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Giovedì, 28 Settembre 2023
Cultura Ciro Menotti / Viale Ciro Menotti, 137

Un anno di PopHistory, sfide e opportunità dell'associazione modenese

Assemblea annuale della prima associazione professionale di Public History, nata a Modena per promuovere l'uso critico del pensiero storico

Sabato 21 ottobre 2017, a partire dalle ore 10,00 la Sala Ulivi, in viale Ciro Menotti, 137 Modena ospita l’Assemblea dei Soci di PopHistory, prima associazione italiana composta da public historians riconosciuti e qualificati, che ha come obiettivo la promozione dell’uso consapevole e critico del pensiero storico. Non è un caso che PopHistory abbia sede a Modena, perché è nata da un gruppo di studenti del primo Master di II Livello di Public History che dal 2015-2016 viene organizzato da UNIMORE.

Per questo motivo in mattinata è previsto un momento aperto a tutti di condivisione degli obiettivi raggiunti, dei progetti in corso e di riflessioni sul panorama della Public History, con la partecipazione dei rappresentanti di realtà vicine a PopHistory, tra cui il Master di Public History di Modena, l’Istituto Storico di Modena, il Museo di Montefiorino, e altre realtà tra cui i pugliesi di Pinte di Storia, in un’ottica di lavoro di rete che costituisce uno dei motori dell’azione di PopHistory.

PopHistory è nata a Modena, nel marzo 2017, da alcuni studenti della prima edizione del Master di II Livello in Public History dell’Università di Modena e Reggio Emilia. PopHistory adotta un’ottica interculturale e interdisciplinare, abbinate all’utilizzo degli strumenti e della metodologia della Public History. Poiché tutto questo è immaginabile solo attraverso la condivisione del sapere, l’associazione ha come principio base l’indagine del mondo insieme a diversi interlocutori, stabilendo un ragionamento costruttivo e in continua evoluzione.

Per il raggiungimento delle proprie finalità, l’associazione intende operare nella progettazione culturale, nella didattica e nella ricerca storica, attivandosi per la promozione e l’elaborazione di ricerche storiche, da diffondere attraverso i principi e i metodi della Public History. A ciò si aggiungono l’attenzione per la didattica storica per le scuole di ogni ordine e grado e la formazione agli insegnanti, oltre che la creazione di spettacoli, filmati, eventi pubblici, pubblicazioni interattive, ebook, siti internet, app e qualsiasi altro mezzo di comunicazione adatto ai differenti contesti.

Nel suo primo anno di vita, PopHistory ha ottenuto buoni risultati. Il suo primo banco di prova è stato la Prima Conferenza italiana di Public History che si è svolta a Ravenna nel giugno scorso, dove l’associazione ha partecipato con diversi panel toccando gli argomenti più disparati: il gioco, il teatro, la narrativa, gli archivi, la valorizzazione di comunità periferiche e il rapporto con le amministrazioni locali. Ha collaborato con Ovestlab (Modena) mettendo in scena il Reading “I confini della città”, con il prezioso aiuto de “La compagnia delle lucciole”. L’Associazione ha patrocinato i Venerdì della cultura di Baggio e ha realizzato una mostra dedicata al mensile Il Diciotto. Il 12-14 dicembre, infine, POPHISTORY parteciperà a Copenaghen alla Seconda Conferenza Annuale della Memory Studies Association con un panel che affronterà il tema delle memorie divise, dal Risorgimento alla Resistenza, sino alla lotta operaia.

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