbiamo voluto provarci anche quest’anno più per metterci alla prova. Avendo vinto l’anno scorso eravamo convinti fosse difficile riuscirci una seconda volta. E’ stata sicuramente un’emozione, l’ultima cosa che ci saremmo aspettati era vincere di nuovo. Abbiamo affrontato questa avventura con la consapevolezza che saremmo tornati a casa avendo dato il nostro meglio ed essendo pronti a congratularci con qualcun altro. La sorpresa è stata grandissima per tutti e tre”. 

Quando si ha così poco tempo – conclude la vincitrice - l’organizzazione è fondamentale. Gli oggetti obbligatori di quest’anno erano una borsa dell’ acqua calda e un’agenda cartacea, mentre la frase obbligatoria era ‘mai fidarsi di una faccia carina’. Forse la frase è stata quella più problematica da inserire. Abbiamo avuto molta fortuna durante il sorteggio dei generi, infatti quelli a noi assegnati sono stati drammatico e sentimentale, completamente in linea con il nostro stile abituale. Non so cosa avremmo fatto se ci fosse capitato western o erotico. Nel mini-film abbiamo raccontato la storia d’ amore di due ragazzi che inizia bene ma finisce male alternando la felicità del passato al dolore del presente del protagonista per la fine della storia”.
 

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