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Carnevale, tutto esaurito in piazza Grande per la famiglia Pavironica

Una piazza stracolma ha accolto il tradizionale sproloquio di giovedì grasso della famiglia Pavironica: Sandrone, Pulonia e Sgorghiguelo hanno intrattenuto migliaia di modenesi con le loro battute sull'attualità modenese

Dolci fritti, palloncini, coriandoli, stelle filanti e, soprattutto, migliaia di modenesi. Questi gli ingredienti che ancora una volta hanno confermato oggi pomeriggio il successo del tradizionale "sproloquio" di giovedì grasso del Sandrone e della famiglia Pavironica che, assieme a decine di maschere provenienti dalle città e dalle province vicine, hanno ufficialmente aperto i festeggiamenti per il carnevale: il meteo ha sorriso ai pavironici regalando un pomeriggio soleggiato e una piazza Grande gremita come non si vedeva da mesi. In ogni caso, il baldo Sgorghiguelo sarebbe stato pronto ad affrontare le intemperie: non per niente, infatti, il giovane rampollo della famiglia Pavironica è giunto in Comune con una pala da neve sottobraccio.

GHIRLANDINA - Entusiasta per l'accoglienza ricevuta, il capofamiglia dei pavironici ha salutato i presenti e, soprattutto, l'amata Ghirlandina: "Cari modenesi - ha esordito il Sandrone in dialetto - Siamo arrivati di corsa qui in piazza Grande perché non vedevamo l'ora di vedere la nostra torre finalmente svestita dal telone della discordia. Zèmian, guardate quanto è bella! Dio la strabenedica! Ci sono voluti talmente tanti quattrini e quattro anno di lavoro che adesso la nostra Ghirlandina fa la 'stimolina'".

CRISI ECONOMICA - Come sempre, lo sproloquio è un momento per fare il punto della situazione: "Come andiamo modenesi? - ha chiesto il Sandrone - Anche quest'anno sono venuto a a Modena per vedere se c'era qualcosa di nuovo e vi dirò che ho visto solo della gran bolletta. Il nostro Sindaco Giorgio viene a lavorare a piedi perché non ha neanche i soldi per montare le gomme da neve alla bicicletta". Non solo Modena, ma anche questioni internazionali con un ardito parallelismo fra il capoluogo geminiano e gli Stati Uniti: "Loro hanno le banche che falliscono - ha osservato il Sandrone - noi le avremo fra poco; loro avevano le Torri Gemelle, adesso le avremo anche noi in fondo a Ciro Menotti, loro hanno un presidente nero dalla nascita, noi un sindaco nero dalla rabbia perché Roma gli ha tagliato i viveri e non sa più come fare per tenere in piedi la baracca".

PARCHEGGI E CANTIERI - I disagi dei cittadini costituiscono un punto forte dell'argomentazione dei Pavironici: "I modenesi sono stanchi di pagare ticket o di parcheggiare a casa di Dio per venire in centro - ha aggiunto il Sandrone -  la settimana scorsa ho incrociato un turista tedesco tutto rosso dalla rabbia che sbraitava 'Io stare da 20 minuti qua spettare parcheggio'. Io gli ho detto 'sta ben calmo mangia strudel che noi zemian aspettiamo di parcheggiare in centro da più di 20 anni'". Modena non solo città di monumenti patrimonio dell'umanità, ma anche di cantieri: "Perché i cantieri tutti in una volta? Finito con la Ghirlandina, adesso abbiamo in cura il Duomo e l'Accademia. Mettiamoci d'accordo a restaurare i nostri capolavori uno alla volta, altirmenti da città di monumenti patrimonio dell'umanità diventiamo la città dei cantieri proprio adesso con la storia che in tv hanno fatto vedere tutti gli angoli più belli di Modena. Come si chiama il film, Pulonia?", "Che dio ci aiuti", "Ecco, perché ne abbiamo proprio bisogno".
 
LAVORI E INQUINAMENTO - Un Sandrone agrodolce osserva come ci siano poche novità in giro, fra i mancati lavori di piazza Mazzini e piazza Matteotti, il nulla di fatto sul museo nella casa di Pavarotti e il silenzio sull'ex Amcm e le Fonderie, emerge solo la buona nuova del Museo Casa Natale Enzo Ferrari: "Per la piscina al parco Ferrari dicono che hanno lasciato perdere perché non ci sono i soldi per riempirla d'acqua - ha detto il Sandrone - A fine 2012, al cimitero di San Cataldo, andranno in funzione i forni crematori: il problema sarà che con due forni crematori e tre impianti per l'incenerimento, su Modena verrà una cappa di inquinamento che i zemian dovranno girare con la mascherina e la bombola di ossigeno dietro la schiena. L'importante è che al giovedì tengano la macchina lontana del centro, capirai, bisogna tenere l'aria pulita".

MODENA CALCIO - Dopo il saluto di Pulonia, Sgorghiguelo, noto tifosissimo gialloblu, ha analizzato il momento no del Modena Calcio: "Nell'anno del centenario, la società ha pensato a tutto comprando libri, calendari, gadget e ha fatto economia su quello che contava di più, i giocatori. Signor presidente, lei che si intende di energie rinnovabili, veda bene di rinnovare nel modena la voglia di vincere, per evitare di tornare a scornarci con i nostri cugini di Reggio in Serie C".

SALUTI - Nel commiato finale, il Sandrone ha invitato i modenesi a tenere botta e non rinunciare mai alla speranza: "Mudnés, come sempre su con la testa e mi raccomando, tenetevi stretti alla pioppa, che è poi quella pioppa alta e secca piantata nell'ombelico di Modena, e si chiama Ghirlandina". Al termine dello sproloquio, la famiglia Pavironica e le altre maschere presenti hanno incontrato i rappresentanti delle istituzioni locali.
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