“150 anni di valori” , la storia di Bper Banca in mostra
Il 12 giugno 1867 viene fondata la Banca Popolare di Modena che apre la sua attività al pubblico nella prestigiosa sede di Palazzo Fabrizi, all'angolo tra corso Canalgrande e via Emilia. Oggi, a distanza di 150 anni, gli ambienti di quella prima sede sono stati ricreati all'interno della chiesa di San Carlo a Modena, a pochi passi dalla sede centrale dell'Istituto, grazie all'esposizione "150 anni di valori. La storia di BPER Banca in mostra", a cura di Paolo Battaglia, Fausto Ferri e Marta Pulini: qui sono raccolti i documenti e le immagini che raccontano il cammino percorso da una piccola banca locale diventata uno dei principali gruppi bancari nazionali.
Il contenuto della mostra, che inaugura sabato 10 giugno alle 18.30 e prosegue fino a domenica 9 luglio, è la sintesi di una ricerca che ha scandagliato a lungo gli archivi di BPER Banca e che ha portato alla pubblicazione dell'omonimo libro illustrato “150 anni di valori. La storia illustrata di BPER Banca” realizzato, come la mostra, utilizzando immagini e documenti in gran parte inediti. Si tratta di un'esposizione documentaria, fotografica e virtuale, il cui progetto e allestimento è stato curato da Paolo Battaglia, Fausto Ferri e Marta Pulini. Vuole rievocare l'ambiente principale in cui avveniva l'incontro quotidiano della Banca con i suoi clienti nella prima prestigiosa sede che, negli anni a cavallo tra '800 e '900, era ubicata presso Palazzo Fabrizi, in Corso Canalgrande a Modena.
Un'imponente architettura su doppio livello accoglie i visitatori, a cui pare di entrare in una banca di fine ‘800: la sala del pubblico dell'antica sede della Banca è stata ripensata e rielaborata sulla scorta di alcune immagini d'epoca, reinterpretando a “memoria” quell'architettura, in cui vengono ricostruiti i pilastri, la balconata superiore e la boiserie che svolgeva tra i pilastri la funzione di bancone con le casse. “Proprio gli spazi dedicati alle casse, ora come allora i soli ad altezza d'uomo di quell'ambiente monumentale, fanno da sfondo alle vicende degli uomini e dei luoghi protagonisti della vita dell'Istituto” spiega Fausto Ferri, che ha curato l'allestimento.
Così scorrono in rapida successione le foto seppiate della prima sede, insieme con i ritratti dei cittadini illuminati che fecero una scommessa ambiziosa: fondare una nuova banca per gli artigiani, i piccoli commercianti e gli operai. Poi si fa strada il bianco e nero degli edifici austeri che ospitarono le prime filiali, quindi le immagini prendono via via colore: dai timidi tentativi di espansione fuori provincia al disegno di una architettura sempre più ambiziosa, perseguito però con sobrietà e concretezza. Intanto la storia della Banca fa i conti con i grandi avvenimenti mondiali, come emerge dalle parole dei verbali delle assemblee e dai manifesti in cui riaffiorano periodi tragici e momenti felici.
“Al centro della sala, su un grande tavolo quadripartito da scrittura, anch'esso rielaborato sulla base di antiche immagini - prosegue Ferri - sono esposti documenti storici originali della Banca; le quattro postazioni del tavolo permettono la visione, in realtà aumentata, della lunga storia della Banca: la contemporaneità e le nuove tecnologie dialogano, così, con il tempo e lo spazio della memoria della Banca”.
La storia della Banca è apparentemente immutabile per quasi 120 anni, ma subisce poi una straordinaria accelerazione, con la nascita di un grande Gruppo bancario. Un risultato importante, raggiunto senza rompere mai con i propri valori e senza staccare il cordone ombelicale che lega l'Istituto al territorio in cui è nato e ai territori in cui si è insediato.