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Martedì, 23 Aprile 2024
Cultura Ciro Menotti / Largo G. Garibaldi, 15

Teatro Storchi, tutti gli appuntamenti della stagione 2019-2020

Dopo la pausa estiva, la città torna a rianimarsi e il teatro riprende il suo ciclo naturale, con un nuovo anno di attività che ERT Fondazione propone nei suoi spazi a Modena

Un cartellone ricco e articolato che si muove tra grandi nomi della scena italiana e internazionale. Il titolo scelto per la stagione 2019/ 2020 è Bye bye 900‘? , che vuole essere un‘occasione per riflettere sul presente, per interrogarci su quali strumenti di analisi siamo in grado di ereditare dal secolo scorso e su chi siamo e come cambiamo.

La stagione 2019-2020 del Teatro Storchi  si apre con Marco Paolini apre e il suo nuovo spettacolo Nel tempo degli dei. Il calzolaio di Ulisse in scena dal 10 al 13 ottobre. Ex guerriero ed eroe, ex aedo, l’Ulisse di Paolini, pellegrino e invecchiato, non ama svelare la propria identità e tesse parole al limite della realtà che diventano mito. La stagione del Teatro Storchi prosegue poi dal 24 al 27 ottobre con un altro mattatore della scena italiana: Umberto Orsini riallestisce Il nipote di Wittgenstein uno dei suoi spettacoli più riusciti, originariamente prodotto da ERT nel 2001.

Nell’ambito del progetto Elias Canetti. Il secolo preso alla gola, ERT mette in scena due testi dell’autore premio Nobel per la Letteratura nel 1981, capace di fotografare con sconcertante attualità la società di oggi. La commedia della vanità, va in scena in prima assoluta al Teatro Storchi dal 27 novembre al 8 dicembre: dopo La resistibile ascesa di Arturo Ui, un’analisi delle motivazioni economiche hanno portato Hitler al potere, Claudio Longhi dirige ora il testo di Canetti che ritrae l’incubo di una dittatura nascente e acclamata a gran voce dalla massa. Sabato 7 e domenica 8 dicembre sarà possibile assistere a entrambi gli spettacoli in forma di maratona.

Al Teatro Storchi il 19 e 20 dicembre uno degli spettacoli più noti della compagnia tedesca Familie Flöz Teatro Delusio. In scena dal 2004 con una tournée internazionale, lo spettacolo trascina il pubblico in un mondo carico di comicità e suggestione, con una poesia tipicamente “Flöz”.

Dopo Operette morali da Giacomo Leopardi, Fondazione Collegio San Carlo ed ERT Fondazione continuano la loro ricognizione triennale degli affascinanti paesaggi del pensiero filosofico moderno con Stati e Imperi della luna di Savinien Cyrano de Bergerac, in scena dal 20 al 22 dicembre presso il Teatro della stessa Fondazione Collegio San Carlo. De Bergerac ci trasporta fin sulla luna, anticipando di qualche decennio i celebri Viaggi di Gulliver.

Il 31 dicembre San Silvestro al Teatro Storchi con Circus Abyssian. Ehtiopian Dreams, lo spettacolo che ha incantato il pubblico al Festival d’Edimburgo nel 2017. Un vero e proprio circo africano, diretto da Bichu Tesfamariam, che si ispira al paesaggio sonoro etiope per intrecciare autobiografia, giocoleria, contorsionismo e danza.

Dal 9 al 12 gennaio è la volta de Il silenzio grande con la regia di Alessandro Gassmann, con il testo scritto da Maurizio De Giovanni. Autore napoletano di libri di successo, come Il commissario Ricciardi o I bastardi di Pizzofalcone, da cui è stata tratta l’omonima e fortunata serie televisiva che vede lo stesso Gassmann impegnato nelle vesti dell’ispettore Lojacono, lo scrittore firma per la prima volta una commedia teatrale.

Oltre ai grandi nomi della scena italiana e internazionale fin qui elencati, nella stagione del Teatro Storchi trova spazio anche la musica: il 18 gennaio i Modena City Ramblers sono sul palco con Riaccolti in teatro, un concerto in una speciale versione acustica che ripropone i tanti cavalli di battaglia e successi della band emiliana; Gioele Dix firma la regia di Manicomic, il nuovo spettacolo, 7 e 8 febbraio, di Rimbamband, il gruppo teatral-musicale comico composto da Raffello Tullo, Renato Ciardo, Nicolò Pantaleo, Francesco Pagliarulo e Vittorio Bruno. I cinque artisti hanno creato un genere unico, in cui il teatro e la comicità vanno a braccetto con la giocoleria, la clownerie, il mimo, il tip tap e la capacità musicale di ogni strumentista. Il 6 e il 7 marzo va in scena Orchestra di Piazza Vittorio all’opera: attraverso gli strumenti e le lingue che nel tempo hanno caratterizzato il suono multietnico dell’Orchestra di Piazza Vittorio, dodici musicisti e cantanti propongono alcune arie tratte da Il flauto magico, Don Giovanni, Carmen e da autori come Giuseppe Verdi e Kurt Weill.

Dal 23 al 26 gennaio Ditegli sempre di sì, una delle più fortunate e divertenti commedie di Eduardo De Filippo messa in scena dalla Compagnia di Teatro di Luca De Filippo con Carolina Rosi e Gianfelice Imparato. A dirigere la compagnia sarà Roberto Andò, regista abituato a muoversi fra cinema e teatro, qui alla sua prima regia eduardiana.

Francesco Piccolo, scrittore, sceneggiatore e autore televisivo fra i più poliedrici del panorama teatrale italiano, condivide il palco il 2 febbraio con Francesco Diliberto, in arte Pif, nello spettacolo Momenti di trascurabile (in)felicità.

Dopo l’incontro con Antigone, Federico Tiezzi affronta, attraverso l’opera di Goethe, un altro grande mito in Scene da Faust in scena dal 13 al 16 febbraio. Un’opera monumentale attorno alla figura del medico e mago cinquecentesco diventato parte dell’immaginario collettivo della cultura occidentale, oltre che simbolo della crisi di conoscenza dell’uomo contemporaneo.

Filosofo e scrittore sloveno, uno dei più rinomati intellettuali del panorama mondiale, per la sua prima opera teatrale con la regia di Angela Richter, Slavoj Žižek sceglie la tragedia classica Antigone, in prima nazionale il 26 e il 27 febbraio. Una reinterpretazione del mito classico che l’autore specifica essere un esercizio etico e politico, alla maniera di Bertolt Brecht. Un’analisi approfondita del “sistema Europa” oggi che potrebbe aprire una prospettiva sulla crisi europea, su quella dei rifugiati, sulla Brexit e sulla costruzione di muri.

Un caso letterario dal 12 al 15 marzo: Mark Haddon ha dominato le classifiche mondiali con il suo romanzo Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte raccontando, come in un giallo, le peripezie di un adolescente autistico. Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani hanno trasportato in scena nell’omonimo spettacolo la forza di questa di storia.

Massimo Popolizio, reduce dal successo del pasoliniano Ragazzi di vita, arriva dal 19 al 22 marzo con un testo classico di stringente attualità, Un nemico del popolo di Henrik Ibsen. Affiancato in scena da un’attrice del calibro di Maria Paiato, Popolizio indaga qui i grandi temi e contraddizioni della nostra società: dalla corruzione alla responsabilità etica per l’ambiente, dal ruolo dei media nella creazione di opinioni alla creazione del consenso nei rapporti fra massa e potere.

Dopo Dieci storie proprio così, che ha debuttato al Teatro San Carlo di Napoli nel 2011, Giulia Minoli ed Emanuela Giordano allestiscono il 26 marzo Se dicessimo la verità. Un altro affondo nel mondo della corruzione, una riflessione sul nostro futuro, minacciato dal disimpegno, che lascia spazio al potere criminale.

L’eccidio delle Fosse Ardeatine è conosciuto da tutti e in particolare, per i romani, ha segnato il momento più tragico dell’occupazione nazista. Questa storia viene raccontata in maniera confusa, sempre al contrario. Partendo dai materiali pubblicati nel libro di Alessandro Portelli, con Radio clandestina, in scena il 28 marzo, Ascanio Celestini dà voce a quella parte orale della storia che ha vissuto quei giorni in maniera viva, diretta e non rovesciata. Un lavoro quello di Celestini ancora necessario e urgente a vent’anni di distanza dal suo debutto.

Continua l’indagine di Carmelo Rifici sugli archetipi dell’inconscio collettivo: dal 2 al 5 aprile va in scena Macbeth, le cose nascoste. Lo spettacolo è una riscrittura del testo shakespeariano, frutto dell’incontro e del dialogo fra due psicanalisti junghiani, Giuseppe Lombardi e Luciana Vigato, e la compagnia diretta dal regista e direttore di LAC Lugano Arte e Cultura.

Coppia artistica ineguagliabile del panorama teatrale contemporaneo, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, Leone d’Oro alla carriera per il Teatro nel 2018, allestiscono il 18 e 19 aprile Fratto _ X, uno dei tre spettacoli della personale che ERT presenta sulla compagnia fra Modena, Bologna e Cesena.

Dopo aver interpretato il premio Nobel Grazia Deledda nello spettacolo Quasi grazia e dopo aver portato in scena il suo punto di vista sulla “questione femminine” delle quote rosa in Dove sono le donne?, Michela Murgia, scrittrice tra le più impegnate nelle battaglie civili, il 24 aprile dà voce al suo libro Istruzioni per diventare fascisti edito da Einaudi.

Chiude la stagione del Teatro Storchi il Leone d’Oro 2015 per il Teatro Christoph Marthaler. Personalità geniale, tra i più amati della scena contemporanea europea, il regista svizzero presenta in prima nazionale il 9 e 10 maggio il nuovo lavoro Das Weinen (Das Wähnen). Verso la fine degli anni ’80, l’artista Dieter Roth affidò uno dei suoi lavori letterari ad un giovane musicista svizzero. Si trattava di un libro realizzato in uno strano formato verticale, intitolato Das Weinen. Das Wähnen (Tränenmeer 4). Il destinatario di questo regalo era lo stesso Christoph Marthaler. Da quel momento in poi, fu lui a portare il libro di Roth da Zurigo a Basilea, da Basilea a Parigi, da Parigi ad Amburgo. Un testo che va controcorrente rispetto all’attuale tendenza politica alla specificità e all’isolamento.

Informazioni

Teatro Storchi, Largo Garibaldi 15 – Modena

Biglietteria 059 2136021 fax 059 211426

biglietteria@emiliaromagnateatro.com

modena.emiliaromagnateatro.com

Vendita nuovi abbonamenti: da giovedì 12 settembre

Vendita biglietti: da sabato 28 settembre

Orari biglietteria: martedì, venerdì e sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle 16.30 alle 19.00 – mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 14.00 – venerdì e sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.00

Biglietteria telefonica 059 2136021

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