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Vivere Appennino | Le incredibili piante carnivore del Lago Pratignano

L'Appennino è un luogo ricco di panorami, itinerari ed esperienze da non perdere, tra queste vi è la possibilità di vedere le incredibili piante grasse. Il luogo in cui crescono e prosperano è il Lago Pratignano

In questo viaggio tra le attività e le meraviglie dell'Appennino modenese una tappa obbligatoria è presso uno dei laghi più belli d'Italia, ovvero il Lago Pratignano detto anche di Pratignana. E' uno dei luoghi più incredibili dell'Appennino perchè, essendo una delle più importanti zone umide della provincia di Modena, conserva uno degli habitat più incredibili dal punto di vista della flora. Basti pensare che qui troviamo specie di vegetali che sarebbe difficile individuare in altre zone, in particolare di piante come la Hottonia palustris, la salcerella erba portula (Peplis portula), la cui presenza è stata solo recentemente confermata, ed insieme a queste anche la pianta carnivora Drosera rotundifolia, come documentato da lavideimonti.com.

LE BELLEZZE DEL LAGO PRATIGNANO. Situato a soli 1307 metri, il Lago Pratignano si trova a due ore di tempo dalla località Ospitale, e si tratta di un percorso facile, il cui esito non può che essere positivo. Se tutti i posti fossero come questo, Josh Riedel e il suo team non avrebbero mai avuto fortuna con i filtri di Instagram. Infatti, il colore azzurro dell'acqua limpida e il verde scuro della foresta creano un contrasto perfetto in un'armoniosa e verde vallata perfetta per un pic-nic domenicale o per l'ambientazione di una fiaba popolare. 

LE PIANTE CARNIVORE. La più interessante è la Drosera rotundifolia, sia perché molto piccole e rara, sia perché la sua capacità di catturare gli insetti di cui si ciba è incredibile. Infatti, pensate che le foglie, nella pagina superiore, sono munite di numerosi peli glandolosi che fungono da tentacoli, infatti secernono all'estremità una sostanza vischiosa che impedisce alle prede di scappare via e contente il succeo digerente di cui hanno bisogno per concludere l'operazione. Quindi l'insetto rimane imprigionato dai tentatoli circostanti, che piegandosi attorno a lui lo ingabbiano, e alla fine sarà digerito. 

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