Donne lavoro e professioni, una ricerca sul sistema Modena
Nelle libere professioni uomini e donne ormai si equivalgono nei numeri - pur con sensibili differenze tra le diverse categorie, in alcune infatti la presenza femminile è molto elevata in altre invece è esigua - ma le donne guadagnano mediamente la metà rispetto ai loro colleghi, e di conseguenza ‘godono’ di un trattamento pensionistico di gran lunga inferiore; capita poi che intorno ai 40/50 anni, proprio nel momento in cui di solito si colgono i maggiori benefici, le donne siano costrette ad abbandonare la professione per difficoltà di conciliazione tra lavoro e cura familiare, in alcuni casi il problema non si pone proprio perchè non ci sono figli; la presenza femminile nelle posizioni apicali è ancora rara; con difficoltà le donne vedono riconosciuta la loro autorevolezza sul lavoro (nei cantieri, negli ospedali, nei tribunali, nelle redazioni) e sono spesso sottorappresentate negli organismi direttivi degli ordini e collegi e nelle realtà politiche, amministrative e categoriali della rappresentanza (organizzazioni di categoria, CdA, ecc.).
È questo il risultato della lettura di una prima serie di dati raccolti nell‘analisi ‘Le donne nelle libere professioni: quante sono, quanto guadagnano, cosa fanno, come sono rappresentate’, che si presenterà a Modena nel convegno " Donne, lavoro e libere professioni. I differenziali di genere nei redditi e nei fatturati. La riforma del sistema previdenziale delle libere professioni in una prospettiva di genere: confronto con i Delegati delle diverse Casse previdenziali” il giorno 21 ottobre 2016 ore 14,45 presso Camera di Commercio di Modena, che metterà al centro del dibattito la complicata questione del lavoro e del rapporto tra occupazione e pari opportunità, portando a confronto su questi temi: Istituzioni, Organismi di Parità e donne nelle libere professioni.
Saranno presenti per i saluti istituzionali l’AVV. ROBERTA MORI, Presidente Commissione per la Parità e per i diritti delle persone della Regione Emilia Romagna e Coordinatrice nazionale degli Organismi di pari opportunità Regionali, la quale focalizzerà gli impegni di attuazione della Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere (L. R. 27 giugno 2014, n. 6). A seguire ANDREA BOSI Assessore con deleghe Lavoro, Formazione professionale, Partecipazione, Quartieri, Centro storico, Pari opportunità, Promozione della legalità, del Comune di Modena, che rileverà le analisi e le ricerche della stessa amministrazione per rilevare le discriminazioni dei differenziali di genere anche nel pubblico impiego.
La Prof.ssa Tindara Addabbo, docente di Economia del Lavoro presso l'Università di Modena e Reggio Emilia interverrà nell'ambito del convegno, presentando i risultati della ricerca sui dati di fonte amministrativa forniti direttamente dagli Ordini e dai Collegi professionali della provincia di Modena attraverso la Commissione per le Pari Opportunità del Comitato Unitario delle Professioni -CPO CUP- e su dati disponibili in fonti amministrative a livello nazionale in continuità con l'indagine svolta con la già coordinatrice prematuramente scomparsa l'arch. Anna Taddei e con la preziosa collaborazione della dottoranda Alessia Pedrazzoli della Scuola di Dottorato in Lavoro, Sviluppo e Innovazione della Fondazione Marco Biagi, e del gruppo delle componenti citate nella ricerca.
In tale sede saranno evidenziate altresì due ricerche di due componenti CPO CUP: dott.ssa Mara Bozzoli CPO Ordine dei Medici e Avv. Prof.ssa Mirella Guicciardi Coordinatrice della Commissione Pari Opportunità del Comitato Unitario per le Professioni (CUP) della provincia di Modena per CPO Ordine Avvocati.