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Cultura Via dei Tintori

Tra delitti e paesaggi inquietanti, torna in libreria il Commissario Cataldo

Domani, alla UBIK di Modena, l'autore Luigi Guicciardi darà al pubblico qualche elemento in più per scoprire il rebus del suo intricato giallo

Dopo aver scalato le classifiche sin dalle prime settimane della sua uscita, Paesaggio con figure morte, l'ultima opera di Luigi Guicciardi pubblicata da Cordero Editore approda al punto vendita UBIK di via dei Tintori. Ad attenderlo domani pomeriggio alle 18, numerosissimi fans, amanti del suo genere letterario e soprattutto del Commissario Cataldo, personaggio che accompagna lo scrittore da ben 14 anni.

Contrariamente ad altre volte, nella nuova storia il poliziotto, di origine siciliana ma geminiano d'adozione, si trova ad allargare le proprie indagini a Reggio Emilia dove in una fredda mattina d'autunno viene scoperto il corpo esanime di una giovane donna benestante, uccisa a colpi di pistola. Al clamore del sanguinoso episodio fanno eco pochi giorni più tardi a Modena,  gli omicidi, con uguali caratteristiche, di una prostituta e di una libraia apparentemente estranea ad ogni criminoso movente. Sebbene del caso, o meglio dei casi, venga subito incaricato Cataldo, il contorto intreccio di passioni, interessi ed omertà rendono lo sfondo in cui si situano i delitti di così intrigante interpretazione che, per la buona pace dei lettori, non intendiamo svelare.

Ciononostante, Guicciardi, non possiamo non stuzzicare il pubblico con qualche curiosità, di tipo geografico. 
"Sì, riferendoci in particolare a Reggio Emilia, città che, grazie ai molti amici, ho imparato a conoscere tanto bene da pensare di utilizzarla per parte delle ambientazioni. Il suo centro storico offre, infatti, diversi percorsi interessanti, ricchi di imprevisti. In ogni caso, anche in questo romanzo, Modena rimane la location principale."

Lo scenario che lei rappresenta risulta, agli occhi del lettore, un autentico guazzabuglio. Vi è, forse, qualche attinenza con fatti realmente accaduti? 
"No, la trama non mi è stata ispirata da nessun fatto reale o di cronaca. E' unicamente frutto della mia fantasia."

Pagina dopo pagina, il detective si scontra con un timore segreto che coinvolge la sua stessa famiglia. Un semplice, e furbesco, artificio? 
“Tutt'altro. I traumi sono un elemento indispensabile per approfondire la dimensione privata del mio protagonista. Del resto la sua figura tipicamente noir, sempre collocata in un contesto mistery, non può che richiederlo."

Cataldo ha compiuto da un pezzo il decimo anno di vita:  non si è ancora stancato, Guicciardi, di averlo tra i piedi? 
"Personalmente no, comunque se dovessi, ora come ora, tradirlo per una diversa esperienza narrativa, penserei a un romanzo storico........ ma non ho alcuna intenzione di dire altro...”

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