La Compagnia della Fortezza porta allo Storchi l'opera segreta di Shakespeare
In occasione dei quattrocento anni dalla morte di William Shakespeare, il Teatro Storchi di Modena ospita sabato 22 (ore 20) e domenica 23 aprile (ore 15.30) "Dopo la tempesta. L'opera segreta di Shakespeare". Armando Punzo, regista, direttore artistico e fondatore della Compagnia della Fortezza formata da detenuti-attori, dà vita a uno spettacolo che si confronta con l'opera e l'eredità filosofica di Shakespeare, alla ricerca del grande testo segreto, il mistero che si nasconde nello spazio vuoto tra le parole, negli indugi di Macbeth o nei dubbi di Amleto. In quasi trent'anni di spettacoli, Punzo si è confrontato ciclicamente con il Bardo come se il più grande drammaturgo di sempre, proprio in quanto genio assoluto e insuperato - inventore dell'uomo, incarnazione indiscussa del canone occidentale, poeta nostro contemporaneo - fosse il guardiano della Storia, il depositario dello spirito del suo tempo e di quelli a venire, previsti, prescritti e inesorabilmente immutabili. A Shakespeare, il regista ha imputato di avere descritto e catalogato troppo bene l'essere umano, di aver disegnato senza via di fuga il mondo e le nostre anime: di averci, in altre parole, inventati per sempre.
«Shakespeare ci consegna un'umanità persa nelle sue trame - commenta Punzo - inconsapevole di questa condizione e impossibilitata a trovare una via d'uscita. Se il Bardo è uno tra gli autori più rappresentativi del canone occidentale e ci ha creati per quello che siamo, vale la pena mettere tutto in discussione. Di Shakespeare non mi interessa il soggetto, ma la sua ombra. Dei suoi personaggi e intrighi che copiano la vita e le danno concretezza, mi interessa il non detto, il mancante, l'aspirazione a un'altra esistenza. L'ombra è l'altra faccia della medaglia, è il negato, il personaggio mancato da riscrivere per sottrazione, è il soggetto invisibile. I suoi uomini sono rozzi, ancora totalmente in preda all'essere umano ai suoi primordi. Vogliamo immaginare che Shakespeare nello scrivere tutta la sua opera abbia nascosto un altro testo, un metatesto, che non è visibile agli occhi di chi è attratto dalle sue storie. È un antidoto, un testo antidoto alla superficialità della vita descritta e vissuta dai personaggi. Come degli archeologi, cerchiamo tra le sue parole per far emergere dalla polvere questo nuovo testo. Il suo testo più improbabile e importante. In una foresta di statue morte e potenti, si aggira uno spirito che vuole essere liberato. La voce solitaria di una tromba all'inizio di un concerto è chiara, e limpida la sua melodia. Le nostre voci saranno corrotte, confuse. Saremo di fronte ad uno sconcerto. Lì vige una ferrea coerenza, qui l'incoerenza, l'illogicità, l'impossibile, lo straripamento dagli argini. Come Dèi che guardano dall'alto la follia degli uomini. Il delirio di onnipotenza di Shakespeare. E il mio sogno di impotenza».
Nei giorni di replica di Dopo la tempesta. L'opera segreta di Shakespeare, sabato 22 e domenica 23 aprile, nel Ridotto del Teatro Storchi è visitabile la mostra "In cielo si combatte una guerra civile. Gli Shakespeare di Armando Punzo". Stefano Vaja riunisce in una installazione video le fotografie che documentano tutte le riscritture shakesperiane di Armando Punzo. La mostra, a ingresso libero, è visitabile a partire da un'ora e mezzo prima dell'orario di inizio spettacolo.
BIGLIETTERIA TEATRO STORCHI Ingresso € 25 / 10,50 Largo Garibaldi, 15 - tel. 0592136021 Orari: martedì dalle ore 10 alle 14 e dalle 16.30 alle 19.00; dal mercoledì al venerdì dalle ore 10.00 alle 14.00; sabato dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 16.30 alle 19.00.
BIGLIETTERIA TELEFONICA 059 2136021 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13.