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Cultura Centro Storico / Via Sant'Orsola, 52

Gli studenti del Venturi espongono le opere allo spazio Quarantuno100

La comunità accoglie ragazzi nelle ore pomeridiane; i quadri realizzati pensando alle attività che vi si svolgono. Momento di condivisione tra i frequentatori del centro e gli autori

Un’armoniosa danzatrice dipinta con grandi pennelli “per rendere meglio l’idea del movimento e della velocità” o una mano che suona la chitarra, tutto disegnato a matita “perché quando suono tutto diventa bello e tranquillo e questa è la sensazione che ho voluto trasmettere”. Ma anche fumetti, opere astratte dai colori vivaci e caricature divertenti come una rivisitazione in chiave hollywoodiana del cenacolo di Leonardo. Sono alcuni dei quadri realizzati dagli studenti dell’Istituto superiore Venturi, che ora abbelliscono le sale del Quarantuno100, una delle tre comunità semiresidenziali la cui gestione è affidata dal Comune di Modena all’Asp Patronato Figli del Popolo e Fondazione San Paolo e San Geminiano.

A spiegare i quadri è stata una delegazione di studenti delle classi quinte G e F dell’Istituto artistico coinvolte nel progetto “L’arte come promozione dell’agio” che giovedì 28 aprile, insieme ai docenti, si è recata al Quarantuno100 per un momento di condivisione conclusivo del progetto.

Il Centro di via Sant’Orsola 52 accoglie ragazzi (attualmente sono 36) in obbligo formativo, inviati dai Servizi sociali del Comune, che nelle ore pomeridiane seguono i percorsi educativi orientati a sviluppare autonomie e attitudini individuali, pensati dagli educatori partendo dalla conoscenza della famiglia che viene coinvolta nella costruzione del progetto di vita del figlio anche attraverso spazi di ascolto e sostegno. Nei locali della comunità, che i ragazzi possono poi decidere di continuare a frequentare anche fino a 21 anni, si svolgono diverse attività e da queste  sono partiti gli studenti del Venturi per ideare le 12 opere selezionate tra più bozzetti proposti e scelti dai ragazzi fruitori del centro.

I quadri sono realizzati su legno o carta con varie tecniche - matita, china, acrilico – con i materiali forniti dall’Asp. Il progetto è infatti parte di una convenzione triennale approvata per il periodo 2020-2023: per ciascun anno scolastico l’Asp concorda con l’Istituto d’arte una specifica progettualità che entra a far parte dell’offerta di Pcto, percorsi di alternanza scuola lavoro, dell’Istituto superiore.

“Non si è trattato soltanto di un’attività di produzione artistica – spiega il presidente dell’Asp Andrea Manzotti – ma di un percorso iniziato con la conoscenza, da parte degli studenti, del centro e dei coetanei che lo frequentano. Un percorso, avviato lo scorso anno scolastico, che a causa dell’epidemia da Covid-19 ha potuto svolgersi solo a distanza, ma che si è potuto concludere con una visita e un bel momento di festa in presenza. Le opere sono state pensate in modo specifico per le attività che si svolgono nei diversi locali e per gli utenti che li utilizzano, che da oggi sono i fruitori di quadri realizzati appositamente per loro”.

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