"La rivoluzione russa": la Professoressa Antonella Salomoni ospite alla Fondazione San Carlo
Venerdì 26 marzo proseguono le lezioni del ciclo dedicato al tema Piazze. Politica e società nella storia delle civilizzazioni, ideato dal Centro Culturale della Fondazione Collegio San Carlo di Modena.
L’incontro, dal titolo "La Rivoluzione russa tra libertà e uguaglianza", sarà tenuto da Antonella Salomoni, professoressa di Storia contemporanea presso l’Università della Calabria. Salomoni dirige la rivista «Il Mestiere di Storico» della Società italiana per lo studio della storia contemporanea e fa parte del comitato di direzione di «Memoria e Ricerca». Nei suoi studi ha approfondito questioni di storia politica, economica, sociale e religiosa relative alla Russia zarista e sovietica. Si è occupata inoltre dei percorsi del pacifismo europeo, nonché dei temi della violenza politica e della conflittualità sociale. Tra le sue pubblicazioni: Le ceneri di Babij Jar. L’eccidio degli ebrei di Kiev (Bologna 2019).
"La Rivoluzione russa cominciò in modo spontaneo alla fine di febbraio del 1917, in concomitanza con la giornata internazionale della donna (nel nostro calendario la data corrispondeva all’8 marzo). La ricorrenza era stata sospesa in tutti i paesi belligeranti. A Pietrogrado fu invece celebrata, in accordo con i desideri della popolazione, per chiedere la fine della guerra. La manifestazione era stata vietata dalle autorità di polizia, ma quando il corteo delle donne, affiancate da migliaia di lavoratori, venne formato e cominciò a sfilare non fu represso con determinazione. Quel giorno - spiega Antonella Salomoni - gli operai in sciopero erano novantamila; il 24 erano duecentomila; il 25, quando l’abbandono del posto di lavoro fu quasi generale, si unì ai manifestanti una sterminata folla che non credeva all’impegno preso dal governo di provvedere al rifornimento dei beni di consumo; il 26, iniziati gli scontri con i dimostranti in marcia verso obiettivi sensibili del centro, gli ufficiali cominciarono a sparare perché i soldati messi in postazione si erano rifiutati di farlo. Di fronte alle decine e decine di vittime dei fucilieri, la disciplina delle truppe fatte affluire dalle guarnigioni però si allentò e iniziò la fraternizzazione tra i soldati e la popolazione; il 27 fu decretato lo stato di assedio della Capitale, ma gruppi di militari ammutinati, insieme agli operai in sciopero rifornitisi di armi nel corso di un assalto all’Arsenale, entrarono nella fortezza di Pietro e Paolo e liberarono i prigionieri politici. Uno dei reggimenti - prosegue Salomoni - penetrò nel Palazzo d’Inverno e, per mostrare al popolo che la città era presa, vi fece sventolare la bandiera rossa".
La conferenza sarà trasmessa esclusivamente in diretta web su www.fondazionesancarlo.it, sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della Fondazione Collegio San Carlo, con inizio alle ore 17.30. Attraverso i canali di streaming sarà possibile interagire in diretta con la conferenza inviando commenti e domande. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente su www.fondazionesancarlo.it, dove sarà accessibile gratuitamente.