Palio di San Giovanni a Spilamberto. Qual è il miglior aceto balsamico tradizionale 2017?
Da 51 anni 182 Maestri Assaggiatori, con l'aiuto degli Assaggiatori e degli Allievi, all'inizio del mese di maggio si mettono al lavoro per valutare le migliaia di campioni di Aceto Balsamico Tradizionale di produzione familiare che vengono consegnati alla Consorteria. Solo domenica 25 giugno a Spilamberto (Mo) si saprà il nome del migliore e degli altri 11 finalisti all'interno della nota Fiera di San Giovanni. Il Palio di San Giovanni , ovvero la competizione riservata agli aceti balsamici “tradizionali” prodotti nella loro zona di origine (gli “antichi domini estensi”) giunta alla 51esima edizione, che continua a riscuotere successo tra i cultori del Balsamico.
Dopo 20 serate e oltre 15.000 assaggi complessivi sono stati selezionati gli aceti idonei alla DOP. Le valutazioni della commissione di degustazione riguardano gli standard visivi, olfattivi e gustativi del prodotto. Dopo una prima scrematura si prosegue con sedute di assaggio fino all'individuazione dei 72 semifinalisti prima e dei primi 12 poi. A questo punto i 12 finalisti ricevono a casa due ispettori, gli unici a conoscere i nomi dei produttori, che in coppia verificano la conformità del campione con la batteria da cui è stato prelevato. Il Palio di San Giovanni è un'occasione per la Consorteria di esaminare e tenere monitorata la produzione di Aceto Balsamico Tradizionale del territorio sia dal punto di vista organolettico, che per quanto riguarda le caratteristiche chimico-fisiche: in questo modo può trasmettere ai produttori indicazioni idonee affinchè sia rispettata la tradizione secolare.
La graduatoria ufficiale dei migliori 12 Aceti Balsamici Tradizionali viene resa pubblica domenica 25 giugno, intorno alle 20.00 presso la Rocca Rangoni di Spilamberto - al termine dell'assemblea annuale dei soci della Consorteria - e al vincitore viene assegnato l'ambito Palio di San Giovanni. Il primo classificato riceve prestigiosi premi: il diploma ufficiale della Consorteria, un cucchiaino d'oro per l'assaggio e il “torrione di Spilamberto”, che viene consegnato anche a tutti i semifinalisti: si tratta di un bassorilievo in bronzo che raffigura il torrione di Spilamberto. Dopo una settimana dalla premiazione, poi, arriva il riconoscimento più importante: il Gran Maestro si reca a casa del vincitore e marchia a fuoco le botti dell'acetaia con il logo della Consorteria.
Assistere alla premiazione del Palio è anche un'occasione per visitare la tradizionale Fiera di San Giovanni, dal 22 al 25 giugno, e il Museo del Balsamico Tradizionale di Spilamberto. Oltre a celebrare il patrono del paese la manifestazione presenta i prodotti tipici dell'agricoltura, dell'artigianato e dell'industria locale. In programma anche spettacoli, gare sportive, mostre, laboratori per bambini, ristoranti per assaggiare la cucina tipica e lo storico mercatino di via Obici.