Musica e divertimento al Moninga Open Air Festival 2018
Moninga Open Air, il festival di musica finalizzato alla raccolta fondi per sostenere la Fondazione Pediatrica di Kimbondo, si avvicina alla sua quarta edizione che si terrà il 15, 16 e 17 giugno 2018 nell’incantevole cornice di Villa Benvenuti di Formigine. La verdissima e suggestiva location si accenderà con i toni e le fantasie tropicali dei tessuti africani e con il ritmo degli artisti più caldi dell’estate, per tre giornate di live, arti e performance.
Una serie di appuntamenti con la musica indipendente italiana e non solo, unita sul palco per l’obiettivo di raccogliere fondi per l’orfanotrofio e ospedale pediatrico di Kimbondo, a Kinshasa, in Repubblica Democratica del Congo. Dopo tre edizioni ricche di successi, e dopo essersi distinto nel panorama nazionale come un evento dal format ricercato e fresco, Moninga Open Air torna, arricchito da una Line Up per ballare e allestimenti per sognare, per rinnovare il suo messaggio di impegno sociale.
Il venerdì sera apriamo le danze con Strata Gemma, formazione nostrana che fonde jazz, funk e beats, portando alla ribalta una melodia e un’atmosfera molto lontana dalla fast-food music, seguiti da Splendore, della crew di Ivreatronic capitanata da Cosmo; fino a Bruno Belissimo, con cui avevamo spento le luci lo scorso anno. Dopo il live infuocato del 2017, che ha fatto ballare tutti, ma proprio tutti, abbiamo deciso di celebrare ancora insieme al basso e alle melodie estive di Bruno per accendere di nuovo la fiamma.
Il sabato sera sarà dedicato alla musica live insieme a Francesco de Leo, con un disco di esordio fresco fresco d’uscita e di riscontri positivi di critica e pubblico, Joan Thiele, cantautrice tra groove funky e atmosfere synth pop, che riesce a rendere tutto speciale grazie ad un tocco esotico speciale.
Ancora musica con Aporia, artista di base a Berlino, ma con un sound che strizza l’occhio al sci-fi e cosmic pop.
La domenica sera saliranno sul palco Halfalib, One Glass Eye, Generic Animal, caratterizzato da un pop senza ritornelli che divaga verso i confini sconfinanti della soul, Bee Bee Sea, band dall’attitudine punk che propone un sound garage-psych perfetto per concludere con un po’ di salti sotto il palco la tre giorni.
Oltre alla musica, a condire la quarta edizione del festival ci saranno novità anche in cucina, grazie ad un ricco menu gourmet selezionato dalle rezdore modenesi, ch porteranno la tradizione del cibo locale direttamente al MONINGA OPEN AIR FESTIVAL.
Sarà presente un corner dedicato all’associazione Moninga dove sarà possibile ricevere informazioni e diventare soci per contribuire attivamente allo sviluppo delle attività dell’ospedale pediatrico di Kimbondo, in Congo. MONINGA OPEN AIR non promette solo musica, ma anche un viaggio alla scoperta della realtà di Kimbondo, e di ciò che in modo semplice e concreto ognuno di noi può a fare per aiutare le future generazioni del mondo, pur a migliaia di km di distanza. Il tutto, circondati da un paesaggio magico, allestito per l’occasione, regalando la possibilità di trascorrere un weekend di inizio estate, low cost, di puro relax.
Tre giorni di musica per raccogliere fondi per l’ospedale pediatrico di Kimbondo.
MONINGA OPEN AIR non crea barriere, l’ingresso è a offerta libera.
Moninga, che in lingala significa amico, è un’associazione di volontariato nata a Formigine nel 2015, si ispira a principi laici di civiltà e di educazione delle nuove generazione. Lo scopo del Festival Open Air é la raccolta fondi per la Fondazione Pediatrica di Kimbondo, un ospedale pediatrico ed orfanotrofio situato nella periferia di Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo. La Pediatria, costituita alla fine degli anni ’80 dalla dott.ssa Laura Perna come dispensario medico, ha accolto nel corso degli anni migliaia di bambini. Per i piccoli abbandonati, malati e con disabilità, la Pediatria costituisce tuttora une delle uniche opportunità di vita in un contesto di gravissima povertà come quello congolese. L’orfanotrofio accoglie attualmente circa 480 bambini e l’ospedale è l’unico gratuito nell’arco di centinaia di kilometri.