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“Sognalib(e)ro”, i detenuti premiano il romanzo “Almarina” di Valeria Parrella

Venerdì scorso, in collegamento dal Sant’Anna, si è conclusa la 3ª edizione del premio letterario per detenuti promosso da Comune, ministero della Giustizia, Bper Banca

Si è conclusa nella mattinata di venerdì 16 luglio, con la cerimonia di premiazione in collegamento video dalla Casa circondariale di Sant’Anna, la terza edizione di “Sognalib(e)ro”, l’iniziativa di respiro nazionale che mira a promuovere lettura e scrittura negli istituti penitenziari come strumento di riabilitazione sociale.

L’iniziativa, nata da un’idea di Bruno Ventavoli, direttore di Tuttolibri-La Stampa, è promossa dal Comune di Modena e dal ministero della Giustizia, dipartimento di Amministrazione penitenziaria, con il sostegno di BperBanca. Il progetto consiste in un concorso letterario che prevede l’assegnazione di due premi: uno a un’opera letteraria letta e votata dai detenuti, l’altro a un elaborato (romanzo, racconto o poesia) prodotto dai detenuti stessi che potrà essere pubblicato in ebook, da solo o in antologia con altri, dal Dondolo, la casa editrice digitale del Comune di Modena.

L’edizione 2021 di “Sognalib(e)ro”, che, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, ha visto la partecipazione di circa cento gruppi di lettura distribuiti nei 17 istituti penitenziari di tutta Italia che hanno aderito, ha visto, per la sezione Letteratura italiana, la vittoria del romanzo “Almarina” di Valeria Parrella, ambientato nel carcere minorile di Nisida, che ha superato “La misura del tempo” di Gianrico Carofiglio e “Lo splendore del niente e altre storie” di Maria Attanasio. La vincitrice, come previsto dal regolamento del Premio, ha scelto quattro testi significativi per la sua vita che saranno donati (da Bper Banca e dal Comune di Modena) alle biblioteche degli istituti penitenziari che hanno partecipato. Valeria Parrella ha scelto “Resurrezione” di Tolstoj, “Jane Eyre” di Charlotte Brontë, “Quaderni dal carcere” di Antonio Gramsci e “L’agente segreto” di Joseph Conrad.

Tra le oltre quaranta opere inedite inviate dai detenuti che hanno partecipato al progetto sul tema “Il mio lato positivo”, assegnato per la terza edizione, la giuria di esperti, presieduta da Ventavoli e composta dagli scrittori Barbara Baraldi, Simona Sparaco e Paolo di Paolo, ha premiato il romanzo di Daniele dal carcere di Torino, il racconto di Marco e quello di Glay (entrambi da Pisa), e le poesie delle detenute del carcere di Pozzuoli. Le opere sono state pubblicate dal Dondolo in un ebook disponibile sul sito della casa editrice.

Alla cerimonia di premiazione, condotta dal Sant’Anna da Bruno Ventavoli hanno partecipato, in collegamento, l’assessore alla Cultura del Comune di Modena Andrea Bortolamasi, Eugenio Tangerini, responsabile del servizio External Relations & Csr di Bper Banca, e la stessa Valeria Parrella. In collegamento erano presenti anche rappresentanti dei detenuti degli istituti penitenziari di Castelfranco, Sassari, Pisa, Brindisi, Milano, Pozzuoli e Ravenna che hanno partecipato al progetto.

“È stato un anno molto difficile – ha commentato l’assessore Bortolamasi – per le conseguenze della pandemia che hanno portato alla sospensione di molte attività formative all’interno delle carceri e per i fatti di cronaca purtroppo ben noti a tutti. Ma anche per questo abbiamo deciso di impegnarci al massimo per riproporre questo progetto insieme agli educatori, che hanno fatto un lavoro enorme. Perché siamo convinti che sia un momento importante di condivisione, confronto, crescita personale e anche, ci auguriamo, occasione per un cambiamento di prospettiva, per una speranza in più nelle vite dei detenuti”. In tre anni, ha aggiunto Bruno Ventavoli, “abbiamo ricevuto oltre duecento scritti, tra poesie, racconti, memoir, semplici sfoghi e persino tre romanzi (uno è diventato ebook con Giunti). Quasi trecento detenuti hanno letto, criticato, meditato, votato i romanzi del premio. Sognalib(e)ro è la prova concreta, e incoraggiante, che il carcere può non essere solo detenzione, violenza, emarginazione, rabbia. Oltre alla certezza della pena, c’è la certezza che il libro è un potente aiuto per cambiare la situazione”.

“Lettura e scrittura sono per Bper Banca due forme di espressione attraverso le quali si compie il riscatto sociale dell’individuo – ha dichiarato Eugenio Tangerini – e per questo sosteniamo in tutta Italia numerosi premi letterari e iniziative di natura culturale. Il premio Sognalib(e)ro, che stimola i detenuti a scrivere e leggere ha un valore sociale ancora più elevato. Quel valore che ogni anno generiamo e restituiamo in gran parte alla comunità”.

La cerimonia di premiazione è stata anche l’occasione per lanciare la quarta edizione di “Sognalib(e)ro”, per la quale nei prossimi giorni saranno inviati alle carceri gli inviti a partecipare, che avrà come tema “La promessa che ho fatto a me stesso”.

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