Libri. Marcello Veneziani presenta a Modena il suo “Scontenti”
Non tutto è perduto, sostiene l’autore: è possibile coltivare lo scontento e metterlo a frutto, perché «è una fiamma che ci arde dentro, brucia e illumina, ci divora e ci fa vivi. Il mondo regge su chi si accontenta ma cammina sulle gambe degli scontenti».
Di questo e tanto altro si parlerà domenica 29 gennaio, dalle 10.45, quando il noto scrittore Marcello Veneziani in un dialogo col Senatore Michele Barcaiuolo (FdI), presenterà il suo nuovo lavoro: “Scontenti”.
L’evento, gratuito, si terrà a Modena nella SALA ASCOM in Via Piave 125. I posti verranno assegnati fino al raggiungimento della capacità massima per questo motivo è preferibile prenotarsi al numero 388/9045245.
“La scontentezza può essere intima e pubblica”, spiegano i promotori dell’iniziativa, “Quella personale, se non degrada nella rassegnazione, è un farmaco, diversamente un veleno. Tutti siamo pervasi, nel corso della nostra vita, dallo scontento, ma se sapremo coltivarlo, accettarlo, potrà diventare un potente motore per il cambiamento, il miglioramento della nostra condizione di vita. La scontentezza pubblica, al pari di quella intima, ci induce a non accontentarci, non accettare le ingiustizie, i soprusi, le imposizioni, le violenze”.
Questi sono solo alcuni tratti dell’opera di Veneziani, pensatore tra i più interessanti nel panorama culturale italiano, che ci invita a osare e riempire di senso il nostro percorso terreno: perché, parafrasando il titolo di un altro suo libro, “Vivere non basta”. Sarà un’occasione per un viaggio nelle pieghe del nostro essere e nel tempo che viviamo in un Occidente il cui patrono Faust pare aver sostituito, senza successo, le radici greco-romane e la religione cristiana che ne sono a fondamento, nella spasmodica ricerca di un progresso prevalentemente economico, scientifico e commerciale che sta portando l’umanità nel baratro della scontentezza-veleno.