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Teatro Comunale "Pavarotti", la stagione concertistica 2019/20

La stagione concertistica 2019-20 al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena ospiterà come di consueto orchestre e grandi solisti di prestigio e provenienza internazionale proseguendo nella proposta al pubblico dei capolavori classici con interessanti incursioni nel repertorio moderno e contemporaneo.

Mercoledì 30 ottobre 2019 aprirà il cartellone la Chamber Orchestra of Europe, complesso con sede a Londra e da molti considerata una delle migliori orchestre da camera al mondo. A dirigere un programma che prevede le Danze slave op.72 di Dvořák e la Seconda Sinfonia di Brahms sarà Daniel Harding, interprete di portata storica e regolare ospite dei Berliner Philharmoniker come dell’Orchestra Filarmonica della Scala.

Sabato 9 novembre l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai sarà guidata da Juraj Valčuha, direttore musicale del Teatro San Carlo di Napoli e vincitore nel 2018 del prestigioso “Premio Abbiati” della critica italiana. Il concerto vedrà la presenza di due pianisti riconosciuti specialisti del repertorio contemporaneo, Emanuele Arciuli e Andrea Rebaudengo per l’esecuzione di Macchine in echo per due pianoforti e orchestra, brano composto nel 2015 da Luca Francesconi.

Il grande violinista Stefan Milenkovich, già applaudito a Modena nel 2017, tornerà il 7 dicembre con l’Orchestra Sinfonica della RadioTelevisione Slovena di Lubiana diretta da Mihail Agafita per interpretare il Concerto in re maggiore op.61 di Ludwig van Beethoven, del quale si ascolterà anche la Sinfonia “Eroica”.

Il consueto appuntamento presentato per il Giorno della Memoria insieme all’associazione Amici della Musica di Modena si terrà il 25 gennaio 2020, con il patrocinio della Comunità Ebraica di Modena e Reggio Emilia, e sarà dedicato quest’anno agli scritti e alla figura di Primo Levi. 

Giovedì 30 gennaio si terrà un ambizioso e inedito omaggio a Franz Liszt. Protagonisti, quattro pianisti italiani accomunati da una solida formazione e ampia esperienza esecutiva: Marco Scolastra si misurerà con il funambolismo leggero della Fantasia su temi popolari ungheresi S.123; Marcello Mazzoni affronterà l’estroverso virtuosismo del Primo Concerto; Andrea Padova si addentrerà nelle innovative costruzioni armoniche del Secondo Concerto; Maurizio Baglini svelerà il tenebroso romanticismo di cui è impregnato Totentanz, brano articolato nella forma tipicamente lisztiana della parafrasi.

Mercoledì 5 febbraio si ascolterà il celebre oratorio di Franz Joseph Haydn La Creazione. Attraverso arie solistiche, cori e recitativi, Haydn ripercorre in questa affascinante partitura il processo della creazione del mondo, dalla comparsa degli elementi naturali e degli animali sino alla nascita dell'uomo. Sarà Philippe Herreweghe, uno dei più accreditati interpreti fedeli alle prassi esecutive storicamente informate, a leggere questo monumento del repertorio classico insieme a due complessi da lui fondati: l’Orchestre Des Champs- Elysees e il Collegium Vocale Gent.

Al sinfonismo viennese sarà dedicato il concerto di domenica 9 febbraio 2020, interpretato dalla Camerata Salzburg e dalla violinista Viviane Hagner diretti da Gregory Ahss.

L’appuntamento conclusivo del cartellone concertistico si terrà il 27 marzo con Yves Abel alla guida della Herford Philharmonie con Olga Kern al pianoforte. Il programma comprende la Sinfonia “Scozzese” di Felix Mendelssohn-Bartholdy e il Concerto in la minore op.16 per pianoforte e orchestra del più noto compositore norvegese, Edvard Grieg.

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