"Libri al mercato" all'Albinelli di Modena
Proseguono gli appuntamenti della rassegna dal titolo Libri al Mercato, qualche chilo di sana lettura insieme a broccoli e pomodori al Mercato Albinelli. Il prossimo si tiene sabato 14 maggio alle ore 17, per conoscere Enrico Solmi che presenta Lettere di Corsa, Damster Edizioni.
Dal 1953 al 1971 il racconto dell'ascesa e della fortuna del marchio italiano, famoso
in tutto il mondo, attraverso gli occhi di uno dei primi meccanici della prestigiosa scuderia: Bruno Solmi. Solmi nasce nel 1927 a Torre Maina di Maranello. Nel primo dopoguerra, dopo qualche mese passato sui monti come partigiano, entra a far parte - giovanissimo - della prima squadra corse Ferrari come cambista. In vent'anni di viaggi a seguito delle corse ha lasciato un enorme patrimonio di lettere, foto, cartoline, appunti e oggetti raccolti, oltre alle memorie dei suoi racconti, che il figlio Enrico ha raccolto in un bellissimo volume, viaggio della memoria nella storia della sua famiglia e per noi lettori viaggio in un periodo incredibilmente affascinante e stimolante della storia italiana e modenese.
Troviamo, non senza commozione, le parole di un uomo lontano dalla propria famiglia, diviso fra passione per la Ferrari e amore per i suoi cari. La nostalgia di un marito e di un padre e l'orgoglio per il suo grande sogno ritornano nelle pagine di Lettere di Corsa per ricordarci com'era la vita in un tempo in cui internet e i cellulari non esistevano e le distanze sembravano incolmabili.
Fra le righe il tempo rallenta e gli spazi si dilatano, mentre Enrico ci restituisce l'immagine di Bruno, suo padre, attraverso le missive e le foto dell'epoca. Enrico Solmi, Lettere di Corsa - Bruno Solmi: l'uomo che girava il mondo in Ferrari, una rispettosa e delicata raccolta delle lettere inviate alla propria famiglia dal padre Bruno durante i lunghi viaggi al seguito della Ferrari.
Molto chiari gli obiettivi di questo padre di famiglia che vive la vita dura delle corse, costellata di viaggi e di routine faticose, a volte esaltanti e a volte deprimenti e le riassume in una frase "Io non giro il mondo per divertirmi, ma bensì per assicurarvi il minimo indispensabile, perché possiate vivere liberi e tranquilli nella nostra casetta". (Bruno Solmi, New York 1968)