Cure palliative e fine vita, due incontri con Diocesi e Ausl
La cura dei malati terminali, la medicina palliativa, il supporto dei volontari in collaborazione con le istituzioni: questi i temi al centro di due incontri, venerdì 11 e venerdì 18 dicembre, organizzati dal Centro diocesano di Pastorale della Salute. L'appuntamento, per entrambe le serate, è alle ore 21 al Centro Famiglia di Nazareth di Via Formigina, a Modena.
Al primo incontro parteciperà il vescovo don Erio Castellucci. Accanto a lui il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, e il direttore dell’Azienda USL, Massimo Annicchiarico. Seguiranno gli interventi di don Gabriele Semprebon, "La medicina palliativa come alternativa all’accanimento terapeutico e all’eutanasia", e del dott. Paolo Vacondio: "La vita nel fine vita".
Nel secondo incobntro, il 18 dicembre, Anna Maria Marzi porterà l'esperienza dell'Hospice Madonna dell'Uliveto di Albinea di Reggio Emilia; i casi di pazienti curati in prima persona saranno portati da medici di famiglia e dell'ospedale, infermieri e psicologi: Marco Bertolotti, Alessandro Guerzoni,Silvia Rosa, Luca Sarti, Cinzia Sgarbi, Giuliano Venturelli.
Le cure palliative prendono come noto il nome dal “pallium”, il mantello che avvolge e riscalda: esse significano presa in carico amorevole e competente della persona malata quando è nella fase terminale della malattia e della vita.
In Italia sono regolate da una legge, da quasi 5 anni, "forse la migliore legge europea - scrive il dott. Paolo Vacondio, pioniere dell'esperienza nella nostra città - sulle cure palliative: Legge 38 del marzo 2010, ma il “Brand” cure palliative non ha ancora sfondato . Le persone non le conoscono. Quasi tutti continuano a catalogare l'aggettivo palliativo tra quelli negativi . Palliativo è ciò che vale poco, ciò che si utilizza quando proprio non posso fare nulla di meglio".