"Storie di pandemia", il libro sul lockdown attraverso 60 testimonianze
Sessanta storie ognuna con la sua unicità sull'esperienza del primo lockdown in tempo di covid. Esce “Covi di Parole - storie di una pandemia”, sette autrici per un progetto no profit
C’è anche un po’ di Modena nel libro testimonianza “Covi di Parole - storie di una pandemia” la prima raccolta in italiano di sessanta storie di persone di tutte le età, che raccontano e spiegano la loro prima quarantena, un’esperienza unica al livello mondiale.
Covi di Parole nata dalla mente di Francesca Castello, è diventato un progetto di un team composto da sette autrici: Angelica, Beatrice, Francesca, Giada, Giulia e Roberta si sono unite, formando “The Story Team”. Sei di loro sono laureate e operatrici nel mondo marketing e comunicazione e una in architettura con competenze grafiche, che si è occupata di impaginare il libro e creare tutte le illustrazioni presenti al suo interno.
Sei mesi di lavoro, di videochiamate, di trascrizioni, di riletture, di progettazione, di pianificazione.
Covi di Parole è un progetto senza scopo di lucro, che fin da subito ha avuto come obiettivo quello di devolvere le entrate della vendita del libro in beneficenza a Fondazione ANT, realtà no profit che si occupa gratuitamente di assistenza medico-specialistica domiciliare ai malati di tumore e di prevenzione oncologica.
Oggi quel libro è divenuto realtà e a breve sarà disponibile per l’acquisto sul sito www.covidiparole.com , oppure prenotandolo attraverso Instagram e Facebook digitando @covidiparole
Nessun aiuto esterno, nessun editore, nessun professionista del mondo dell'editoria: solo tanto impegno, dedizione e determinazione di sette donne vogliose di mettersi in gioco e di creare qualcosa di bello, in un mondo che adesso sembra avere in serbo solo cose negative.