"Partecipare la democrazia": inaugura a Modena la mostra sulla storia del PCI
Un grande “serbatoio” di storie e di memorie, di biografie e di carte, di immagini fisse e in movimento, che contribuiscono a dare corpo alla storia dell’Italia repubblicana. Questo è “Partecipare la democrazia”, il progetto pluriennale sulla storia del PCI in Emilia-Romagna promosso, in occasione del centenario della nascita del Partito comunista (1921-2021), dalla Fondazione Duemila di Bologna e dalle altre Fondazioni Democratiche emiliano-romagnole aderenti all’Associazione Berlinguer.
Il lavoro, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e dal Ministero dei Beni culturali, è stato concepito e realizzato in collaborazione con la rete regionale degli Istituti storici della Resistenza, la rete Archivi UDI Emilia-Romagna, la Fondazione Oriani di Ravenna e l’Associazione Clionet, specializzata nel settore della Public History.
Protagonisti principali di questa impresa – un work in progress iniziato nel 2019 e che proseguirà oltre il 2021 – sono una trentina di ricercatori, archivisti, operatori culturali che con le loro molteplici professionalità e competenze stanno rendendo possibile la realizzazione dei principali obiettivi del progetto, a cominciare dal portale web, www.parteciparelademocrazia.it, che contiene tra le altre cose il primo censimento sistematico degli archivi relativi al PCI sul territorio regionale, e alla mostra storico-documentaria, che verrà inaugurata giovedì 13 maggio, alle ore 16, al Baluardo della Cittadella di Modena.
Attraverso videointerviste, fotografie e documenti, biografie e luoghi-simbolo viene ricostruita la storia del Partito comunista nella dimensione regionale dal 1921 al 1991. Il percorso espositivo, curato da Carlo De Maria (Professore Associato di Storia contemporanea all’Università di Bologna), con la collaborazione di Eloisa Betti, Mirco Carrattieri e Tito Menzani, è diviso in due sezioni.
La prima parte della mostra, dedicata alle fasi storiche, si snoda dalle origini del Partito comunista, negli anni concitati che seguirono la Prima guerra mondiale e la Rivoluzione russa, alla lotta contro il fascismo, fino al movimento partigiano, di cui il Pci fu la guida riconosciuta, e alla costruzione della democrazia.
In Emilia-Romagna, una terra dalle forti tradizioni autonomistiche e associative, il Partito comunista cresce e si radica più che altrove, rappresentando il pilastro principale dell’organizzazione nazionale in termini di iscritti, assumendo alcune caratteristiche peculiari che tratteggiano un “modello” di governo locale in grado di confrontarsi con le esperienze più avanzate del riformismo europeo. La parabola del PCI si esaurisce in un frangente storico, gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso, nel quale è un’intera epoca a finire: in Italia, in Europa e nel mondo.
La seconda parte della mostra ha, invece, una impostazione tematica e tratta numerosi aspetti della storia sociale, culturale e politica del PCI emiliano-romagnolo: l’attivismo femminile, il modello di welfare territoriale, la questione giovanile, le comunità operaie, gli aspetti della socialità legati alle feste de l’Unità e alle case del popolo, le scelte economiche relative al mondo della cooperazione, a quello delle piccole e medie imprese e alla società dei consumi, fino ad arrivare ai rapporti internazionali intessuti dal PCI emiliano-romagnolo, che attraverso Regione ed enti locali fu capace di sviluppare, per così dire, una propria “politica estera”.
Un tassello del percorso espositivo è, infine, dedicato a “eretici” e “dissidenti” che hanno contribuito a movimentare, criticare ed arricchire la vita della sinistra lungo il Novecento.
La sezione audiovisiva della mostra proporrà brani del film documentario “Paura non abbiamo” del regista Andrea Bacci (prodotto da Seven Lives Film), incentrato sulle storie delle migliaia di persone che negli anni Cinquanta vennero ingiustamente licenziate da fabbriche e luoghi di lavoro a causa della militanza nel PCI o in altre organizzazioni politiche e sindacali della sinistra.
L’ideazione grafica e l’allestimento della mostra (realizzati da Redesign Comunicazione) si completano con la ricostruzione ambientale di una sezione di partito, con manifesti, libri, ritratti e altri cimeli della storia del PCI.
“Partecipare la democrazia” proseguirà nei prossimi mesi con un’articolata attività di ricerca che sfocerà, a fine anno, nella pubblicazione dei saggi prodotti dai ricercatori coinvolti nel progetto: al centro dei loro approfondimenti quattro grandi temi che sono stati al centro della riflessione del PCI e sui quali il confronto pubblico continua a essere vivace anche oggi: Lavoro, Welfare, Cultura, Autonomie. Ricerche ed esposizioni saranno accompagnate da eventi di carattere nazionali, regionale e locale durante tutto l’anno.
La mostra storico-documentaria, verrà inaugurata giovedì 13 maggio, alle ore 16.00, presso il Baluardo della Cittadella di Modena (Piazza Giovani di Tien An Men, 5), alla presenza del Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, Mauro Felicori, Assessore alla cultura e paesaggio della Regione Emilia-Romagna, Francesco Giasi, Direttore Fondazione Gramsci Onlus Roma e Ugo Sposetti, Presidente Associazione Enrico Berlinguer di Roma.
Alle ore 17.30 interverrà, in collegamento video l'ultimo segretario del PCI Achille Occhetto, presentando il suo saggio “Una forma di futuro. Tesi ed antitesi sul mondo che verrà”. Ne discute con l’autore Lorenzo Bertucelli, direttore Dipartimento Studi Linguistici e culturali Unimore.
L’iniziativa si terrà nella sala conferenza allestita all’aperto (di fianco all’ingresso della mostra), nel rispetto delle prescrizioni anti Covid. Si potrà seguire la diretta online sulla pagina Facebook e Youtube di “Partecipare la democrazia”.
Orari della mostra: dal 13 al 30 maggio 2021, giovedì e venerdì dalle ore 15.30 alle ore 19.30; sabato e domenica dalle ore dalle 9.30 alle ore 19.00. Ingresso gratuito. Per info e prenotazioni fondazionemodena2007@gmail.com | tel.333 272 51 03 | Contatti: info@parteciparelademocrazia.it; www.parteciparelademocrazia.it; Facebook: @parteciparelademocrazia; Instagram: storiapci_er; Youtube: parteciparelademocrazia.