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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura

Vivere Appennino | Viaggio tra i castelli e le rocche dell'Appennino modenese

Il nostro Appennino è ricco di storie e leggende legate ai suoi castelli e alle sue rocche, nelle quali è possibile rivivere la quotidianità del modenese del medioevo

Rocca di Montecreto

Il castello o meglio “rocca di Montecreto” è una fortificazione medievale che si sviluppa attornoa l mastio centrale, ovvero la parte più antica diq uesto aggregato urbano. Vari sono i luoghi interessanti da visitare, per rivivere appieno la quotidianità dell'uomo medioevale, a partire dal Podium della rocca, ovvero il primo nucleo, che vede oltre alla rocca in sè, anche la chiesa di San Giovanni Battista, che tuttavia presenta uno stile seicentesco, conseguenza del rinnovamento avvenuto nei secoli successivi alla sua prima edificazione. Dal mastio si procede agli altri avamposti del castello, tra cui spiccano le torri circostanti, edificate secondo un progetto che seguiva l'antico sistema dell'avvistamento incrociato dei nemici. 

Castello di Pompeano

Si tratta di un piccolo borgo poco distante da Gombola, che riproduce al meglio le strutture medioevali, infatti giungendo nella piazza principale del paesello si nota da subito la semplicità degli edifici. Da lì si procede lungo la via principale in direzione del castello dalle mura merlate e una torre dell'orologio che serviva come avamposto per osservare l'eventuale arrivo dei niemici. All’interno del perimetro fortificato, al quale si accede attraverso un portale ad arco acuto, si distingue il palazzo feudatario, la cui sala di rappresentanza è decorata con volute e stemmi dei Cesis di Gombola e dei Cesis di Roma. L’edificio, caratterizzato da due ordini sovrapposti di sobrie finestre trilitiche di probabile fattura duecentesca e da un discutibile portichetto in stile neogotico risalente al secolo XIX, fronteggia la Chiesa di San Geminiano al Sasso, fino agli odierni restauri lasciata purtroppo in stato di semiabbandono.

Rocca di Montefiorino

Da un vertiginoso sperone roccioso la fortezza domina le valli dei torrenti Dolo e Dragone, la rocca sorse probabilmente su una postazione dei Liguri e poi dei Romani. Diventò però mastio nel 1170 con Bernardo Montecuccoli, un feudatario dell'Abate di Frassinoro, e dal 1426 diventò una delle fortezze degli Este per la difesa dei confini meridionali del ducato. Il visitatore rimane stupito già da subito avvicinandosi alla poderosa porta Reale, da lì la statua dell'Arcangelo Gabriele gli darà il saluto, prima di entrare in un quadrilatero di mura che circonda un cortile composto da tre lati di porticati aperti e logge. 

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