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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura Carpi / Fossoli

Da Fossoli a Mauthausen, riparte il viaggio della memoria

Al via gli incontri di formazione per gli insegnati e i 500 studenti in preparazione alla trasferta che li vedrà protagonisti a marzo, nel solco delle attività portate avanti da anni per il Giorno della Memoria

Sono iniziati lunedì 6 febbraio gli incontri di formazione per studenti e insegnanti in preparazione del progetto Storia in viaggio. Da Fossoli a Mauthausen (2017) in programma dal 10 al 14 marzo. Anche quest’anno la Fondazione Fossoli sarà infatti impegnati nella formazione e nella trasmissione della memoria coinvolgendo quasi 500 studenti provenienti da numerosi Istituti della Provincia di Modena. 

«Abbiamo deciso per il Viaggio di quest’anno - spiega la direttrice della Fondazione Fossoli Marzia Luppi - di allargare la conoscenza del complesso sistema concentrazionario che il nazismo aveva creato, offrendo un itinerario di visita a più luoghi di memoria che raccontassero storie e che mantenesse un legame forte con la storia del Campo di Fossoli. Per questo abbiamo deciso di spostare l’asse dell’attenzione all’origine del sistema concentrazionario partendo dal Campo di Dachau, poi raggiungendo il Campo di Mauthausen e ai sottocampi di Gusen e Ebensee, che sono stati i principali luoghi di deportazione degli oppositori politici italiani (oltre 8.000) e degli internati del Campo di Fossoli (oltre 2500). Il progetto prevede inoltre la visita Campo di Gries (Bolzano) E Castello di Hartheim, luogo simbolo dell’Aktion T4, il programma nazista di eutanasia».

Ieri, martedì 7 febbraio si è infatti tenuto all’Auditorium Loria di Carpi il convegno di studi Alle radici del sistema concentrazionario nazista primo incontro di formazione per tutti i docenti che prenderanno parte a Storia in viaggio: l’obiettivo è quello di fornire loro le basi per essere autonomi nel lavoro didattico con gli studenti rispetto ai temi del progetto. Il convegno sarà incentrato sulle questioni legate alla deportazione con particolare attenzione a quella politica. La formazione per gli studenti, invece, prevede una giornata al Campo di Fossoli per la visita guidata approfondita al luogo e alla sua storia e un incontro di approfondimento con gli storici Elisabetta Ruffini, Costantino di Sante e Carlo Saletti sull’ideologia e la violenza nazista. Il progetto prevede infine la possibilità per gli studenti di partecipare a laboratori specifici durante il viaggio in modo che il loro coinvolgimento sia personale e la riflessione pur partendo dal passato si proietti sul loro presente per meglio comprenderlo. Conoscenza, esperienza diretta e fare sono gli assi pedagogici che Storia in viaggio conferma pur modificando la meta e il mezzo del viaggio.

«Quello di aprirsi a realtà storiche e culturali diversificate tramite incontri e laboratori – conclude Marzia Luppi – è un metodo educativo che aiuta gli studenti non solo a rendersi conto della complessità della storia, del fenomeno della deportazione e delle sue molteplici diramazioni e sfumature, ma che vuole raggiungere l’obiettivo di far comprendere il passato per affrontare con maggiore consapevolezza il presente».

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