"Il monito della ninfea", Michele Nardelli presenta il suo nuovo libro al parco Amendola
Mercoledì 29 luglio alle ore 21.30 presso il bar Loving Amendola del parco Amendola, Michele Nardelli presenterà "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite" (Bertelli Editori, 2020), scritto insieme a Diego Cason, con la prefazione di Gianfranco Bettin. La presentazione è promossa dal Circolo della Ciambella, Legambiente Modena e Slow Food Modena.
«Tornare sui propri passi. Boschi ridotti a una massa inestricabile di tronchi e rami, caduti spesso in luoghi inaccessibili. Comunità già fragili nelle quali emergono sentimenti di impotenza e vulnerabilità. La tempesta Vaia, l’evento di maggiore impatto sugli ecosistemi forestali mai avvenuto in Italia, è come “Il monito della ninfea” – titolo del bel libro di Diego Cason e Michele Nardelli – che rischia di non essere capito, perché i valori soglia hanno questo difetto: il giorno prima di una catastrofe il pericolo non viene percepito, il giorno successivo è già tardi. Vale per la tempesta Vaia o per gli eventi estremi che ormai sono diventati normalità. E noi, forti della nostra signoria sulla natura, a rincorrere gli avvenimenti che a quel punto diventano emergenze.»
«E’ un libro avvincente, che passa dalla descrizione ragionata dei giorni precedenti e successivi alla tempesta, al dialogo con alcuni dei protagonisti stretti tra dolore e silenzio, fino a ripercorrere – passo dopo passo – i confini planetari che andiamo superando.
Gli autori non cercano colpevoli, perché sarebbe superfluo come guardarsi allo specchio, ma le ragioni. Innanzitutto, la perdita di un rapporto spirituale con il bosco e la montagna, oggi guardate con gli occhi del turista inconsapevole, come se fossero merci.
Siamo convinti che l’economia possa fare a meno della natura, violandone le leggi che la regolano, ma è convinzione irresponsabile e irrealistica. E’ un paradigma che nessuno sembra voler abbandonare e che non prevede concetti chiave quali entropia, irreversibilità, cultura del limite, incertezza, complessità. Le ragioni per cambiare paradigma sono tutte in questo libro prezioso».