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Vivere Modenese | "Maitinate", come fare la Serenata alla modenese

Noi diremmo che è una serenata, ma cambia il cantante e il destinatario. Ecco lo scherzo più divertente che si faceva a Modena nel Cinquecento

Non so per quale motivo, ma quando si pensa alla "serenata", ovvero quando un uomo cerca di esprimere l'amore per una donna attraverso un canto spesso stonato e un timido gruppo musicale piazzato sotto casa di questa, subito il collegamento è con il sud Italia. Infatti, qui a Modena questa tradizione esiste da secoli, ma noi la chiamiamo "Maitinate". Si tratta di una tradizione che esiste almeno dal Cinquecento a Modena ed è continuata a svolgersi per secoli, ma è ben distante da quello che i film ci hanno raccontato di questo momento musicale spesso così imbarazzante. In questo caso l'imbarazzo era dello sposo.

Infatti, questa tradizione prevedeva che quando un uomo vedovo si sposava in seconde nozze, tutti seguivano questo novello sposo con trombe, tegami, pentole e pentoloni per fargli una serenata. Se fossimo vissuti all'epoca avremmo visto questi bambini che formavano una sorta di banda, e la gente della città che li seguiva, fino alle ore piccole in un clamore d'inferno. Il punto è che questa serenata era fatta da questi ragazzi allo sposo e non dallo sposo alla sposa, e tale situazione lo metteva in ridicolo.

Perciò, l'uomo in questione, consapevole di quanto sarebbe accaduto, chiamava in disparte i capo-rioni e li pagava per evitare quell'imbarazzante momento. Questi allora accettavano i soldi e giuravano mettendosi una mano sul petto, promettendo che nessuno avrebbe interrogtto le second nozze, anche perché in una Modena del Cinquecento gli argomenti da discutere erano pochi e lo stesso tema sarebbe continuato a circolare tra le rezdore per molto tempo.

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