Nuovo ciclo al Forum Monzani, grandi nomi in cartellone
L’autunno regala sei nuovi appuntamenti agli amanti dei libri: da giovedì 19 novembre a domenica 13 dicembre tornano le serate di “Forum Eventi”. E’ il BPER Forum Monzani di Modena (via Aristotele 33) a ospitare nuovi romanzi, saggi, biografie e, naturalmente, i loro autori: cinque date da segnare in agenda, tutte a ingresso gratuito. La rassegna, organizzata da BPER Banca con il patrocinio del Comune di Modena, sta riscuotendo un grande successo: gran parte degli incontri hanno riempito l’auditorium del Monzani, facendo segnare il tutto esaurito.
Si ricomincia giovedì 19 novembre alle 21.00 con Giovanni Trapattoni che presenta la sua autobiografia “Non dire gatto” (Rizzoli), scritta con il grande amico Bruno Longhi. Qui ripercorre quasi sessant'anni di calcio e di storia italiana, svela tanti retroscena e racconta come la passione di una vita possa essere vissuta con innata leggerezza, eleganza e straordinaria autoironia. Il Trap arriva al Milan da ragazzino, e in pochi anni si ritrova protagonista in uno dei cicli rossoneri più belli di sempre: in panchina c’è Rocco, in campo Rivera e Altafini per vincere tutto. Diventato allenatore, prende in mano il Milan, la Juve, l’Inter, il Cagliari, il Bayern Monaco, la Fiorentina e poi finalmente la Nazionale, accompagnandola al Mondiale 2002, quello del terribile arbitro Moreno. E poi ancora Benfica, Stoccarda, Irlanda, facendosi amare ovunque per la passione e la dialettica inimitabile, accumulando tanti trofei da diventare l’allenatore italiano più vincente della storia.
Si prosegue lunedì 23 novembre alle 21.00 con Valentina Diouf e il suo “Quando sarai grande” (Mondadori), scritto in collaborazione con il giornalista Andrea Schiavon. Qui la giovane giocatrice della LiuJo racconta i suoi primi 22 anni di vita tra un'adolescenza complicata, i viaggi in Africa ed il rapporto con i suoi genitori. Valentina è alta 2,02 ma la sua crescita non si misura in centimetri: è una giovane donna che insegue i suoi sogni passando da un aeroporto all’altro, cercando di non allontanarsi mai dalle persone che ama davvero. Dal confronto con le proprie origini senegalesi alla maglia azzurra, il cammino di Valentina Diouf l’ha portata a essere una delle più forti pallavoliste al mondo ma, a poco più di 20 anni, deve ancora scrivere il proprio futuro. Considerata il volto simbolo di una nuova generazione di italiani, Valentina si racconta e le sue parole sono un percorso di consapevolezza attraverso un corpo che cambia.
Sabato 28 novembre alle 17.30 è la volta di Serena Dandini con “Il futuro di una volta” (Rizzoli). C’è un momento preciso della vita in cui, se ti guardi indietro, senti che sei diventato adulto. È l’istante in cui accetti di essere fragile. Laury, quella svolta, non l’ha ancora avuta. A quasi settant’anni ancora si sente una ragazzina assieme al suo gruppo di amici fricchettoni, un mucchio di teste leggere e generose che le hanno riempito la vita. Quel momento non è arrivato neppure per sua figlia Elena, trentasette anni e un anonimo posto da impiegata alla Softy. Cosa hanno capito di se stessi, dopo tanti anni? Forse poco. Ma a volte è il destino a metterti davanti agli occhi quello che sei. Così, quando tutto precipita, Laury non può più fingere di essere la leonessa dei suoi vent’anni ed Elena deve ammettere che ha bisogno dei sentimenti. Serena Dandini ha scritto un romanzo autentico e vitale che, con un umorismo irresistibile, mette tutti di fronte alle proprie più intime debolezze.
E’ Niccolò Ammaniti a salire sul palco domenica 6 dicembre alle 17.30 per presentare “Anna” (Einaudi). In una Sicilia diventata un’immensa rovina, una tredicenne cocciuta e coraggiosa parte alla ricerca del fratellino rapito. Fra campi arsi e boschi misteriosi, ruderi di centri commerciali e città abbandonate, fra i grandi spazi deserti di un’isola riconquistata dalla natura e selvagge comunità di sopravvissuti, Anna ha come guida il quaderno che le ha lasciato la mamma con le istruzioni per farcela. E giorno dopo giorno scopre che le regole del passato non valgono più, dovrà inventarne di nuove. Con Anna, Niccolò Ammaniti ha scritto il suo romanzo più struggente. Una luce che si accende nel buio e allarga il suo raggio per rivelare le incertezze, gli slanci del cuore e la potenza incontrollabile della vita. Perché, come scopre Anna, la «vita non ci appartiene, ci attraversa».
Dopo un’assenza di due anni Fabio Volo torna con un romanzo diverso dal solito, che presenta martedì 8 dicembre alle 17.30: “E’ tutta vita” (Mondadori) è un libro in cui Volo, da poco diventato padre, si pone un importante interrogativo: come si fa a essere un buon padre e al tempo stesso salvare il rapporto d’amore? Protagonista è una coppia innamorata che, alle prese con la nascita del primo figlio, entra in crisi e non sa come uscirne. È proprio questo quello che Volo racconta, dal punto di vista maschile, paterno, nel suo nuovo libro: quando non si ha più tempo per se stessi, ma bisogna dedicarsi interamente ad un nuovo esserino e vivere costantemente tra pannolini, biberon e passare notti in bianco. E in tutto questo c’è spazio per l’amore di prima? C’è spazio per la passione? Questo il punto intorno al quale gira il libro, un interrogativo al quale il protagonista, tra dubbi e difficoltà, riuscirà a trovare la risposta e a seguire la strada migliore, che lo porterà alla soluzione migliore.
Chiude la rassegna domenica 13 dicembre alle 17.30 Walter Veltroni con il romanzo autobiografico “Ciao” (Rizzoli). Nel libro Veltroni immagina di tornare a casa in una Roma deserta di Ferragosto e di trovare ad attenderlo sul pianerottolo il padre Vittorio, morto quando lui aveva un anno: i due trascorrono una sera in cui i ruoli fra il figlio sessantenne e il padre morto a meno di quarant’anni praticamente si invertono. L’incontro dà a Veltroni la possibilità di confrontarsi con un padre che lui non ha mai conosciuto, se non attraverso i ricordi ritrovati a casa e testimonianze delle persone che l’avevano conosciuto e che avevano lavorato con lui.