“Homo Ridens” di Sotterraneo, un'indagine sull'attitudine alla risata e i suoi meccanismi tragicomici
Venerdì 6 dicembre al Teatro dei Segni di Modena (Via S. G. Bosco 150) va in scena “Homo Ridens”, spettacolo del collettivo Sotterraneo con Daniele Bonaiuti, Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Filippo Paolasini; scrittura Daniele Villa; consulenza costumi Laura Dondoli, Sofia Vannini; produzione
Lo spettacolo è inserito nell'ambito di Progetto Sotterraneo, una retrospettiva promossa da Agorà Liberty Associazione e Ater Circuito Regionale dell’Emilia Romagna/Teatro Comunale Laura Betti, in collaborazione con ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione, Ateliersi, Trasparenze Stagion
Homo ridens è una performance pensata come esperimento su campione, un test sul pubblico-cavia chiamato a reagire a determinati stimoli che attengono al riso e ai suoi meccanismi. Il progetto rivede e aggiorna i risultati delle proprie ricerche in ogni città e di conseguenza ne prende il nome. L’intento è quello d’indagare l’attitudine umana alla risata, misurandone i limiti e la complessità.
Nel riso rinunciamo alla funzione vitale del respiro, nel riso è la parte aggressiva di noi che ci fa digrignare i denti, nel riso è l’intrattenimento del potere ma anche la rivolta popolare. Sappiamo che la coscienza di sé permette all’uomo di vedersi dall’esterno. Sappiamo che la coscienza di sé rende l’uomo consapevole della morte. Ma cosa c’è da ridere?
BIO - Sotterraneo – compagnia Premio Ubu 2018 con il suo Overload - si forma a Firenze nel 2005 come gruppo di ricerca teatrale composto da un nucleo autoriale fisso cui si affianca un cluster di collaboratori che variano a seconda dei progetti. Ogni lavoro del gruppo è una sonda lanciata a indagare le possibilità linguistiche del teatro, luogo a un tempo fisico e intellettuale, antico e irrimediabilmente contemporaneo. Con opere trasversali e stratificate nella ricerca su forme e contenuti, Sotterraneo si muove attraverso i formati – dallo spettacolo frontale al site-specific passando per la performance – focalizzando le contraddizioni e i coni d’ombra del presente, secondo un approccio avant-pop che cerca di cantare il nostro tempo rimanendo in equilibrio fra l’immaginario collettivo e il pensiero più anti-convenzionale, considerando la scena un luogo di cittadinanza e gesti quotidiani di cultura che allenano la coscienza critica del pubblico, destinatario e centro di senso di ogni nostro progetto.
Lo spettacolo sarà seguito da un incontro con gli spettatori e un approfondimento a cura della Konsulta (progetto di formazione del pubblico under 30 coordinato dal Teatro dei Venti).
La rassegna Trasparenze Stagione
Info e prenotazioni
345 6018277 - biglietteria@
Per seguire tutta la Stagione è possibile acquistare l'abbonamento consultando il sito www.trasparenzefestival.
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