rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cultura

Torna a Modena “L’Italia di Domani”, il festival promosso dal quotidiano Domani

Da sabato 1 aprile, nella chiesa di San Carlo, la manifestazione “Tempi radicali”. Due giorni di incontri e dibattiti con ministri, leader di partito, intellettuali

“Tempi radicali” è il titolo di “L’Italia di Domani”, il festival promosso dal quotidiano Domani che torna a Modena, nella chiesa di San Carlo, sabato 1 e domenica 2 aprile, per due giorni di incontri e dibattiti con ministri, leader di partito, intellettuali, rappresentanti delle istituzioni, italiane ed europee, e della Chiesa. Obiettivo della manifestazione è provare a immaginare e costruire l’Italia di domani dialogando con la politica di oggi.

Dopo l’edizione che si è svolta a giugno dello scorso anno, la seconda volta a Modena di “L’Italia di Domani” è stata presentata questa mattina, venerdì 24 marzo, a Palazzo Comunale con una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, il direttore di Domani Stefano Feltri insieme al vice caporedattore e curatore del Festival Nicola Imberti e a Beppe Cottafavi, responsabile sezione Idee di Domani. Alla presentazione è intervenuto anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli che ha sottolineato il livello molto alto degli appuntamenti programmati nel festival, “un’opportunità per riflettere sui tempi che stiamo vivendo e non tornare nel passato, e uno stimolo al dibattito per individuare nuove strade di progresso per la società”.

“Il ritorno a Modena del Festival di Domani – ha commentato l’assessore Bortolamasi – era uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati lo scorso anno e siamo, dunque, molto soddisfatti di ospitare questo nuova edizione che conferma Modena come città dei festival, in grado di attrarre manifestazioni culturali di grande qualità. Con l’evento ‘L’Italia di Domani’ apriamo la stagione dei festival che accompagnerà la città fino al prossimo autunno”.

Presentando il tema del festival modenese, il direttore Stefano Feltri ha affermato che “quelli che ci aspettano saranno inevitabilmente ‘tempi radicali’, non tanto perché legati al solito scontro tra opposte fazioni che ha caratterizzato il dibattito pubblico italiano negli ultimi quarant’anni, ma perché ‘radicali’ devono essere le risposte ai bisogni dei cittadini per evitare di perdere ulteriore tempo. E su questo ci confronteremo durante i due giorni di Modena”.

Tra gli ospiti, in dialogo con il direttore e i giornalisti di Domani, ci saranno il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, la vicepresidente del parlamento Ue Pina Picierno, il presidente della regione Puglia Michele Emiliano, gli scrittori Walter Siti e Pietrangelo Buttafuoco, i politologi Nadia Urbinati, Salvatore Vassallo, Sofia Ventura, la filosofa Giorgia Serughetti. L’appuntamento conclusivo del Festival sarà domenica 2 aprile, alle 19, con un’intervista al cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana. Il programma completo del Festival si trova online (https://editorialedomani.it/modena-2023).

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Torna a Modena “L’Italia di Domani”, il festival promosso dal quotidiano Domani

ModenaToday è in caricamento