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Il Drago che inghiottì il Sole e la Luna. Un'antica storia in attesa del 27 Luglio

Lo studio dell'eclissi di Luna è molto antico, tanto da aver creato, laddove la scienza dell'epoca non era ancora arrivata, spiegazioni leggendarie che hanno percorso la storia fino ai giorni nostri. Un viaggio attraverso le epoche con Elisabeth Mantovani in attesa dell'eclissi del 27 Luglio

La lunazione iniziata lo scorso 13 luglio è marcata da ben 2 eclissi: l’eclissi solare del 13 luglio, non visibile dall'Italia, che si è verificata alle 3:02 T.U e quella del 27 luglio 2018, un'eclissi lunare totale visibile invece da tutta Italia con culmine alle 20.23 T.U.  Nel corso della storia l’uomo ha accordato alle eclissi molta attenzione considerandole quasi sempre eventi nefasti portatori di morte e di carestie. Solo nel XVIII secolo la credenza e l’uso di considerare le eclissi in associazione a decessi di sovrani, carestie e altri eventi negativi fu smentita e accantonata definitivamente nell’ambito della superstizione. Questo fatto fu senz’altro dovuto al progressivo affrancarsi dell’astronomia dall’astrologia e dalla magia: un percorso già aperto dagli astronomi arabi a partire dall’XI secolo e culminato in Europa con l’estromissione degli studi astrologici dalle Università, in alcuni casi già a partire dagli inizi del XVI secolo.

Il Sole e la Luna, luci del giorno e della notte e fonti primarie per la vita biologica sulla Terra, furono i primi astri ad essere venerati dagli uomini sin dai tempi della preistoria. Agli albori degli studi astronomici le più avanzate civiltà del pianeta, i Sumeri poi i Babilonesi, gli Egiziani e poi i Greci, attribuivano ancora un'importanza vitale ai due astri del giorno e della notte, un'importanza che si traduceva attraverso la loro venerazione in forma di divinità, essenziali portatrici di vita.

Tutti questi popoli conoscevano le eclissi e i greci ne avevano desunto persino le cause. Nonostante le avanzate conoscenze astronomiche che popoli come i Babilonesi, i Persiani e i Greci raggiunsero in alcuni periodi della loro storia antica, le eclissi continuarono ad essere segno di cattivi presagi: l'oscuramento di una delle due sorgenti di luce, di calore e di vita biologica non poteva che avere ripercussioni sulla vita fisica e spirituale degli uomini.

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