Modena Sport & Food, nasce la collaborazione tra SportMore e Mercato Albinelli. Tante iniziative in programma
Una città, Modena, dove il cibo rappresenta identità cultura e che ama visceralmente lo sport. L’occasione di un incontro fra queste due anime, dal titolo Modena Sport & Food, è la collaborazione fra SportMore, associazione affiliata AICS che ha come obiettivo la diffusione della cultura e dei valori utilizzando lo sport come linguaggio universale e il Mercato Albinelli, che orgogliosamente vuole raccontare e festeggiare i suoi novant’anni di storia.
Il progetto ha preso forma partendo dal concetto valoriale che la pratica sportiva ha la capacità di fare apprendere stili di vita che perseguono il benessere mentale e fisico – anche attraverso cibo sano e di qualità - includendo e aggregando fra loro le persone, con attenzione speciale verso le squadre e le atlete donne o sportivi diversamente abili; creare un dialogo fra atleti in carriera e i giovani. L’obiettivo del progetto è proprio la diffusione di cultura e di valori fondamentali utilizzando lo sport come linguaggio universale.
Il programma, che gode del contributo di Banco BPM, Gruppo Hera e Kopia Service prevede tantissime iniziative. Di seguito quelle di maggio e giugno:
- Sabato 29 maggio, ore 16.45 Incontro dal titolo "Calcio femminile nelle parole delle protagoniste". Interviene Gaia Brunelli, giornalista sportiva e telecronista di calcio e tennis presso Sky Sport e Sole 24Ore.
- Sabato 5 giugno, ore 16.45 presentazione del libro di Luca Dal Monte, "Belli e dannati. Vivere e morire nella Formula 1 degli anni Settanta"
- Venerdì 11 e sabato 12 giugno, piazza XX settembre "Laser Run" , competizione multisport composta da corsa e tiro, che come combinato, è l'“ultimo” evento del Pentathlon moderno.
- Venerdì 18 giugno, ore 16.45 presentazione di "Rialzati" a cura di Ermi Bagni già direttore di Piacere Modena che intervista l’autore, Adriano Malori. È la storia di una promessa del ciclismo professionistico, di un campione del mondo Under 23 a cronometro la cui carriera s’interrompe contro una buca durante una corsa senza importanza in Argentina. Una buca che lo fa cadere a più di 60km/h e che gli fa sbattere la faccia contro l’asfalto, procurando un trauma neurologico così importante da essere stato descritto in questi termini da un medico: “Adriano, il tuo cervello ha disconnesso la parte destra del tuo corpo”. Quello di Adriano non è un libro di ciclismo e neppure un libro sulla bicicletta bensì è un racconto di una persona che ha usato ciò che la bici le ha insegnato per uscire da un incubo. Il racconto di “Rialzati” non è mai pervaso da sentimenti neri, Adriano racconta e fa provare una voglia di vita incredibile, leggendo le pagine del libro si prova una sorta di vitalità, perché Adriano è un ragazzo che ha lottato con i denti per riuscire a mostrare ai medici che avevano torto.