Tutti i toni del "bianco", tanti ospiti in settimana ai Giardini del Gusto
Nomi importanti della musica, della cultura e della cucina aspettano il pubblico ai “Giardini del Gusto” di Modena, per un'altra settimana ricca di eventi. Francesco Bianconi dei Baustelle, lo scrittore Luca Bianchini, il priore Enzo Bianchi, gli chef Simone Rugiati e Davide Oldani salgono sul palco dei Giardini Ducali per nutrire il corpo e la mente degli spettatori. Tutti gli appuntamenti sono rigorosamente gratuiti
Martedì 23 giugno:
La serata di martedì è interamente dedicata a Portobello, un progetto di comunità che coinvolge cittadini, imprese, associazioni e istituzioni, coordinato dall'Associazione Servizi per il Volontariato di Modena (ASVM): si tratta di un supermercato “speciale” dove le persone in difficoltà economica possono fare la spesa in modo gratuito, grazie ad un budget di punti mensili abbinati al codice fiscale. Alle 18.30 il progetto viene approfondito dai volontari nel Tinello Letterario, infatti Portobello non è solo market: presso Portobello è possibile trovare consulenti esperti nella gestione del bilancio familiare, nella rinegoziazione dei mutui, nell'analisi dell'indebitamento, nella scelta degli strumenti finanziari, nella difesa dei consumatori verso le aziende e i fornitori di servizi
Mercoledì 17 giugno:
Alla mattina, dalle 10 alle 12, Coop Estense si rivolge ai ragazzi dei Centri Estivi dai 6 ai 12 anni con un'iniziativa per educare al consumo consapevole: “Caccia al tesoro: sulla via dell'oro di Modena” è un gioco alla scoperta della filiera che porta alla nascita dell'Aceto Balsamico e della storia che racchiude.
Alle 17 viene presentato un progetto a cura degli studenti del Liceo San Carlo di Modena sul tema dell'Expo “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.
Alle 18 Alberto Bevini del Collegio dei Periti Industriali affronta il tema “La sicurezza degli alimenti nella storia” in un incontro a cura del C.U.P. (Comitato Unitario della Professioni Intellettuali).
Si prosegue alle 19 con l'aperitivo di Confagricoltura e con la presentazione di una delle aziende agricole del territorio. Questi “Farmers' happy hour” sono opportunità di conoscere le imprese di casa nostra chiacchierando e mangiando.
Alle 20 è protagonista la lavanda, con l'incontro guidato da Katia Bernabei, Pierangela Schiatti e Federica Toselli (dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Collegio dei Periti Agrari) “Profumo di Lavanda: dalla bellezza alla cucina. Nuove prospettive d'imprenditoria femminile”. La lavanda, originaria del Nord Africa e conosciuta già 4000 anni prima di Cristo, è stata, nel corso dei secoli, coltivata e utilizzata dall'uomo per le sue proprietà benefiche per la salute, per la cosmesi, per l'uso alimentare e per la pulizia. La rusticità e la resistenza alle avversità hanno permesso a questa pianta di essere facilmente coltivata in molte parti del mondo.
Giovedì 25 giugno:
Alle 18 prende il via il secondo appuntamento dedicato ai “profumi di Modena”. Si tratta di una serie di cinque incontri, ideati e condotti dal Naso modenese Anna Rosa Ferrari, fondatrice del pensiero Profumalchemico. "Il libero percorso corpo, anima e spirito" è il titolo della conferenza nel corso della quale gli ospiti possono degustare olfattivamente le principali 12 fragranze tipiche di Modena nonchè una rara selezione di materie prime naturali con cui Anna Rosa Ferrari le genera.
Il movimento a favore del cibo locale, quello prodotto e venduto direttamente nelle aziende agricole, è in pieno sviluppo in molte parti del mondo occidentale e sta dando i suoi risultati in termini di sostegno a un'agricoltura a misura umana e alla biodiversità agraria intesa come utilizzo di antiche e storiche razze e varietà. Alle 19 per i “Mestieri del cibo” Mirco Marconi dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo porta i presenti alla “Scoperta della biodiversità locale”, con degustazione e racconto dei prodotti. L'incontro è a cura di Coop Estense.
Sempre alle 19 sale sul main stage Francesco Bianconi dei Baustelle, che presenta il suo ultimo libro e propone un mini set acustico. Dopo il suo debutto del 2011 con “Regno Animale”, quattro anni dopo è “La resurrezione della carne”, sempre con Mondadori, a segnare il ritorno di Bianconi sugli scaffali delle librerie e lo fa proprio con una storia di rinascita. Nella trama infatti l'aspirante poeta Ivan ha raggiunto la fama grazie alla sceneggiatura di una serie tv sugli zombie che dà il titolo allo stesso romanzo; ma la fama non basta, e la sua è un'esistenza anonima condita da critiche ciniche e argute del mondo.
Alle 21.30 è la volta del grande schermo, con la proiezione di “Jiro e l'arte del sushi” (Usa 2011), un documentario di David Gelb . C'è un piccolo ristorante, a Tokyo, dove ci si siede solo al bancone e si mangia esclusivamente sushi: potete prenotare per pranzo o per cena, ma con almeno un mese di anticipo, e il prezzo parte da 250 euro. Il Sukiyabashi Jiro è insignito delle 3 stelle Michelin, l'eccellenza nel campo della ristorazione, e i migliori critici gastronomici non esitano a dichiarare che lì si mangia il miglior sushi al mondo
Venerdì 26 giugno:
Lo scrittore Luca Bianchini, terzo in classifica dei libri più venduti del momento, apre la serata di venerdì con la presentazione del suo nuovo romanzo “Dimmi che credi al destino”; dal suo romanzo precedente “Io che amo solo te” (200.000 copie vendute) si sta girando il film in Puglia con Michele Placido, Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti. La vicenda dalla quale Bianchini prende spunto per il suo ultimo lavoro è una storia vera di cui è protagonista Ornella, un'italiana che vive a Londra. La sua libreria è minacciata: il palazzo in cui è ubicata potrebbe essere abbattuto. Le due protagoniste del libro, Ornella e Patti, racconta Bianchini, “sono due vere libraie. Sono andato in soccorso di Ornella perché la sua libreria rischia la chiusura dal momento che butteranno giù il palazzo dove è ubicata. Ho circoscritto la storia in un quartiere che si chiama Hampstead, che è rimasto immutato, dove gli stranieri sono ben visti. Mi sono divertito e ho provato a fare qualcosa per salvare una libreria. In realtà racconto una storia d'amore per i libri e per la vita”.
Il vino rallegra il cuore dell'uomo dicevano i latini, e dietro ad ogni calice o bottiglia si cela una storia antica tramandata di generazione in generazione grazie all'impegno di enologi, agronomi e contadini che ogni giorno lavorano con la massima serietà e devozione. Alle 19 nel Tinello Letterario è l'azienda vinicola Terraquilia a raccontarsi: in ogni bicchiere di vino di questa cantina si trova un intero mondo fatto di tradizione e ricerca della qualità, espressione di un territorio e di una cultura straordinari. Lo stesso nome Terraquilia vuole essere un omaggio al territorio: Terra Aquilia era l'antico nome di Guiglia, un paese incastonato in un ambiente unico in cui spicca il parco regionale dei Sassi di Roccamalatina, insieme alla presenza di splendide borgate rurali e di monumenti come il Conventino, l'oratorio Montecuccoli e la pieve romanica di Trebbio.
Alle 20 il Tinello letterario ospita uno showcooking molto particolare: “Pane col Pane” è un appuntamento con impasti narrativi ispirati a ricordi, tradizioni e sapori del pane. Il pane è casa, memoria ma anche lavoro, terra, rituale. Il pane è cultura e storia. Insieme a molti compagni (da cum-panis, coloro che condividono il pane) il Centro Stranieri del Comune di Modena insieme a Carlo Stanzani hanno esplorato ciò che il pane significa nei ricordi, nelle tradizioni e nei valori comuni. Ne è nato un unico, grande racconto. Al termine della lettura viene gustato in convivialità il pane di diversi paesi.
Alle 21.30 è Enzo Bianchi, priore della comunità di Bose a fare riflettere con la sua lezione “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Il titolo è un'esortazione che, pur trovandosi all'interno della principale preghiera cristiana, chiama in causa ciascun abitante del nostro pianeta, indipendentemente dalle sue sensibilità religiose. In tempi di Expo, e di fame diffusa in tutto il mondo a causa delle carestie e delle guerre, è opportuno riflettere su questa richiesta, incastonata fra alcune invocazioni che riguardano direttamente Dio (sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà) e altre che riguardano il nostro rapporto con gli altri e con il male (rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori; non indurci in tentazione – che sarebbe meglio tradurre “non abbandonarci quando siamo tentati”).
Sabato 27 giugno:
La giornata di sabato comincia all'insegna degli appuntamenti per i più piccoli. Alle 10 si parte con “Il bruco goloso a caccia di leccornie”, una lettura animata sull'alimentazione sana per bambini dai 3 ai 5 anni, a cura di Coop Estense. Alle 11.30 è in programma un laboratorio per coinvolgere i bambini più grandi, dai 6 ai 12 anni: “Avventura a tutto latte”, per scoprire la filiera del re dei formaggi, il Parmigiano Reggiano, sempre a cura di Coop Estense. Anche nel pomeriggio il gusto regna sovrano: nel Prato dei Sapori, all'esterno della Palazzina, a partire dalle 17 Conad col progetto Mangiando S'impara vuole diffondere i valori di una sana e corretta alimentazione, proponendo attività di animazione ed educazione alimentare nelle storie, nei laboratori e nei giochi della signora Margherita.
Per la rassegna “I mestieri del cibo” alle 18 tocca al Salumificio Vecchi raccontare la propria storia: il salumificio nasce nel 1957 dalla sapienza artigianale del fondatore, Carlo, ed è specializzato nella produzione di salumi cotti e precotti. Oggi l'obiettivo è quello di rimanere una realtà artigianale che pensa ed agisce come un'industria di marca: è nata da poco una nuova linea di prodotti che unisce la praticità dei piatti pronti moderni alla qualità del miglior Made in Italy.
Alle 19 Simone Rugiati si cimenta nel suo showcooking; diventato famoso grazie a "La Prova del Cuoco" e a vari format su Gambero Rosso Channel e su La7 e oggi è uno degli chef più in vista e apprezzati dal pubblico di tutte le età. Giovane, divertente, alla portata di tutti, anche di quelli che non se la cavano alla grande ai fornelli. La sua cucina è fresca e di classe, sempre attenta alla spesa e alla qualità della materia prima: nelle sue ricette, Rugiati presta grande attenzione nell'abbinare le giuste consistenze al palato, il croccante, il morbido; i diversi sapori; la dolcezza con l'acidità, creando un insieme perfettamente armonico.
Domenica 28 giugno:
Dalla mattina si può accedere all'appuntamento settimanale della “Mostra Mercato dei prodotti della terra” e ai laboratori per i più piccoli di “Cuochi per un giorno”, organizzati dalla Bottega di Merlino a partire dalle 10.30 nell'aula magna della Palazzina: in questo caso è necessaria la prenotazione (059.212221) e un contributo di 8 € a partecipante. Alle 15 si prosegue con il laboratorio “La crescentina e il pane della montagna”, a cura della Fattoria Le Caselline di Pavullo in collaborazione con l'Associazione Fattorie didattiche della Provincia di Modena.
La serata è all'insegna degli incontri con l'autore: alle 18 Cristina Battocletti, giornalista del Sole 24 Ore, presenta il suo romanzo “La mantella del diavolo” (Bompiani). Irma, studentessa universitaria fuori sede, torna a Cividale, paese nativo vicino al confine con la Slovenia, per il funerale del migliore amico, Alfredo. Pronta a ripartire il giorno seguente, è trattenuta da una serie di morti che coinvolgono il padre, una cara amica e il poeta straccione e pazzo con cui instaura un legame filiale. Il poeta pare sapere sempre la verità. Sullo sfondo di un ponte, chiamato del Diavolo, Irma sembra prigioniera di un incantesimo della città che le impedisce di andarsene.
La cucina democratica, l'importanza degli ingredienti, la necessità di smarcarsi dalla rigidità delle ricette. Alle 21 sale sul palco Davide Oldani, chef stellato, ambassador Expo per la Lombardia, unico chef che tiene lezioni di cucina ad Harvard, allievo di Marchesi, Ducasse e Adrià. E inventore di un nuovo concetto di “cucina Pop”, come racconta nel suo libro “Pop food - La cucina italiana non regionale” (Feltrinelli Red). “La mia cucina è pop perché è abbordabile e perché è fatta di materie prime semplici, fresche, di stagione, valorizzate al massimo da cotture poco invasive. E' una cucina sincera e trasparente”, spiega. Lo sforzo che Oldani sta facendo nel suo ristorante D'O di Cornaredo è quello di mettere al centro gli ingredienti, stravolgendo se necessario le ricette originali.