Via Vandelli nel cuore | Il versante toscano
Alla scoperta di una strada storica, che oggi è frequentata da migliaia di escursionisti ogni anno e che concorre per diventare un "Luogo del cuore" del Fondo per l'Ambiente Italiano
Nel Settecento chi percorreva a piedi o con animali da soma o in carrozza la via Vandelli non poteva bearsi degli incantevoli paesaggi, ammirare nuclei rurali ed emergenze naturalistiche e geologiche, ma doveva stare sempre all’erta. In inverno certe salite erano assai ardue poiché con il fango, la neve e il ghiaccio gli zoccoli dei cavalli erano impossibilitati a mordere il terreno e le ruote affondavano mentre con una stagione più propizia il rischio era comunque rappresentato dalle buche, o dagli ostacoli posti appositamente dai ladri, pronti anche ad approfittare delle soste per compiere sabotaggi ed appropriarsi del contenuto di bauli e valigie di cuoio con i coperchi fermati da cinghie.
La Via Vandelli oggi svalica in Toscana in un luogo sicuro, presso l’ospitale di San Pellegrino in Alpe (in foto). Questo è un ricovero antichissimo, posto presso un valico che da sempre è utilizzato dalle popolazioni per spostarsi tra la Garfagnana e la pianura Emiliana. Oltre a essere il paese più alto di tutto l’Appennino, a 1525m di quota, è anche un paese da sempre diviso in due: nel Settecento la Repubblica di Lucca vantava il possesso di alcuni edifici posti interamente in territorio Estense, mentre oggi pur trovandoci già in Toscana, una porzione dell’abitato è in provincia di Modena e passeggiando troverete diverse pietre di confine.
Uno dei luoghi più carichi di fascino dell’intero cammino della Via Vandelli è il passaggio sopra la diga di Vagli. L’invaso artificiale creato bloccando il corso del torrente Edron, fa parte da pià di mezzo secolo di una centrale idoelettrica. Ma sul fondo del lago si nasconde un paese fantasma: Fabbriche di Careggine. Un paese di fabbri, molto ricco nel XVIII secolo proprio grazie al passaggio della Via Vandelli ma che è stato sommerso sotto le acque del lago. Il paese da allora è riemerso solo tre volte, richiamando sempre numerosissimi turisti, curiosi di passeggiare per le vie di un borgo subacqueo.
Il tratto più spettacolare e meglio conservato della Via Vandelli è quello in mezzo alle Alpi Apuane, in particolare i 6 chilometri di tornanti di pietra costruiti da Domenico Vandelli tra il passo della Tambura e Resceto. Qui lo sforzo ingegneristico è stato immane, con l’utilizzo anche di cariche di dinamite per spianare i passaggi più ostici, ma rimane una vera meraviglia per gli occhi e l’intelletto anche oggi, anche se i 1000m di dislivello mettono a dura prova i viandanti. La fatica nel Settecento era incrementata dal rischi di incappare in un gruppo dei briganti, numerosissimi nel tratto Apuano, tant’è che ancora oggi si trova una lapide che identifica un luogo chiamato “Le Teste” dove venivano appese a mo' di monito le teste mozzate dei briganti catturati dalle guardie ducali. Questa impressionante salita è stata protagonista anche durante la seconda guerra mondiale, quando le donne e i ragazzi massesi le percorevvano con povere scarpe o a piedi nudi, carichi del sale essicato sulla riva del mar Tirreno, per portarlo in Garfagnana o fino in Emilia, in modo da scambiarlo con castagne o grano.
Oggi i viandanti percorrono la Via Vandelli seguendo la “Guida alla Via Vandelli” edito da Terre di mezzo. Se volete scoprire le storie di questi viandanti, seguite il gruppo Facebook “i viandanti della Via Vandelli” e www.viavandelli.com
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In occasione dell'avvio dell’undicesimo censimento “I luoghi del cuore”, campagna nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare, promossa dal Fai in collaborazione con Intesa Sanpaolo, la delegazione Fai di Modena sostiene la candidatura della via Vandelli, promossa dal comitato “amici della via Vandelli”. Dopo il censimento il Fai sostiene una selezione di progetti promossi dai territori a favore dei luoghi che hanno raggiunto una soglia minima di 2.500 voti e per sostenere online la candidatura della Via Vandelli come luogo del Cuore, è sufficiente andare sul sito www.iluoghidelcuore.it, digitare “Via Vandelli” e votare.