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Martedì, 23 Aprile 2024
Cultura

Il Drago che inghiottì il Sole e la Luna. Un'antica storia in attesa del 27 Luglio

Lo studio dell'eclissi di Luna è molto antico, tanto da aver creato, laddove la scienza dell'epoca non era ancora arrivata, spiegazioni leggendarie che hanno percorso la storia fino ai giorni nostri. Un viaggio attraverso le epoche con Elisabeth Mantovani in attesa dell'eclissi del 27 Luglio

La più antica testimonianza relativa ad un’eclissi proviene dalla Cina e data circa 4000 anni fa. Le testimonianze cinesi raccontano come, in previsione di un’eclissi, tamburi e arcieri reali dovessero essere pronti per spaventare e combattere il drago che divorava il Sole. La sua scomparsa, seppure per pochi minuti, era infatti un pessimo presagio per la sorte dello stesso re, legittimato dal volere celeste. I Cinesi, dunque, erano in grado di fare previsioni già 2000 anni prima di Cristo.  Il primo documento scritto riguardante un’eclissi di Sole si deve invece ai Babilonesi: 3.752 anni fa, esattamente il 3 maggio 1735 a.C., i Babilonesi furono spettatori di un’eclissi solare totale e la documentarono sulle loro tavolette d’argilla incise in scrittura cuneiforme.

Questa preziosa testimonianza fu ritrovata nel 1948 nell’antica città di Ugarit, nell’attuale Siria. I babilonesi erano attenti osservatori del cielo e tennero dettagliate annotazioni sugli eventi celesti e sui movimenti del Sole e della Luna e di alcuni pianeti come Mercurio e Venere. Il meticoloso lavoro degli astrologi mesopotamici li condusse anche a registrare con attenzione tutte le eclissi che avvenivano ciclicamente e ciò li rese successivamente in grado di prevederle con precisione. Essendo il Sole e la Luna associati alla regalità, le eclissi lunari e solari erano considerate presagi particolarmente infausti per i re babilonesi. Quando le eclissi divennero prevedibili, i re potevano nominare in anticipo i loro sostituti sui quali si sarebbe scaricata la rabbia degli dei, lasciando illeso il vero re che avrebbe potuto continuare a governare. Durante il verificarsi di questi eventi il re-sostituto veniva ucciso in modo che il nefasto presagio si verificasse. 

Lo strumento messo a punto per predire le eclissi fu la scoperta del cosiddetto Ciclo di Saros. Furono i Caldei a rendersi contro che le eclissi lunari e solari si ripetono ogni 18 anni (223 mesi sinodici o lunari). Durante questo periodo, detto appunto Saros, si verificano 29 eclissi di Luna e 41 eclissi di Sole.  Le scoperte fatte dai Babilonesi e dai Caldei furono ampliate e puntualizzate dai persiani e dai greci. Uno dei popoli che in antichità diede più impulso all’astrologia, essendo questa legata anche a divinità e pratiche religiose, furono i Persiani. Sin dall’epoca achemenide le eclissi erano considerate una punizione divina nei confronti degli uomini: si credeva infatti che ogni volta che questi avessero compiuto azioni malvage e in contrasto con le leggi divine, gli dèi oscurassero le luci del cielo lasciando gli uomini al buio più o meno completo, tormentati dai loro incubi e rimorsi. 

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