"Fòla, fulèta, filò": un viaggio narrativo tra fiaba e cucito all'ex Ospedale Sant'Agostino
Marco Bertarini si definisce ‘un contastorie che racconta’ e che, nelle sue storie, ‘lascia l’impronta’: domenica 27 gennaio, alle ore 16, sarà ospite di AGO Modena Fabbriche Culturali, per dare vita ad una narrazione dal titolo "Fòla, fulèta, filò" ispirata proprio al nome di questo luogo, recentemente riaperto e restituito alla cittadinanza.
AGO non è soltanto il diminutivo di Agostino, nome del grande santo che ha attraversato l'inquietudine del cuore umano e che ha dato nome al luogo familiare ai modenesi che qui hanno trovato cura, nascita, assistenza. AGO richiama anche, in modo figurato, quel che cuce il passato con il presente e con il futuro. L’ago ed il filo, poi, sono elementi che ricorrono spesso nei miti e nelle fiabe: dalla fiaba dei fratelli Grimm “Rumpelstiltskin", da noi conosciuta come “Tremotino”, al mito di Teseo e Arianna, da “Il fuso, la spola e l'ago", anch'essa dei Grimm, a “L'ago da rammendo" di Andersen. Ed è proprio da questi racconti che partirà Marco Bertarini per costruire la sua narrazione e coinvolgere il pubblico. Nel corso dell’incontro, tra una fiaba e l’altra, i partecipanti saranno condotti a suon di musica dall’ex ospedale Sant’Agostino al Palazzo dei Musei: qui, all'interno dei Musei Civici, alcune esperte ricamatrici mostreranno loro i segreti di un’arte antichissima e paziente.
L'evento si rivolge a bambini di 4-10 anni, per un massimo di 40 posti. Anche i genitori possono partecipare. Sarà replicato, nella stessa forma e con gli stessi contenuti, domenica 10 febbraio, sempre alle 16. L'ingresso è libero, ma per partecipare occorre prenotare online compilando il form predisposto sulla pagina web.
Si segnala che l'attività prevede lo spostamento dall'ex Ospedale Sant'Agostino (punto di partenza) ai Musei Civici, presso il Palazzo dei Musei (punto di arrivo). Qualora i bambini non siano accompagnati da un adulto, il personale della Fondazione si preoccuperà del trasferimento.