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Martedì, 3 Ottobre 2023
Cultura

Tutti gli spettacoli della stagione teatrale 2023-24 allo Storchi

39 spettacoli di cui 15 produzioni, 9 coproduzioni, 15 ospitalità e, tra questi, 4 prime assolute e 1 debutto nazionale in scena da ottobre a maggio al Teatro Storchi e nella sala piccola del Nuovo Teatro delle Passioni

#NuovoCieloNuovaTerra è la Stagione 23/24 di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale che si declina su 5 città (Modena, Castelfranco Emilia, Vignola, Bologna e Cesena) e 8 sale teatrali: un progetto che accoglie una vasta pluralità di linguaggi, stili, culture e generazioni, confermando il grande impegno di ERT nella produzione e coproduzione di spettacoli in sinergia con una fitta rete di artisti, teatri e istituzioni, per moltiplicare occasioni di ricerca intorno alla scena contemporanea. Dai grandi nomi del teatro italiano ai maestri del panorama internazionale, fino alle realtà emergenti in Italia e nel territorio.

La stagione a Modena

39 spettacoli di cui 15 produzioni, 9 coproduzioni, 15 ospitalità e, tra questi, 4 prime assolute e 1 debutto nazionale in scena da ottobre a maggio al Teatro Storchi e nella sala piccola del Nuovo Teatro delle Passioni.

Il 2 ottobre il Teatro Storchi apre con un appuntamento speciale e imperdibile: Umberto Orsini interpreta Luchino. Visconti secondo Testori, una biografia-racconto tra cinema e teatro dell’incontro tra due protagonisti della cultura del Novecento, che Orsini ha incrociato in importanti snodi della sua traiettoria artistica. Il cachet dell’artista sarà devoluto al Teatro di Lugo e l’incasso della serata all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna per la raccolta fondi “Alluvione Emilia-Romagna”.

Tra i grandi nomi italiani e internazionali prodotti da ERT, Nanni Moretti al suo esordio alla regia teatrale con Diari d’amore da Natalia Ginzburg con protagonisti Valerio Binasco e Daria Deflorian; l’atteso ritorno di Pascal Rambert, fra i drammaturghi più importanti della scena europea, con la prima nazionale di Mon absente; Valter Malosti alla regia di Antonio e Cleopatra, anche interprete insieme a Anna Della Rosa; Federico Tiezzi che dirige Fedra, il grande classico di Jean Racine, con protagonista Elena Ghiaurov.

Nuovo teatro delle Passioni: tutti gli appuntamenti della stagione 2023-24

Ad inaugurare la programmazione, un focus dedicato a Giovanni Testori nel centenario della nascita, con tre appuntamenti: oltre al già citato Luchino di Umberto Orsini, il progetto Maddalene (da Giotto a Bacon) di e con Valter Malosti, Lamberto Curtoni al violoncello e le musiche originali di Carlo Boccadoro; e Sandro Lombardi con il suo ideale passaggio di consegne ad Anna Della Rosa di Erodiàs + Mater strangosciàs, tratti da Tre Lai.

Il cartellone 23/24 accoglie diverse produzioni a confronto con William Shakespeare, tra le quali il già nominato Antonio e Cleopatra di Valter Malosti; La tempesta del visionario regista Alessandro Serra; la prima assoluta di Giulietta e Romeo – stai leggero nel salto di Roberto Latini; Il mercante di Venezia con Franco Branciaroli nel ruolo del protagonista Shylock. E ancora Teatro dei Venti che insieme ai detenuti-attori porta in scena Giulio Cesare e il debutto di Amleto; e Balletto Civile che si ispira all’opera del drammaturgo inglese in due diversi lavori di teatro fisico, Hamlet Puppet e Nothing da Re Lear.

Molte altre ancora sono le personalità della scena italiana amate dal grande pubblico: i Leoni d’Oro Rezza/Mastrella con Hýbris; Lella Costa e Gabriele Vacis con Cuore di burattino dal capolavoro di Collodi; Neri Marcoré in La buona novella da Fabrizio De André; il Tony Award Stefano Massini con L’interpretazione dei sogni; e Natalino Balasso che guida gli allievi del corso di Alta Formazione della Scuola Iolanda Gazzerro in La macchina comica; e Paolo Pierobon – interprete nell’ultimo film di Marco Bellocchio – diretto da Carmelo Rifici in De Gasperi: l’Europa brucia.

E ancora, Mario Perrotta con Come una specie di vertigine, un omaggio a Italo Calvino in occasione del centenario dalla nascita; Massimiliano Civica con Giorni felici di Samuel Beckett, con protagonisti Roberto Abbiati e Monica Demuru; Ermanna Montanari in Madre, con la drammaturgia di Marco Martinelli e dal vivo i disegni di Stefano Ricci e le musiche di Daniele Roccato; e la compagnia italo-australiana Cuocolo Bosetti / IRAA Theatre con la performance itinerante site-specific Teatro.

Tre invece gli spettacoli dedicati alla storia politica italiana: oltre a De Gasperi: l’Europa brucia di Rifici, Giacomo. Un intervento d’arte drammatica in ambito politico un progetto di Elena Cotugno e Gianpiero Borgia su Giacomo Matteotti; Se ci fosse luce di Francesca Garolla dedicato al caso Moro e agli anni del terrorismo.

Si conferma inoltre il sostegno di ERT alla nuova drammaturgia: l’autrice e attrice Matilde Vigna presenta a Modena L’ultima figlia – site specific da 3KW, l’anteprima del suo ultimo spettacolo Chi resta, in prima assoluta a Bologna; il drammaturgo Emanuele Aldrovandi porta in scena il suo nuovo testo Come diventare ricchi e famosi da un momento all’altro; Angela Ruozzi torna nei teatri ERT con 4000 miglia di Amy Herzog; e la compagnia Kepler-452 che prosegue la tournée dopo il successo al Kunstenfestivaldesarts di Bruxelles con Il Capitale – un libro che ancora non abbiamo letto, con in scena gli operai della fabbrica GKN.

Il progetto Come devi immaginarmi, dedicato a Pier Paolo Pasolini ideato da Valter Malosti e dallo studioso Giovanni Agosti, fa tappa anche a Modena con il regista premio Ubu Fabio Condemi alla direzione di Calderòn, spettacolo prodotto nell’ambito della rete internazionale “Prospero” e che sarà in tournée nel 2024 a Madrid e a Lisbona; Orgia con Gabriele Portoghese e Federica Rosellini; Porcile di Nanni Garella / Arte e Salute e Michela Lucenti / Balletto Civile; e Davidson di Maurizio Camilli con il giovanissimo performer Confident Frank. Sempre ispirato a Pasolini è l’originale lavoro di Filippo Timi, in scena con i musicisti Rodrigo D’Erasmo e Mario Conte in Scopate sentimentali – esercizi di sparizione.

Riprende inoltre Carne, il focus sulla drammaturgia fisica curato dalla coreografa e artista associata Michela Lucenti, giunto alla sua seconda edizione, riconosciuto dal Ministero della Cultura con il punteggio più alto fra i 57 festival e rassegne e premiato con il contributo più alto fra le 17 rassegne. Tra artisti internazionali, maestri italiani, talenti emergenti e progetti sul territorio, a Modena saranno in scena: Balletto Civile / Michela Lucenti con Nothing, Hamlet Puppet e Davidson; la Compagnia Abbondanza Bertoni con La morte e la fanciulla; Chiara Taviani con How to perfectly hide – primo studio; e Fathers. Hearth project, lavoro nato dalla collaborazione di tre giovanissimi artisti under 20 che si sono incontrati grazie ai laboratori sul territorio di Balletto Civile.

Il cartellone di ERT sarà arricchito dagli spettacoli per le famiglie e dalle attività dedicate alle scuole, che saranno presentate martedì 19 settembre al Teatro Storchi in occasione degli incontri aperti ai docenti (ore 17.00). Nella stessa giornata alle ore 19.00 il direttore Valter Malosti incontrerà la cittadinanza per presentare l’intera stagione 23/24.

Spettacoli allo Storchi

Ad aprire la stagione del Teatro Storchi il 2 ottobre è Umberto Orsini con una serata speciale: Luchino. Visconti secondo Testori, il primo appuntamento nell’ambito del focus che ERT dedica a Giovanni Testori nell’anno del centenario dalla nascita. Dopo la prima milanese dello scorso maggio, Orsini interpreta Luchino, la biografia scritta da Giovanni Testori ritrovata dagli eredi e edita da Feltrinelli nel 2022. Un racconto, tra cinema e teatro, dell’incontro tra due protagonisti della cultura del Novecento, che l’attore ha incrociato in importanti snodi della sua traiettoria artistica. Umberto Orsini devolverà il proprio cachet al Teatro di Lugo mentre l’incasso della serata all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna per la raccolta fondi “Alluvione Emilia-Romagna”. Per assistere allo spettacolo sarà possibile scegliere tra tre tipi di donazione: 10 €, 15 €, 20 € a biglietto.

Si prosegue il 2 novembre con la compagnia italo-australiana Cuocolo Bosetti / IRAA Theatre che presenta Teatro, un’immersiva performance site-specific in prima assoluta e prodotta da ERT. Come Exhibition – allestito da ERT al Museo Civico di Modena nel 2022 – era pensato per i grandi musei, così Teatro è un’installazione in movimento ideata per gli edifici teatrali tradizionali. Gli spettatori, muniti di radio guide, saranno invitati a muoversi per il Teatro Storchi alla scoperta degli spazi nascosti e solitamente invisibili al pubblico, in un percorso in cui convergono storia collettiva e memorie private, realtà e finzione. Dopo il debutto, la performance torna in scena dal 14 novembre al 17 dicembre.

Dall’8 al 12 novembre è in programma l’atteso debutto alla regia teatrale di Nanni Moretti, che per il suo Diari d’amore ha scelto due atti unici di Natalia Ginzburg, Fragola e panna e Dialogo. Per Moretti, il “teatro delle chiacchiere” della scrittrice riesce a metterci davanti a uno specchio limpido, mostrandoci la nostra inadeguatezza e apatia che troppo spesso ci rende inerti spettatori di fronte alle complessità della vita. Con sarcasmo e ironia, i personaggi parlano di matrimonio, fedeltà, maternità e amicizia, mettendo in discussione i valori e i costumi cari alla società borghese. Tra gli interpreti, Valerio Binasco e Daria Deflorian. Una coproduzione ERT con Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Carnezzeria Srls, LAC Lugano, Châteauvallon-Liberté scène nationale, TNP Théâtre National Populaire de Villeurbanne, La Criée - Théâtre National de Marseille, Maison de la Culture d’Amiens.

Al Teatro Dadà al via Stagione teatrale 2023-24

Dopo il debutto alla regia con Una riga nera al piano di sopra prodotto da ERT, Matilde Vigna, classe 1988, due Premi Ubu nel 2016 e nel 2019, torna a collaborare con la Fondazione in occasione del suo ultimo lavoro, Chi resta (in prima assoluta dal 28 novembre al 10 dicembre all’Arena del Sole), presentato in anteprima dall’11 al 19 novembre in una speciale versione, L’ultima figlia – site-specific da 3KW, allestita appositamente per gli spazi del Ridotto. Un delicato lavoro che, partendo dalla perdita della madre, indaga la solitudine di una generazione, quella di chi oggi ha poco meno di 40 anni e non ha figli. Matilde Vigna e Anna Zanetti presentano lo spettacolo come un dialogo tra due mondi diversi, per raccontare le responsabilità che emergono e un dolore che divora e riporta all’infanzia. I testi di Una riga nera al piano di sopra e L’ultima figlia saranno pubblicati nella collana Linea edita da ERT e Luca Sossella.

Il 18 e 19 novembre va in scena Hýbris, l’ultima creazione di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, artisti unici «per folle e lucida genialità» come recita la motivazione del Leone d’Oro alla Carriera ricevuto nel 2018 a Venezia. Autori di un nuovo linguaggio, che definiscono «comunicazione involontaria», un connubio di arte figurativa e drammaturgia inimitabile nel panorama teatrale contemporaneo, partono qui da alcune domande: come si possono riempire le cose vuote? È possibile che il vuoto sia solo un punto di vista? Uno spettacolo dirompente che indaga il rapporto tra natura e cultura attraverso quello che Antonin Artaud definiva «il corpo senz’organi», donando al pubblico quelle risate dal sapore amaro tipiche di Rezza/Mastrella.

Nell’ambito di Carne il 24 e 25 novembre torna sul palco Hamlet Puppet, una ballad-performance nata dall’incontro tra la coreografa Michela Lucenti, il chitarrista Paolo Spaccamonti, la regista Giorgina Pi e il compositore Valerio Vigliar. Unendo immagini video, musica, canto, recitazione e danza, si affrontano le vicende di Amleto attraverso lo sguardo dello spettro del padre, per interrogarsi sul senso di essere eredi. Quando lo Spettro arriva è come un diavolo, che dal suo podio radiofonico descrive l’orrendo tradimento in frammenti di monologo tramutati nei refrain di un cupo disco di Nick Cave.

Dal 30 novembre al 3 dicembre il Teatro Storchi accoglie il ritorno a ERT di Alessandro Serra, regista dallo stile visionario che, dopo il successo di Macbettu, si confronta ancora con Shakespeare ne La Tempesta, un tributo all’insostituibile forza del teatro, in cui una compagnia di comici evocano mondi al confine tra realtà e immaginazione. ERT è tra i coproduttori insieme a Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Sardegna Teatro, Festival d’Avignon, MA scène nationale – Pays de Montbéliard.

Nel centenario dalla nascita di Italo Calvino, il premio Ubu 2022 come miglior testo / scrittura drammaturgica per Dei figli Mario Perrotta rende omaggio al grande scrittore italiano con Come una specie di vertigine. Il Nano, Calvino, la libertà in scena il 15 e 16 dicembre. Prodotto da ERT e Permàr – Compagnia Mario Perrotta, lo spettacolo ripercorre il romanzo autobiografico La giornata d’uno scrutatore e il personaggio del Nano, a cui Calvino dedicò una sola pagina, seppur memorabile. Perrotta tenta di dare voce ad alcuni interrogativi sulla libertà e sull’autodeterminazione che, in modo costante, attraversano tutti i capolavori di Calvino.

Si prosegue poi con il primo spettacolo del progetto Come devi immaginarmi, ideato dal direttore di ERT Valter Malosti e dallo studioso Giovanni Agosti e che la scorsa stagione ha presentato l’intero corpus delle sei tragedie di Pier Paolo Pasolini. Dal 19 al 21 dicembre nel Ridotto dello Storchi va in scena Davidson, parte anche di Carne. Liberamente tratta dalla sceneggiatura de Il Padre Selvaggio di Pasolini, lo spettacolo racconta il conflitto tra i due protagonisti, l’insegnante e Davidson, diffidente alle novità di metodo e di cultura del nuovo docente. Nel suo lavoro sul territorio, in occasione del progetto 10 Di/Versi. Madrigali contemporanei che ha avuto luogo a Modena nell’autunno 2021, Balletto Civile ha incontrato il suo “Davidson”: un giovane performer di talento, Confident Frank, qui affiancato da Maurizio Camilli di Balletto Civile. Una produzione ERT e Balletto Civile.

L’attore, comico e autore di teatro, cinema, libri e televisione Natalino Balasso cura il percorso di Alta Formazione attoriale Testo, corpo, voce della Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro di ERT, co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Emilia-Romagna. Da settembre fino a dicembre 2023, Balasso guida gli allievi nello studio dei meccanismi del teatro comico di prosa, dal punto di vista drammaturgico e dell’azione scenica. In occasione di San Silvestro, il 31 dicembre, il Teatro Storchi ospita la serata conclusiva dal titolo La macchina comica (produzione ERT) con in scena lo stesso Balasso, l’attrice Marta Cortellazzo Wiel e i partecipanti al corso. Nei giorni precedenti, dal 27 al 30 dicembre, al Teatro delle Passioni quattro differenti giornate di “cantiere” aperte al pubblico, affidate agli allievi, all’insegna della risata.

Valter Malosti dirige Antonio e Cleopatra, spettacolo che lo vede interpretare con Anna Della Rosa i due straripanti protagonisti della tragedia scritta da William Shakespeare tra il 1607 e il 1608, e che debutta al Teatro Storchi di Modena dal 10 al 14 gennaio. Una produzione ERT con Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, LAC Lugano Arte e Cultura.

Politicamente scorretti e pericolosamente vitali, al ritmo misterioso e furente di un baccanale egiziano, i due amanti vanno oltre la ragione e ai giochi della politica. Inimitabili e impareggiabili, neanche la morte li può contenere. 

Il 21 gennaio è la volta di Nothing nell’ambito di Carne. Nelle mani di Michela Lucenti e di Balletto Civile, Re Lear di Shakespeare si trasforma in una drammaturgia coreografica capace di inserirsi come un cuneo nelle pieghe della realtà, un duello fra corpo e parola, movimento e spazio scenico. Il titolo evoca il “Niente” pronunciato da Cordelia, la parola che dà inizio alla distruzione del conosciuto e che apre le porte al nuovo, al sovversivo, a un ordine che non era prestabilito.

Nothing è una riflessione profonda sulla possibilità di ricominciare rinnegando il potere dei padri e l’eredità che resta in modo da trovare un dialogo, per lasciare che il presente diventi il nuovo classico.

Il 27 e il 28 gennaio è attesa la prima nazionale di Mon absente, il nuovo testo di Pascal Rambert, Premio del Teatro dell’Académie Française 2016 e fra i più acclamati drammaturghi europei, vicino a ERT fin dalla produzione della versione in italiano di Clôture de l’amour. Dopo Répétition, Architecture (con cui ha inaugurato il Festival di Avignon nel 2019 e ospite a VIE Festival nel 2020) e Sorelle, Rambert torna a Modena con uno spettacolo sul vuoto e l’assenza. Intorno a una bara cosparsa di fiori, si riuniscono familiari e amici di una donna che non c'è più. I ricordi e le parole fluiscono fra le lacrime, tenendo uniti i vivi, nel bene e nel male. Dal vuoto della perdita emerge lentamente un ritratto. In questo scenario di dolore e contemplazione, undici persone di diverse generazioni si confrontano con il mistero della morte. Una coproduzione internazionale di ERT in sinergia con Châteauvallon-Liberté, scène nationale, TNS - Théâtre National de Strasbourg, ExtraPôle Provence Alpes Côte d'Azur*, La Criée-Théâtre National de Marseille, Théâtre Gymnase-Bernardine, Théâtre National de Nice).

La morte e la fanciulla della Compagnia Abbondanza/Bertoni in calendario il 3 febbraio prosegue l’intreccio disegnato da Carne nella stagione di Modena. Lo spettacolo si compone di tre momenti: uno musicale – l’omonimo quartetto in re minore – uno fisico – per indagare l’essere umano e le sue dinamiche – e uno spirituale e filosofico, che guarda al mistero della fine.

Sulle note di Franz Schubert e sul testo di Matthias Claudius del Lied, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni costruiscono una coreografia in cui giovani figure femminili si trovano su un confine oscuro tra sessualità e morte. Questi due aspetti vengono affidati al piano della danza (la fanciulla) e del video (la morte), in una commistione di linguaggi.

Cinque anni dopo la versione teatrale realizzata a Milano al Teatro Strehler, Stefano Massini, Tony Award per Lehman Trilogy come miglior testo nel 2022, riprende in mano dall’8 all’11 febbraio il suo lavoro su L’interpretazione dei sogni di Sigmund Freud, a cui ha dedicato anche il romanzo di successo L’interpretatore di sogni, edito da Mondadori e già tradotto in più lingue.

Sulle note di Enrico Fink e la scena di Marco Rossi prende forma un mosaico di personaggi che, narrando i propri sogni, resi immagini da Walter Sardonini e illuminati da Alfredo Piras, compongono una sinfonia di possibili interpretazioni, in cui il pubblico si riconosce e ritrova.

A febbraio, altri due allestimenti prodotti da ERT nell’ambito del progetto Come devi immaginarmi: dal 13 al 18 il Ridotto dello Storchi ospita Orgia con Federica Rosellini e Gabriele Portoghese. I due talentuosi attori portano in scena un’originale lettura dell’opera in versi, in una dimensione di sperimentazione, piacere e curiosità nei confronti di questo testo, messo in scena per la prima volta nel 1968 a Torino, l’unica delle tragedie con la regia di Pasolini.

Al Teatro Storchi, invece, il 17 e il 18 febbraio va in scena Calderòn (una produzione ERT e LAC Lugano Arte e Cultura) con la regia di Fabio Condemi, Premio Ubu 2021. L’artista si confronta con l’opera labirintica di Pasolini, ispirata al capolavoro dell’autore secentesco Pedro Calderòn de la Barca, La vita è sogno. Ma il contesto è radicalmente diverso: siamo nella Spagna franchista degli anni ‘60, tra tumulti rivoluzionari e logiche di potere che sembrano non lasciare altro spazio di libertà che nel sogno o nella pittura di Diego Velázquez. Una riflessione sul nostro essere nella storia. Lo spettacolo è realizzato all’interno del Progetto internazionale “Prospero Extended Theatre”, grazie al supporto del programma “Europa Creativa” dell’Unione Europea e sarà in tournée al Teatros del Canal di Madrid il 24 e 25 febbraio, al Teatro São Luiz di Lisbona l’1 e il 2 marzo.

Filippo Timi è in scena il 22 e il 23 febbraio con Scopate sentimentali – esercizi di sparizione, uno spettacolo ispirato allo spirito e allo stile di Pasolini, la cui idea è nata a partire da una chiamata del cantautore Vasco Brondi in qualità di direttore artistico della rassegna “Una disperata vitalità - Conversazioni con Pier Paolo Pasolini” tenutasi a Mantova nel maggio 2022. La pièce è composta dai testi originali scritti e interpretati da Timi, che è accompagnato in scena dai musicisti Rodrigo D’Erasmo (compositore, arrangiatore e polistrumentista) e Mario Conte (sperimentatore di musica elettronica).

Alcide De Gasperi, antifascista e imprigionato per due anni a Regina Coeli, si è caricato di tutto il peso della storia fascista italiana per poterla traghettare verso altre possibilità e per poterla riscattare. Lo spettacolo De Gasperi: l’Europa brucia (dal 29 febbraio al 3 marzo) di Angela Demattè, con protagonista Paolo Pierobon – attore nel ruolo del Pontefice Pio IX nell’ultimo lavoro cinematografico di Marco Bellocchio, Rapito, in concorso per la Palma d’Oro 2023 – diretto da Carmelo Rifici, approfondisce questo frammento di storia italiana nella prospettiva della vita dell’uomo/statista in rapporto con i suoi collaboratori e con la sua vita intima. Statura e complessità, luci e ombre di un uomo d’altri tempi che aderisce totalmente al suo compito politico tanto da non vedere più i confini tra sé e la nazione, tanto da caricarsene il peso, diventandone poi, inevitabilmente, artefice e vittima.

Il 15 e il 16 marzo è la volta di Cuore di burattino: l’attrice Lella Costa e il regista Gabriele Vacis affrontano insieme il grande classico di Carlo Collodi, Le Avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, che quest’anno compie 140 anni. Con il loro consueto stile, analizzano, scompongono e ricompongono la storia per cercare i temi profondi che la rendono universale e paradigmatica, offrendoci così numerose chiavi di lettura del nostro quotidiano, a partire dalle bugie, che oggi chiamiamo fake news, fino a tutte le sfumature della menzogna.

Il 28 e 29 marzo Neri Marcorè fa rivivere sul palcoscenico dello Storchi La buona novella, l’album di Fabrizio De André pubblicato nel 1970. Dopo il successo di Quello che non ho, Marcorè e il drammaturgo e regista Giorgio Gallione rinnovano il loro sodalizio artistico nel nome del grande cantautore genovese: non solo un concerto ma uno spettacolo originale, cantato e recitato da una compagnia di attori, cantanti e musicisti che si immergono nell’opera di De André come in un ricchissimo patrimonio.

Dopo essersi confrontato negli anni con la tragedia classica, con Fedra di Jean Racine, Federico Tiezzi torna al mito greco dirigendo sul palco Elena Ghiaurov. Il testo, scritto nel 1677 a partire da Ippolito di Euripide e Fedra di Seneca, è un dramma borghese, quasi un Ibsen ante-litteram imbevuto di giansenismo e filosofia morale. Una coproduzione ERT con ATP Teatri di Pistoia – Centro di Produzione Teatrale, Compagnia Lombardi-Tiezzi, atteso dal 18 al 21 aprile dopo il debutto in prima assoluta al Teatro Bonci di Cesena.

Con i suoi potenti temi universali, Il mercante di Venezia di William Shakespeare pone al pubblico di oggi questioni ancora necessarie: scontri etici, rapporti sociali e interreligiosi mai pacificati, l’amore, l’odio, il valore dell’amicizia e della lealtà, l’avidità e il ruolo del denaro. È un testo fondamentale che il regista Paolo Valerio ripropone dal 2 al 5 maggio, dirigendo un cast d’attori capeggiato da Franco Branciaroli, nel ruolo di Shylock, figura sfaccettata, misteriosa, crudele nella sua sete di vendetta, ma che spiazza gli spettatori suscitando anche la loro compassione.

Giacomo. Un intervento d’arte drammatica in ambito politico è il progetto di Elena Cotugno e Gianpiero Borgia su Giacomo Matteotti in scena al Teatro Storchi il 19 e il 20 marzo. L’allestimento confronta due dei suoi interventi in Parlamento: quello del 31 gennaio 1921, in cui denuncia le connivenze fra le forze politiche borghesi e le squadre fasciste, e quello del 30 maggio 1924, l’ultima seduta a cui il deputato partecipa prima di essere assassinato e in cui contesta i risultati delle elezioni dell’aprile di quell’anno. Un lavoro che, attraverso le parole di Matteotti nella loro crudezza e verità, invita a riflettere sul senso della militanza politica, i diritti di cittadinanza, la possibilità di opporsi alla violenza fascista e il ruolo del teatro nella società.

Informazioni

Largo Garibaldi 15 - Modena, tel. 059 2136021 | biglietteria@emiliaromagnateatro.com

Biglietteria: dal martedì al sabato ore 10.00 – 14.00; martedì e sabato anche ore 16.30-19.00

Vendita online: modena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.it

Prelazioni abbonamenti: dal 6 al 14 settembre riservate agli abbonati a posto fisso Stagione 22/23, ai possessori delle Card Stagione 22/23 e della Card Anteprima Stagione 23/24.

Nuovi abbonamenti: dal 15 settembre, Vendita biglietti singoli: dal 22 settembre

Abbonamenti: Card 6 e 8 ingressi; Card UniMore; Card Scuola.

Novità: Carnet Open: 20 tagliandi per il Teatro Storchi, il Nuovo Teatro delle Passioni e il Ridotto del Teatro Storchi; Card Under 29: 10 ingressi riservata agli Under 29 e può essere utilizzata da soli o in gruppo per uno o più spettacoli. Nella CARD è possibile inserire gli spettacoli di tutti i teatri ERT.

Orario spettacoli

Teatro Storchi. da martedì a venerdì ore 20.30, sabato ore 19.00, domenica ore 16.00

Ridotto del Teatro Storchi, da martedì a venerdì ore 19.00, sabato ore 21.30, domenica ore 19.00

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